Deep Purple al Montreux Jazz Festival 2000

Recensione di Francesco Frasca
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Grande serata rock in quel di Montreux, 22 luglio con un vecchio gruppo che i suona decisamente nuovo. A testimonianza che il vero rock non morirà mai.

I 5 Purple hanno veramente dimostrato (se in fondo dovevano ancora dimostrare) come si deve suonare e interpretare la musica Hard Rock, senza cedimenti da parte di nessuno membro.

Jon Lord con le sue tastiere sempre presentea steso un vero vero tappeto sonoro, sestenendo un Steve Morse dalla tecnica sublime e raffinata, fatta di riff e assoli di una velocità e pulizia ineguagliabile.

Ian Gillan vero frontman ha dimostrato di essere in grande cantante.

La sezione ritmica suonata in maniera veramente espressiva da un ringiovanito Roger Glover, a cui é stato dato più spazio di esecuzione. Il tutto supportato da magico maestro dei tamburi Ian Paice, il più osannato.

Nelle due ore di musica ascoltate, una doverosa nota é da fare su chi é stato il grande riff-master della maggior parte dei pezzi ascoltati: caro Ritchie ritorna a incantarci con i tuoi assoli elettrici.

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