I concerti attuali e quelli di una volta
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I concerti attuali e quelli di una volta
Se l'argomento è già aperto chiedo venia ma, ce ne sono così tanti che diviene difficile tenerli tutti a mente.
Nei GG scorsi, sistemavo alcuni vecchi vinile e, mi sono soffermato su Scandinavian Night dei nostri amici.
La cosa che mi è balzata all'attenzione era la durata siderale di Mandrake Robot, cosi come di quell'altra gemma purissima di Wring That Neck. Chi è oggi che suona per TRENTADUE minuti consecutivi ?
La riflessione del momento è stata che non solo per i Purple, ma per tanti gruppi di quel periodo, era comune dilatare dal vivo, fino al parossismo, i propri cavalli di battaglia, in cui tutto il talento musicale poteva trovare libera espressione. I Purple erano dei campioni in questo....
Erano però tempi diversi, anche culturalmente ..
Mi domando quanti oggi, sopratutto tra gli attuali giovani, saprebbero apprezzare qualcosa di simile dal vivo, mi pare che l'omologazione (nell'accezione più ampia del termine), non lasci più molto spazio per simili happening musicali, cui anche i nostri cinque ormai difficilmente riescono a sottrarsi. The business si business... e la canzone usa e getta , ha ormai preso il sopravvento ?

Nei GG scorsi, sistemavo alcuni vecchi vinile e, mi sono soffermato su Scandinavian Night dei nostri amici.
La cosa che mi è balzata all'attenzione era la durata siderale di Mandrake Robot, cosi come di quell'altra gemma purissima di Wring That Neck. Chi è oggi che suona per TRENTADUE minuti consecutivi ?
La riflessione del momento è stata che non solo per i Purple, ma per tanti gruppi di quel periodo, era comune dilatare dal vivo, fino al parossismo, i propri cavalli di battaglia, in cui tutto il talento musicale poteva trovare libera espressione. I Purple erano dei campioni in questo....
Erano però tempi diversi, anche culturalmente ..
Mi domando quanti oggi, sopratutto tra gli attuali giovani, saprebbero apprezzare qualcosa di simile dal vivo, mi pare che l'omologazione (nell'accezione più ampia del termine), non lasci più molto spazio per simili happening musicali, cui anche i nostri cinque ormai difficilmente riescono a sottrarsi. The business si business... e la canzone usa e getta , ha ormai preso il sopravvento ?
Re: I concerti attuali e quelli di una volta
Sul fatto che i concerti e gli spettatori siano cambiati non ce dubbio, Paice stesso ha detto piu volte in interviste che ormai l audience non è piu interessato a questo tipo di cose anche perchè all epoca le facevano proprio per rompere i limiti e dato che ormai i limiti son stati ampiamente superati ,dice, non ha piu senso fare assoli di 20 minuti. Comunque io giovane musicista di 19 anni ti posso assicurare che è vero ma non è solo colpa dei giovani è proprio un altra epoca... ma nonostante ciò nulla vieta di fare grandi jam live se si ha il pubblico giusto e i musicisti giusti.. come fecimo col mio gruppo 2 o3 anni fa in un live in slovenia dove abbiamo suonato una wring that neck di circa 20 minuti venendo pure applauditi
Penso anche che nell epoca d'oro del RnR i concerti venivano visti piu come un momento di aggregazione e divertimento in "relax" non come dei momenti di esaltazione dove si vede gente schiacciata sulle transenne che urla come pazzi... nei live dei 70 non è raro vedere gente che balla o si siede perterra .. adesso cose cosi non son nemmeno immaginabili.

Penso anche che nell epoca d'oro del RnR i concerti venivano visti piu come un momento di aggregazione e divertimento in "relax" non come dei momenti di esaltazione dove si vede gente schiacciata sulle transenne che urla come pazzi... nei live dei 70 non è raro vedere gente che balla o si siede perterra .. adesso cose cosi non son nemmeno immaginabili.
