Votate Made In Japan

Notizie, curiosità, indiscrezioni e tanto altro sulle varie incarnazioni della band

Moderatori: Fabio, dipparl, Ranfa

Regole del forum

Clicca per leggere le Regole del Forum. L'importante comunque è: no insulti; no razzismo; no politica; no link a materiale protetto da copyright, bootleg compresi. Leggi anche le Domande Frequenti (FAQ) prima di postare. Nuovo nel forum? Presentati qui!

Re: Votate Made In Japan

da dipparl » domenica 21 aprile 2013, 14:24

Eh sì!
Non si dice "La copertina di In Rock sembra Mount Rushmore"
si dice "Mount Rushmore sembra la copertina di In Rock"

http://www.flickr.com/photos/alepurple
Avatar utente
Amministratore
 
Messaggi: 11465
Iscritto il: martedì 2 marzo 2004, 21:59
Località: Weiss Heim

Re: Votate Made In Japan

da The Lawyer » lunedì 22 aprile 2013, 13:24

GIORGIO.MARCATO ha scritto:E' la recensione, una delle più belle che io abbia letto, di un disco di 41 anni fa; ma chi se ne importa, il disco non sembra di 41 anni fa. :wink:

Recensione a cura di Andrea Folli
Pubblicata in data: 16/04/09 - spaziorock.it

Quando si parla di esibizioni dal vivo, concerti, eventi musicali che permettono ad una band di manifestare le proprie doti quali tecnica, personalità, spettacolo, sono veramente pochi quelli che rimangono nella memoria di chi li ha vissuti, o quanto meno ascoltati. Molto spesso, anzi spessissimo, ci si trova di fronte alla pura e semplice trasposizione live delle canzoni udite su cd. Tutta un’altra musica (è proprio il caso di dirlo) per quanto riguarda il gruppo che probabilmente ha dato avvio in modo perentorio al rock, dimostrando nel corso degli anni quanto una band abbia potuto stravolgere il panorama musicale mondiale, influenzando migliaia di persone, stili sonori, gruppi.

I Deep Purple sono considerati, a ragion veduta, una delle band più importanti del globo, per quello che hanno fatto, per quello che fanno, e per ciò che ci riserveranno nel futuro. Ciò che mi appresto a recensire è quello che la maggior parte degli amanti del Rock (tra cui il sottoscritto) definisce “ Il miglior live della storia”, e i motivi sono presto detti. "Made In Japan" non è solo il capolavoro dei capolavori, l’album inarrivabile, ma anche e soprattutto l’emblema di quella musica viva chiamata hard rock. "Made In Japan" non è semplice ascolto; "Made In Japan" lo senti, lo vivi, percepisci che è qualcosa di unico, di fenomenale, di incomparabile.

Il disco parte con "Highway Star", strepitosa canzone e cavallo di battaglia di centinaia e centinaia di concerti della band inglese. La canzone parte in salita, in un lento crescendo; dapprima l’organo di Jon Lord, introduce l’iniziale ritmo cadenzato, la batteria di Ian Paice prende corpo e, sempre in maniera maledettamente controllata e sicura, entra la chitarra di quello che migliaia di amanti dell’hard rock considerano il vero, irraggiungibile ed inimitabile Maestro della chitarra elettrica, Ritchie Blackmore. Pochi accordi, un nota prolungata della sua Fender Stratocaster e "Highway Star" esplode col suo riff e con la voce di quel portento canoro che risponde al nome di Ian Gillan che alterna acuti incredibili a strofe cantate in maniera perfetta sotto ogni punto di vista: coinvolgimento, tecnica ed esecuzione. Al minuto 1.32 Ritchie Blackmore ci fa vedere come riesce a “domare” il suo strumento, tramutandolo temporaneamente in un cavallo imbizzarrito con tanto di nitrito. Straordinario. Segue, dopo il ritornello, l’assolo dell’organo Hammond di Lord, che ci mostra tutte le sue influenze classiche e capacità (non ci si diploma al conservatorio per caso). La canzone prosegue sempre su ritmi sostenuti, grazie allo splendido lavoro di Paice, impeccabile dietro alle pelli, con uno stile inconfondibile. La canzone è pronta. Pronta per il momento clou di una brano rock, l’assolo di chitarra. Minuto 4.18: Ritchie Blackmore “gioca” col suo strumento tramutando la Stratocaster in una motocicletta, grazie ad un lavoro magistrale sul tremolo, per poi scatenarsi nel solo vero e proprio che mette in luce l’estro e la genialità di un artista che posso definire, senza esitazione, unico al mondo. Dotato di un tocco eccezionale che lo contraddistinse (e lo contraddistingue tutt’ora) e di una originalità talmente innovativa da rimanere allibiti.

