Deep Purple a Cosenza, 6 Giugno 2003

Recensione di Luigi Longo
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L’attesa è stata lunga, ma compensata dall’arrivo in orario dei Deep Purple sul palco del San Vito di Cosenza, un palco di ridotte dimensioni ma che ospitava la band più grande del mondo.

Aspettavo questo momento da 13 anni, li ascolta da quando avevo 5 anni, grazie a mio padre, che mi ha trasmesso questa passione. Potevamo essere circa 8,000 persone, forse qualcosa in più, comunque alle 21.30 le luci dello stadio si spengono e dopo circa un minuto salgono sul palco i mitici Deep Purple, con Ian Paice il mio idolo che saluta il pubblico con un gesto molto affettuoso.

E da l’attacco insieme al resto del gruppo ad Highway Star devo dire molto accattivante,il pubblico calabrese l’ha cantata tutta, ricorda la Highway Star di Total Abandon, subito dopo un grazie di Ian Gillan, parte Mary Long, l’ho trovata fantastica, molto moderna. Ian Paice alla fine della canzone fa un gesto molto bello, non so se l’ho ha fatto nelle precedenti date, ma si alza dalla batteria salutando il pubblico, è stato un gesto molto bello.

Subito dopo Ian Gillan annuncia “from fireball album, this is b-side I’m alone” molto carina rispetto all’originale, interessante l’assolo introduttivo di Steve Morse alla chitarra devo dire che era in forma come il resto della band. Alla fine del pezzo si illumina la batteria di Ian Paice introducendo come un fulmine Pictures Of Home, il pubblico è nel delirio totale. L’unica cosa che mi ha colpito è stata la cancellazione del solo di organo della seconda parte della canzone e l’assolo di chitarra, comunque non posso lamentarmi.

Dopo questo brano Ian Gillan sempre gentile come non mai, annuncia la canzone successiva, facente parte del nuovo album che uscirà ad agosto Haunted….mi ha colpito molto quest’ultima i nostri dimostrano molta creatività nel nuovo album….era fantastica….anche Roger Glover molto bravo lascia il suo plettro accompagnando la canzone toccando le corde del suo basso con le mani, immagino il nuovo album cosa sarà.

Subito dopo viene introdotta Lazy, devo dire che Don è molto bravo ma mai come Jon Lord, fa un piccolo solo e da li parte questo cavallo di battaglia di Machine Head. Subito dopo Ian Gillan ringrazia il pubblico, parte un sorriso solare di Steve sempre molto simpatico e di nuovo Ian Paice si alza dalla batteria per salutare il pubblico.

Immaginate ora cosa succede quando parte Speed King, favolosa tutto il pubblico canta, sono molto contento della sua esecuzione, Steve Morse e Don Airey partono con il loro dialogo tra organo e chitarra, e subito dopo il dialogo tra Ian Gillan e Steve, e la canzone si chiude normalmente. Ecco che parte l’annuncio di Ian Gillan per introdurre la nuova canzone favolosa I’ve Got Your Number al quanto accattivante specialmente durante quell’assolo di chitarra, gli stop di Paice sui piatti favolosa.

Devo dire che ho trovato in ottima forma anche Roger Glover che con il suo basso ha dimostrato le sue grandi doti. Subito dopo questa canzone rimane solo sul palco Don Airey che devo dire fa un assolo coinvolgente per il pubblico, accennando la Marcia Alla Turca cantata a dialogo con il pubblico e accennando il tema di Star Wars, parte subito dopo la canzone Perfect Strangers, stupenda non esistono parole. Ian Gillan annuncia “this is a Steve’s song….Well Dressed guitar”, un mostro il nostro Steve con questa canzone un vero mostro. Subito dopo il sorriso di Steve a fine brano parte l’intro di Smoke On The Water, Steve Morse fa i soliti riff introduttivi circa 7 di ogni tipo di artista Led Zeppelin, Cream ecc. a ecco che parte Smoke On The Water, il pubblico fa la sua parte, durante il coro finale…Ian Gillan rimane stupito, lo si capisce dai suoi gesti….non accenna neanche “I can’t hear…lourder”, il pubblico gridava come non mai, una potenza massima.

Alla fine del pezzo Ian Gillan dimostra chi è con un urlo diviso in più parti che mi sembrava di essere tornato indietro di 30 anni fa. Subito dopo parte la mitica Space Truckin’, cavolo quanto era stupenda, devo dire che quel piccolo solo finale di Ian Paice mi ricordava il finale di Flight Of The Rat, un mito senza confini, il grande Paice ma non solo lui sembrava avere 22 anni, per come suonava.

Qui finisce la prima parte del concerto, subito dopo 2 minuti ritornavo sul palco, proponendo Hush fantastica, non mi aspettava una cosa da loro, subito dopo Hush sento il petto battere a mille, era il rimbombo della cassa di Ian Paice che inziava Fireball, Dio cosa è stata.

Terminata con il solito finale, parte Black Night, con un piccolo solo iniziale di Roger Glover e Ian Paice, Ian Gillan faceva il direttore del pubblico durante il solito coro, e poi via con Black Night, paurosa durante il solo finale di Steve stranamente era il pubblico che guidava Steve Morse, noi facevamo na na na na na…..e Steve rispondeva….stupendo….il brano si conclude e con lui il grande evento del sud….il concerto dei Deep Purple i miei miti. Ian Gillan ringrazia, Roger Glover e Steve Morse lanciano una marea di plettri e Ian Paice da il via al suo classico lancio di stecche, dopo i saluti di tutti i Deep Purple si spengono le luci concludendosi così il concerto.

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