- Lazy
- Messaggi: 139
- Iscritto il: domenica 22 novembre 2009, 12:18
Re: I concerti attuali e quelli di una volta
Se al giorno d'oggi uno vuole trovarsi in una situazione del genere ( nel senso di pubblico fuori di testa , musica dilatata all' inverosimile e cosi via..), puo' andare ad un Goa Party...
Re: I concerti attuali e quelli di una volta
Era proprio un modo diverso di intendere la canzone, però personalmente non mi piaceva molto. Secondo me le versioni da 30 minuti sono troppo lunghe perchè i brani servivano più che altro da veicolo per le improvvisazioni in cui ogni musicista era libero di sfoggiare il proprio talento, però in questo modo si svuotavano le canzoni stesse della loro essenza. Preferisco le rielaborazioni in stile Strange Kind of Woman, Child in Time (periodo Made in Japan), Catch the Rainbow, in cui le canzoni sono sì dilatate ma mantengono la loro impronta.
Thank you Ronnie, thank you so much.
Re: I concerti attuali e quelli di una volta
purplemandrake ha scritto:Se l'argomento è già aperto chiedo venia ma, ce ne sono così tanti che diviene difficile tenerli tutti a mente.![]()
Nei GG scorsi, sistemavo alcuni vecchi vinile e, mi sono soffermato su Scandinavian Night dei nostri amici.
La cosa che mi è balzata all'attenzione era la durata siderale di Mandrake Robot, cosi come di quell'altra gemma purissima di Wring That Neck. Chi è oggi che suona per TRENTADUE minuti consecutivi ?
La riflessione del momento è stata che non solo per i Purple, ma per tanti gruppi di quel periodo, era comune dilatare dal vivo, fino al parossismo, i propri cavalli di battaglia, in cui tutto il talento musicale poteva trovare libera espressione. I Purple erano dei campioni in questo....
Erano però tempi diversi, anche culturalmente ..
Mi domando quanti oggi, sopratutto tra gli attuali giovani, saprebbero apprezzare qualcosa di simile dal vivo, mi pare che l'omologazione (nell'accezione più ampia del termine), non lasci più molto spazio per simili happening musicali, cui anche i nostri cinque ormai difficilmente riescono a sottrarsi. The business si business... e la canzone usa e getta , ha ormai preso il sopravvento ?
eh, sono d'accordo con tutti voi, i tempi sono cambiati,
pero' io quando inizio l'ascolto Space Truckin' da Made In Japan o Live In London
(ma anche Parigi 1985)
ho una fibrillazione particolare,
perche' so che sto per entrare in una mezz'ora abbondante
di puro sballo del rock...
Se vi capita la mitica Mandrake Root dal Live in Aachen 1970...
roba da rimanere stecchiti, i due lati del vinile tutti per una canzone

e' vero, le canzoni come occasione di sfoggiare il proprio talento, ma che talento!!!!
Ma era anche un gioco cultural-musicale,
credo si possa parlare di affabulazione musicale nel senso piu' alto del termine...
con una commistione di generi e di approcci
che - per me - e' tuttora una gioia dei sensi.
Mi sa che sono davvero vecchio e fuori moda...
I would without hubris be able to say that Made In Japan is the best live album ever made. . . It’s a band on fire, isn’t it? (Jon Lord)
Re: I concerti attuali e quelli di una volta
dagliStates ha scritto:purplemandrake ha scritto:Se l'argomento è già aperto chiedo venia ma, ce ne sono così tanti che diviene difficile tenerli tutti a mente.![]()
Nei GG scorsi, sistemavo alcuni vecchi vinile e, mi sono soffermato su Scandinavian Night dei nostri amici.
La cosa che mi è balzata all'attenzione era la durata siderale di Mandrake Robot, cosi come di quell'altra gemma purissima di Wring That Neck. Chi è oggi che suona per TRENTADUE minuti consecutivi ?