L’album prosegue con "Child In Time", altro pezzo famosissimo qua riproposto in una versione estesa con die minuti in più. "Child In Time" è pura poesia in musica, dal testo, alle parti vocali, alle melodie. Prima parte lenta, con le strofe non solo cantate ma interpretate da Gillan in modo, posso dire, commovente. Il cantato prosegue con un paio di vocalizzazioni per poi sfociare nell’impressionante serie di acuti lancinanti, che resero famosi Ian Gillan, "Child In Time" e i Deep Purple; al minuto 2.50, dopo le rullate di Ian Paice, Gillan si supera, raggiungendo livelli stratosferici con la sua voce e facendo crescere il pathos del pezzo in maniera sconvolgente. Poi, 35 secondi più tardi, la canzone prevede una batteria coadiuvata da organo, chitarra e basso, in un riff micidiale il quale verrà ripreso da un numero spropositato di band in futuro; ma i il vero, unico ed originale rimane qua, in "Child In Time". Un grande lavoro al basso da parte di Roger Glover, assiste il successivo assolo di Blackmore. Personalmente lo ritengo il più bell’assolo mai eseguito. Da sottolineare l’improvvisazione poiché in studio Ritchie ci coinvolge con altri fraseggi, diversi da questa versione leggendaria di "Made In Japan". Al termine, nuovamente la strofa cantata, supportata dal ritmo lento e cadenzato della batteria e delle tastiere e poi ancora gli acuti liberatori di Gillan che non sembra manifestare nessun segno di cedimento. I cinque membri si scatenano nel finale, con una conclusione in crescendo, da brividi.

La successiva è non solo la canzone più famosa dei Deep Purple ma anche il brano rock più famoso in assoluto, "Smoke On The Water". Ancora una volta allungata per una riproposizione live spettacolare, la canzone si caratterizza per il suo riff grandioso, targato Ritchie Blackmore. Impeccabili tutti i componenti a partire dal Man in Black, letteralmente scatenato nell’assolo. La canzone si articola poi con il solo di Jon Lord, che spreme il suo organo, dando battaglia con il riff dell’elettrica di Ritchie. "Made In Japan" prosegue con "The Mule", a mio modo di vedere una composizione che esalta il virtuosismo e le doti tecniche di uno tra i batteristi più bravi della storia: Ian Paice. Ce ne dà una dimostrazione proprio nella quarta traccia di questo "Made In Japan", con un assolo di più di sei minuti, mai banali, mai ripetitivi.

"Strange Kind Of A Woman" parte subito con il suono caldo e pulito della chitarra ben sostenuto dalla ritmica della batteria; proprio questa cadenza caratterizza la canzone nel suo incedere rockeggiante, grazie anche a rallentamenti in cui il vocalist mostra ancora la sua bravura nell’utilizzo della voce. Sopraggiungono fantastiche improvvisazioni di Blackmore, alternate alle strofe, che mettono in luce la singolarità di questo artista delle sei corde. Verso i cinque minuti il tutto rallenta, Ian Paice dà il sottofondo ritmico, Blackmore ci esalta con la sua estemporaneità. Entra in scena Ian GIllan che risponde alle note di Ritchie con altrettante vocalizzazioni atte ad imitare in modo sbalorditivo la chitarra. Si scatena una vera e propria sfida tra i due: Blackmore inventa, Gillan imita. Quest’ultimo ci fa notare come non serva usare una chitarra per riprodurre un suono del genere; si arriva persino al punto di non riconoscere quale sia lo strumento e quale la voce, cosa che, riflettendo un istante, ci rendiamo conto essere inconcepibile.

La rullata di Paice mette fine ai giochi, la canzone riparte per qualche attimo per poi fermarsi all’improvviso per il finale lasciando campo libero all’acuto di 10 secondi di Ian Gillan. Disumano.

"Lazy" parte in crescendo con , all’inizio, soltanto l’improvvisazione del tastierista e organista Jon Lord, che utilizza egregiamente la distorsione del synth, alternandola al classico suono pulito. Lord termina ed entra Blackmore con l’esecuzione di poche note; la canzone è in fase di attesa, sembra si stia caricando quando al minuto 3.54 il celeberrimo riff di Lazy esplode con tutta la sua vena eock seguito dalle solite improvvisazioni fino al cantato di Gillan che, dopo poche strofe, estrae la sua armonica a bocca e contribuisce a dare alla canzone quel favoloso gusto country. Verso la fine della canzone ancora un rallentamento, con protagonisti organo e chitarra che si alternano vicendevolmente. Poi rimane solo lui, Ritchie Blackmore che trova anche il tempo, nel finale, di inserire nella sua improvvisazione il motivetto de “I tre porcellini”. Genio.

