Deep Purple a Kleine Scheidegg 2000

Recensione di Gianfranco Barinotti Deep Purple Made In Italy

Storico concerto sotto la neve

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Come al solito, una settimana fa, ho chiamato il mio purple-friend Carlo Alberto: ” Sabato 15 aprile partiremo per Kleine Scheidegg”.

Purtroppo Carlo Alberto aveva già preso impegni, non immaginando che la mia follia porpora arrivasse a tanto. Anch’io avevo deciso di non partire, ma alla fine non ho potuto resistere ed eccomi in viaggio con Silvana.

Tour organizzato malissimo, senza controllare in modo degno la cartina per capire dove fosse KS e senza sapere che a KS si arrivasse solo con un trenino. Alle 8.00 di sabato si parte: all’uscita della galleria del San Gottardo, deviazione per un passo in modo da percorrere la strada più breve per arrivare ad Interlaken.

E qui viene il bello della diretta: 20 km di montagna purissima con tornanti incredibili in mezzo alla neve e …… blocco stradale, (ho fatto quasi 300 km e sono già le 11.00). Niente paura ….. Trovo un boscaiolo che sta tagliando la legna e, in un misto tra tedesco, inglese, italiano e puro dialetto Uri, capisco che arrivando quasi a Lucerna e scendendo verso Intelaken in 2/3 ore giungerò a destinazione.

E si riparte. Arrivo a Interlaken, quindi, deviando in direzione KS, arrivo a Lauterbrunner e scopro che la strada è finita: bisogna prendere un trenino che in 50’ porta a KS. Silvana è comunque decisa a proseguire. Sono già le 13.30. Arrivo a KS circa alle 15.00. Scendo dal trenino e sento che i DP stanno suonando Woman from Tokyio.

Cerco i biglietti perdendomi almeno 15’ di concerto. Vallata stupenda ….. I Deep sono in fondo ad una pista sciistica (penso ?!) e noi, cadendo e rotolando, arriviamo quasi a 30 metri da loro …………. Comincia a nevicare di brutto. I tifosi romanisti cantano “ma che ce frega del cileno … noi c’ avemo Totti-gol” ed io canto ” che ce frega della neve, noi abbiamo i Deep “.

Solito grande concerto, molto disturbato dalle condizioni climatiche che non mi hanno permesso di essere concentrato in modo iper-serio. E’ sufficiente sentire “Fools” per la prima volta dal vivo nella mia lunga esperienza porpora per farmi esaltare come sempre. Ian “the magic voice” Gillan era in forma splendida e allegro come non mai.

Riprendeva con una telecamera (se non ho visto male data a lui da un fan …. Dico se non ho visto male, perché nel frattempo mi era caduta una lente dagli occhiali e con un colpo di c…. clamoroso Silvana era riuscita a trovarla dopo 10’ vicino ai miei piedi). Durante Speed King si è anche messo a fare una bozza di “Jodel ” ( si scrive cosi ???? ) – grandioso e simpaticissimo. Ho notato per l’ennesima volta uno spirito allegro e gioioso, che i miei mitici Deep hanno trasmesso a tutto il pubblico presente.

Grazie ancora ….. Grazie a Dio, sono nato fan dei DEEP PURPLE. Grazie Ian , Roger , Jon , Ian e Steve. Arrivederci a presto. Se non ho capito male in ottobre. P.S. …… la sfiga continua ….. Ritorno : 2 ore di coda prima dell’ingresso nel San Gottardo. P.S. 2 ….. Carlo Alberto …. Non farlo più .

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