La riflessione del momento è stata che non solo per i Purple, ma per tanti gruppi di quel periodo, era comune dilatare dal vivo, fino al parossismo, i propri cavalli di battaglia, in cui tutto il talento musicale poteva trovare libera espressione. I Purple erano dei campioni in questo....
Erano però tempi diversi, anche culturalmente ..
Mi domando quanti oggi, sopratutto tra gli attuali giovani, saprebbero apprezzare qualcosa di simile dal vivo, mi pare che l'omologazione (nell'accezione più ampia del termine), non lasci più molto spazio per simili happening musicali, cui anche i nostri cinque ormai difficilmente riescono a sottrarsi. The business si business... e la canzone usa e getta , ha ormai preso il sopravvento ?
eh, sono d'accordo con tutti voi, i tempi sono cambiati,
pero' io quando inizio l'ascolto Space Truckin' da Made In Japan o Live In London
(ma anche Parigi 1985)
ho una fibrillazione particolare,
perche' so che sto per entrare in una mezz'ora abbondante
di puro sballo del rock...
Se vi capita la mitica Mandrake Root dal Live in Aachen 1970...
roba da rimanere stecchiti, i due lati del vinile tutti per una canzone
e' vero, le canzoni come occasione di sfoggiare il proprio talento, ma che talento!!!!
Ma era anche un gioco cultural-musicale,
credo si possa parlare di affabulazione musicale nel senso piu' alto del termine...
con una commistione di generi e di approcci
che - per me - e' tuttora una gioia dei sensi.
Mi sa che sono davvero vecchio e fuori moda...
Siamo in due! E d'altronde ci sarà un motivo se i Live mitici, quelli che hanno fatto la storia del rock, sono degli anni 70...
- Super trouper
- Messaggi: 1262
- Iscritto il: sabato 26 marzo 2005, 23:24
Re: I concerti attuali e quelli di una volta
silvano ha scritto:dagliStates ha scritto:purplemandrake ha scritto:Se l'argomento è già aperto chiedo venia ma, ce ne sono così tanti che diviene difficile tenerli tutti a mente.![]()
Nei GG scorsi, sistemavo alcuni vecchi vinile e, mi sono soffermato su Scandinavian Night dei nostri amici.
La cosa che mi è balzata all'attenzione era la durata siderale di Mandrake Robot, cosi come di quell'altra gemma purissima di Wring That Neck. Chi è oggi che suona per TRENTADUE minuti consecutivi ?
La riflessione del momento è stata che non solo per i Purple, ma per tanti gruppi di quel periodo, era comune dilatare dal vivo, fino al parossismo, i propri cavalli di battaglia, in cui tutto il talento musicale poteva trovare libera espressione. I Purple erano dei campioni in questo....
Erano però tempi diversi, anche culturalmente ..
Mi domando quanti oggi, sopratutto tra gli attuali giovani, saprebbero apprezzare qualcosa di simile dal vivo, mi pare che l'omologazione (nell'accezione più ampia del termine), non lasci più molto spazio per simili happening musicali, cui anche i nostri cinque ormai difficilmente riescono a sottrarsi. The business si business... e la canzone usa e getta , ha ormai preso il sopravvento ?
eh, sono d'accordo con tutti voi, i tempi sono cambiati,
pero' io quando inizio l'ascolto Space Truckin' da Made In Japan o Live In London
(ma anche Parigi 1985)
ho una fibrillazione particolare,
perche' so che sto per entrare in una mezz'ora abbondante
di puro sballo del rock...
Se vi capita la mitica Mandrake Root dal Live in Aachen 1970...
roba da rimanere stecchiti, i due lati del vinile tutti per una canzone
e' vero, le canzoni come occasione di sfoggiare il proprio talento, ma che talento!!!!
Ma era anche un gioco cultural-musicale,
credo si possa parlare di affabulazione musicale nel senso piu' alto del termine...
con una commistione di generi e di approcci
che - per me - e' tuttora una gioia dei sensi.
Mi sa che sono davvero vecchio e fuori moda...