Venti minuti di canzone vi sembrano troppi? Ebbene preparatevi perché 19.54 minuti vanno gustati fino in fondo. "Space Truckin", traccia conclusiva di "Made In Japan" è, senza esagerare, monumentale.
Anch’essa ha una partenza in salita con il charleston di Paice dosato su misura dell’organo di Lord, il quale dà sfogo ad un altro storico riff del rock. La canzone mette in evidenza il basso di Roger Glover, soprattutto nel ritornello, in cui le note basse vengono esaltate, sempre accompagnate da Blackmore. Gillan si infiamma e si abbandona nelle sue alte tonalità. Entra prepotentemente l’assolo improvvisato di Blackmore, assistito splendidamente dalle scansioni ritmiche di Ian Paice. Riprende il ritornello dove Gillan si rituffa in ciò che meglio gli riesce (tutto). Verso i 5.20 cambio di tempo con parte solista affidata alle tastiere;la canzone si snoda con il virtuosismo tutt’altro che fine a se stesso tipico dei Deep Purple. Tutti gli strumenti partecipano attivamene, vuoi in modo frenetico e “istintivo”, vuoi con una minuziosa elaborazione del suono “puro” e ricercato, oppure con distorsioni che creeranno, attorno alla figura della band inglese, lo pseudonimo di “band più rumorosa del rock”. Un “rumore” che intenzionalmente definisco tecnico, un rumore che crea melodie e arrangiamenti coesi all’inverosimile.

Nella versione rimasterizzata di "Made in Japan" compaiono tre encore, tratti dagli omonimi show del primo disco. Si tratta di "Black Night", "Speed King" e "Lucille". La prima, più accattivante che mai, trascinante come poche canzoni rock è caratterizzata dalla cadenza delle partiture e dalle improvvisazioni improvvise (ebbene sì), le quali riescono a collocarla nei vertici più alti delle composizioni purpleiane e, più in generale, del movimento rock mondiale. "Speed King", caposaldo di quel disco inarrivabile per chiunque che risponde al nome di "In Rock", è qua resa in versione velocizzata e dinamica.

Inesauribili gli elogi ai due maestri Lord e Blackmore e a Gillan che, per qualche tratto imita ancora la chitarra del guitar hero. Indescrivibile il tratto che potremmo definire: l’assolo voce – chitarra. In grande evidenza le cavalcate di Roger Glover col suo basso, che tenta di “ mediare” allo “strapotere” delle improvvisazioni di organo e chitarra. Grandissimo merito anche a Ian Paice, fenomenale batterista, creativo e mai banale, preciso ed instancabile. Infine la cover di "Lucille" di Little Richard. Otto minuti di grande, grandissimo rock in tutte le sue componenti, con le immense accelerate rock n’ roll tipiche della song. Nel finale Deep Purple letteralmente scatenati con velocità progressivamente aumentate e apoteosi conclusiva delle sonorità legate ai nostri. Poi applausi. E silenzio. Finisce così "Made In Japan".


"Made In Japan" è tutto questo e molto, molto di più. "Made In Japan" racchiude in sé generazioni passate e generazioni future. "Made In Japan" suona come vogliamo noi. "Made In Japan" ha 37 anni di storia ed insegna ancora, senza che gli “allievi” superino il “Maestro”. "Made In Japan" si chiama Ritchie Blackmore, Jon Lord, Ian Paice, Ian Gillan, Roger Glover. "Made In Japan", il più grande Album che la storia del rock abbia mai potuto dichiarare, è targato Deep Purple.


Tutto il resto è fumo, ma non sull’acqua.




DUE ORE DI APPLAUSI ...... quasi bella quanto la mia ;-)

=D> =D> =D> =D> =D> =D> =D> =D> =D> =D> =D> =D>


P.S.
Sì è Chet Atkins
Highway star
Highway star
 
Messaggi: 2369
Iscritto il: sabato 18 giugno 2005, 19:00

Re: Votate Made In Japan

da garias70 » lunedì 22 aprile 2013, 18:39

Una cosa che non ho mai sentito in altri dischi live sono i finali delle canzoni: tutti diversi, originali,inaspettati, come dire? geniali? forse è un po' riduttivo? :lol: :lol:
Il mio preferito è quello di Smoke...
Tornando all'articolo a me non risulta che abbiano fatto Lucille.
Soon forgotten
Soon forgotten
 
Messaggi: 64
Iscritto il: lunedì 15 novembre 2010, 17:22

Re: Votate Made In Japan

da The Lawyer » lunedì 22 aprile 2013, 19:33

garias70 ha scritto:Una cosa che non ho mai sentito in altri dischi live sono i finali delle canzoni: tutti diversi, originali,inaspettati, come dire? geniali? forse è un po' riduttivo? :lol: :lol:
Il mio preferito è quello di Smoke...
Tornando all'articolo a me non risulta che abbiano fatto Lucille.


