Fireball

Pubblicato nel 1971

Secondo disco della formazione classica dei Deep Purple, e primo ad arrivare al numero uno in classifica

Strange Kind of Woman (remix ’96) (Paice/Lord/Glover/Gillan/Blackmore) 4.06
I’m Alone (Paice/Lord/Glover/Gillan/Blackmore) 3.07
Freedom (remix ’96) (Paice/Lord/Glover/Gillan/Blackmore) 3.35
Slow Train (Paice/Lord/Glover/Gillan/Blackmore) 5.36
Demon’s Eye (remix ’96) (Paice/Lord/Glover/Gillan/Blackmore) 6.10
The Noise Abatement Society Tapes (arr. Gillan/Glover/Blackmore/Lord/Paice) 4.16
1. Midnight in Moscow
2. Robin Hood
3. William Tell
Fireball – Take 1 (strumentale) (Paice/Lord/Glover/Gillan/Blackmore) 4.08
Backwards Piano (Paice/Lord/Glover/Gillan/Blackmore) 0.55
No One Came (remix ’96) (Paice/Lord/Glover/Gillan/Blackmore) 6.23

Pubblicazione: luglio 1971 (USA e Canada) – 15 settembre 1971 (Europa)
Registrazione: da settembre 1970 a giugno 1971; De Lane Lea Studios (Londra), Olympic Studios (Londra), The Hermitage (Welcombe, Devon del Nord)
Durata: 40 minuti e 30 secondi
Etichetta: Harvest (Europa); Warner Bros (USA)
Produttore: Deep Purple
Ingegneri del suono: Martin Birch, Lou Austin, Alan O’Duffy

Nel settembre del 2010, Audio Fidelity ha stampato un’edizione limitata di Fireball su CD d’oro a 24 carati per una migliore qualità del suono.
La versione europea del disco contiene Demon’s Eye come terza traccia, e non include Strange Kind of Woman, che fu invece pubblicata come singolo. Nelle edizioni originali statunitensi, canadesi e giapponesi, invece, Strange Kind of Woman appare come terza traccia dell’album, mentre Demon’s Eye è esclusa.
Verso la metà del dicembre del 1970, la band decise di trasferirsi e di proseguire le registrazioni presso The Hermitage, un edificio della fine del 19esimo secolo, originariamente utilizzato come luogo di ritiro per i preti del Brompton Oratory di Londra. Il casale di campagna è situato a Welcombe Mouth, un’area molto isolata nel Nord del Devon, a pochi passi dal confine con la Cornovaglia. Diversi brani di Fireball presero forma proprio tra le mura dell’Hermitage. Riguardo alle registrazioni nella casa abbandonata, Roger Glover le ha definite come “un periodo matto, tra fantasmi, eventi inspiegabili e sedute spiritiche”.
È tra gli album preferiti di sempre di Yngwie Malmsteen e King Diamond.