Siamo in due! E d'altronde ci sarà un motivo se i Live mitici, quelli che hanno fatto la storia del rock, sono degli anni 70...
Amici, siamo in tre!!! Personalmente prediligo brani live di almeno 10/15 minuti.
Naturalmente eseguiti dai nostri...
?! a tutti. Ciao
Re: I concerti attuali e quelli di una volta
Nobody's Perfect non mi ha mai esaltato, di quell'album mi piacciono veramente solo la grande Dead Or Alive di Milano, Perfect Strangers, Hard Lovin' Woman e Knocking At Your Back Door.
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Ultima modifica di honey il sabato 16 agosto 2014, 9:54, modificato 2 volte in totale.
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Re: I concerti attuali e quelli di una volta
marco carrera ha scritto:
Amici, siamo in tre!!! Personalmente prediligo brani live di almeno 10/15 minuti.
Naturalmente eseguiti dai nostri...
?! a tutti. Ciao
Mi sa che il "giro" è bello ampio e numeroso...
Credo sia anche un tema legato all'anagrafe, oltre anche alla formazione musicale acquisita. Altrimenti non avremo esempi come chi a 19 anni (complimenti veramente) affronta il palco come fosse il 1970.
Re: I concerti attuali e quelli di una volta
Beh, i concerti di una volta...ho beccato questo live del febbraio 72 con una più unica che rara No No No e c'è anche Fireball.
Mostruosamente Deep Purple!
http://www.youtube.com/watch?v=5PBdJ_Y05sM
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http://www.youtube.com/watch?v=5PBdJ_Y05sM
- Seventh heaven
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Re: I concerti attuali e quelli di una volta
GIORGIO.MARCATO ha scritto:Beh, i concerti di una volta...ho beccato questo live del febbraio 72 con una più unica che rara No No No e c'è anche Fireball.
Mostruosamente Deep Purple!
http://www.youtube.com/watch?v=5PBdJ_Y05sM
Grande link: grazie Giorgio



Been so many words so much to say
Words are not enough to keep the guns at bay
Some live in fear some do not
Some gamble everything on who gets the final shot
Words are not enough to keep the guns at bay
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Re: I concerti attuali e quelli di una volta
L'audience è cambiata, i "limiti" sono stati tutti infranti...credo che una concezione "piece sinfonica" avulsa dalla struttura canzone ed esecuzioni live assai dilatate siano oramai consone solo a nostalgici e/o prosecutori di un indefinito genere prog-rock.
Re: I concerti attuali e quelli di una volta
Fabio ha scritto:Era proprio un modo diverso di intendere la canzone, però personalmente non mi piaceva molto. Secondo me le versioni da 30 minuti sono troppo lunghe perchè i brani servivano più che altro da veicolo per le improvvisazioni in cui ogni musicista era libero di sfoggiare il proprio talento, però in questo modo si svuotavano le canzoni stesse della loro essenza. Preferisco le rielaborazioni in stile Strange Kind of Woman, Child in Time (periodo Made in Japan), Catch the Rainbow, in cui le canzoni sono sì dilatate ma mantengono la loro impronta.
Sono sostanzialmente d'accordo.
Mi piace l'improvvisazione, purchè però non è talmente lunga e dispersiva che vada ad intaccare l'essenza della canzone stessa.
Ad esempio personalmente Scandinavian Nights non sono mai riuscito a sentirlo mai dall'inizio alla fine, proprio perchè l'improvvisazione sfocia in qualcosa che va troppo sullo sperimentale e ci sono dei momenti piuttosto mosci e noiosi.
Questo però capitava anche in alcuni concerti dei Rainbow era Dio.
Però non fraintendetomi, l'improvvisazione di per sè mi piace e anche molto, purchè non sia "esagerata".
Drinking, smoking and messing around with women...
