Passano gli anni, cambiano i tempi, ma i Deep Purple sono sempre i Deep Purple! Prima che iniziasse il concerto un signore sulla cinquantina (al suo primo concerto dei dp), con cui stavo parlando, non era molto fiducioso sulle capacità della band e su quelle del nuovo chitarrista;
beh credo proprio che dopo il concerto di stasera si dovrà ricredere! I Deep Purple sono stati semplicemente strepitosi, grintosi, magnifici, fantastic; superb come direbbe Ian Gillan, nonostante l’assenza di Jon Lord, rimpiazzato dall’ ottimo Don Airey, a causa di un’operazione al ginocchio.
L’ attesa prima del concerto è stata veramente spasmodica, anche a causa del gruppo spalla, i SunGift, che ci hanno gentilmente fatto girare le p***e per circa tre quarti d’ora. Intanto, come se non bastasse, nuvole cariche di pioggia sembravano voler esplodere sulle nostre teste. Per fortuna dopo una buona mezzora di attesa ecco salire sul palco i cinque vecchietti terribili; ed è subito Woman From Tokyo.
La folla è in delirio e copre per tutto il pezzo la voce di Gillan. Subito dopo è la volta di Ted The Mechanic, song che oramai è diventata un classico del repertorio dei deep purple; A seguire un ottimo ripescaggio dal tormentato disco Who do we think we are, Mary Long, targata ’73 (How did you lose your verginità.. Mary Long; When will you lose your stupidity; Mary Long;).
Quindi è la volta di Lazy, e qui uno scatenato Steve Morse esplode in uno dei suoi soli megagalattici (minchia che bello Steve!). Subito dopo No One Came, è la volta di Fools altro pezzo targato ’71, leggermente diverso dalla versione in studio, visto lo stratosferico solo di Steve Morse.
Ed eccoci arrivati alla chicca della serata. Leggendo le recensioni dei concerti vedevo spuntare sulla scaletta una nuova songs The Well Dressed Guitar che altro non è che un pezzo strumentale usato da Steve come guitar solo. Dopo un breve e pungente solo dell’ottimo Don Airey, eccoci arrivati al pezzo clou della serata Perfect Strangers, introdotta da Ian Gillan come Perfect Street Rangers (vedi Knebworth ’85); le luci si spengono, la chitarra di Morse sembra voler esplodere ed un pubblico delirante canta a squarciagola la song.
Ian Gillan e Steve Morse scherzano e ridono come due deficenti (Steve ad un certo punto si è messo a fare delle scoreggie con la chitarra) su When a Blind Man Cries. Dopo questo simpatico siparietto è la volta del guitar parade di Steve Morse, con passaggi dei Van Halen, Led Zeppelin, Jimy Hendrix e Cream, che sfocia nel riffs di Smoke On The Water, con il conseguente pogo che non mi ha fatto capire niente per tutto il pezzo (STRAMALEDETTO POGO!!!!).
Speed King, con assoli di Glover (preciso e puntuale) e Paice (l’;ho visto rullare con una mano sola per la seconda volta!!!!!), sembra chiudere il concertoed invece no: Black Night, Hush e Highway Star chiudono un concerto semplicemente strabiliante. Come? I Deep Purple sono morti negli anni 70? Se …Se…! Andate ad un loro concerto e poi mi dite……….
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