Re: I concerti attuali e quelli di una volta
fabio q ha scritto:Fabio ha scritto:Era proprio un modo diverso di intendere la canzone, però personalmente non mi piaceva molto. Secondo me le versioni da 30 minuti sono troppo lunghe perchè i brani servivano più che altro da veicolo per le improvvisazioni in cui ogni musicista era libero di sfoggiare il proprio talento, però in questo modo si svuotavano le canzoni stesse della loro essenza. Preferisco le rielaborazioni in stile Strange Kind of Woman, Child in Time (periodo Made in Japan), Catch the Rainbow, in cui le canzoni sono sì dilatate ma mantengono la loro impronta.
Sono sostanzialmente d'accordo.
Mi piace l'improvvisazione, purchè però non è talmente lunga e dispersiva che vada ad intaccare l'essenza della canzone stessa.
Ad esempio personalmente Scandinavian Nights non sono mai riuscito a sentirlo mai dall'inizio alla fine, proprio perchè l'improvvisazione sfocia in qualcosa che va troppo sullo sperimentale e ci sono dei momenti piuttosto mosci e noiosi.
Questo però capitava anche in alcuni concerti dei Rainbow era Dio.
Però non fraintendetomi, l'improvvisazione di per sè mi piace e anche molto, purchè non sia "esagerata".
Non ti fraintendoremo, lo prometto.
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Re: I concerti attuali e quelli di una volta
drago ha scritto:L'audience è cambiata, i "limiti" sono stati tutti infranti...credo che una concezione "piece sinfonica" avulsa dalla struttura canzone ed esecuzioni live assai dilatate siano oramai consone solo a nostalgici e/o prosecutori di un indefinito genere prog-rock.
Se non ricordo male, a quei concerti c'era un pubblico che ascoltava seduto per terra, con uno spinellino per mano, disposto ad ascoltare tutto e il contrario di tutto per parecchio tempo, purchè fosse ammantato di ricerca e innovazione. I seventies..
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Re: I concerti attuali e quelli di una volta
bizio ha scritto:GIORGIO.MARCATO ha scritto:Beh, i concerti di una volta...ho beccato questo live del febbraio 72 con una più unica che rara No No No e c'è anche Fireball.
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You're welcome!
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Re: I concerti attuali e quelli di una volta
GIORGIO.MARCATO ha scritto:bizio ha scritto:GIORGIO.MARCATO ha scritto:Beh, i concerti di una volta...ho beccato questo live del febbraio 72 con una più unica che rara No No No e c'è anche Fireball.
Mostruosamente Deep Purple!
http://www.youtube.com/watch?v=5PBdJ_Y05sM
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You're welcome!
Mi associo ai ringraziamenti, ascolterò il prima possibile!
No no no live è very very rare!
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Re: I concerti attuali e quelli di una volta
GIORGIO.MARCATO ha scritto:fabio q ha scritto:Fabio ha scritto:Era proprio un modo diverso di intendere la canzone, però personalmente non mi piaceva molto. Secondo me le versioni da 30 minuti sono troppo lunghe perchè i brani servivano più che altro da veicolo per le improvvisazioni in cui ogni musicista era libero di sfoggiare il proprio talento, però in questo modo si svuotavano le canzoni stesse della loro essenza. Preferisco le rielaborazioni in stile Strange Kind of Woman, Child in Time (periodo Made in Japan), Catch the Rainbow, in cui le canzoni sono sì dilatate ma mantengono la loro impronta.
Sono sostanzialmente d'accordo.
Mi piace l'improvvisazione, purchè però non è talmente lunga e dispersiva che vada ad intaccare l'essenza della canzone stessa.
Ad esempio personalmente Scandinavian Nights non sono mai riuscito a sentirlo mai dall'inizio alla fine, proprio perchè l'improvvisazione sfocia in qualcosa che va troppo sullo sperimentale e ci sono dei momenti piuttosto mosci e noiosi.
Questo però capitava anche in alcuni concerti dei Rainbow era Dio.
Però non fraintendetomi, l'improvvisazione di per sè mi piace e anche molto, purchè non sia "esagerata".
Non ti fraintendoremo, lo prometto.


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