Nella versione Remaster ci sono gli encores, tra cui la Black Night uscita ai tempi come 45, una Speed King proto Thrash/Punk e Lucille
Highway star
Highway star
 
Messaggi: 2369
Iscritto il: sabato 18 giugno 2005, 19:00

Re: Votate Made In Japan

da GIORGIO.MARCATO » lunedì 22 aprile 2013, 20:25

Degli encores, secondo me Speed King e Lucille non sono le versioni più riuscite, Black Night inveceè inavvicinabile per suono, climax e perfetta fusione delle interpretazioni individuali, direi strabiliante!

Sui finali sempre diversi e su quello di Smoke in particolare sono d'accordo con te, Garias, quell'incredibile finale di Smoke avrebbe meritato un trattato, se avessimo avuto giornalisti e critici appena normali in giro (intanto migliaia di chitarristi e tastieristi se lo sono imparato a memoria....) ; e, se ho capito qualcosa di quelle serate, la banda era in forma straordinaria, ma su tutti svettava Blackmore. Ditemi quel che volete, ma per suono e qualità complessiva, Ritchie con la Mark II ha raggiunto il massimo.
Seventh heaven
Seventh heaven
 
Messaggi: 4360
Iscritto il: domenica 13 dicembre 2009, 19:47
Località: Padova

Re: Votate Made In Japan

da nobody's home » lunedì 22 aprile 2013, 23:13

Made in japan è feeling...tecnica...strumenti in simbiosi...voce in forma come mai...assoli più unici che rari...pezzi memorabili..basso e batteria precisi e compatti..è il miglior live di tutti i tempi anche perché non me ne vengono in mente altri di pari valore o che si possono avvicinare...
Soldier of fortune
Soldier of fortune
 
Messaggi: 575
Iscritto il: venerdì 14 marzo 2008, 19:46

Re: Votate Made In Japan

da mistreated » lunedì 22 aprile 2013, 23:58

Avevo 18 anni, il mio amico mette su un vinile di suo padre...Made in Japan, risultato? Sono 20 anni che seguo i Purple. Un motivo ci sarà no?
Never before
Never before
 
Messaggi: 11
Iscritto il: mercoledì 18 maggio 2011, 19:18

Re: Votate Made In Japan

da The Lawyer » martedì 23 aprile 2013, 13:33

nobody's home ha scritto:Made in japan è feeling...tecnica...strumenti in simbiosi...voce in forma come mai...assoli più unici che rari...pezzi memorabili..basso e batteria precisi e compatti..è il miglior live di tutti i tempi anche perché non me ne vengono in mente altri di pari valore o che si possono avvicinare...


=D> =D> =D> =D> =D> =D>
.... aggiungerei, anche una meravigliosa cavalcata fatta di sangue sudore e lacrime, tecnica sopraffina, ispirazione massima, feeling trasudante.
Highway star
Highway star
 
Messaggi: 2369
Iscritto il: sabato 18 giugno 2005, 19:00

Re: Votate Made In Japan

da Jon » martedì 23 aprile 2013, 22:20

The Lawyer ha scritto:
nobody's home ha scritto:Made in japan è feeling...tecnica...strumenti in simbiosi...voce in forma come mai...assoli più unici che rari...pezzi memorabili..basso e batteria precisi e compatti..è il miglior live di tutti i tempi anche perché non me ne vengono in mente altri di pari valore o che si possono avvicinare...


=D> =D> =D> =D> =D> =D>
.... aggiungerei, anche una meravigliosa cavalcata fatta di sangue sudore e lacrime, tecnica sopraffina, ispirazione massima, feeling trasudante.


Tutto da quotare e chi più ne ha più ne metta!!! =D>
I miei Tributi ai Deep Purple:
http://www.youtube.com/user/LuigiMontanaro2 :-({|=
Holy man
Holy man
 
Messaggi: 1944
Iscritto il: lunedì 28 giugno 2004, 17:40
Località: Italy

Re: Votate Made In Japan

da nobody's home » martedì 23 aprile 2013, 23:42

i 5 musicisti, sono tutti in TENSIONE....dall'inizio alla fine..per anni ho cercato un album dal vivo che potesse avvicinarsi...ma niente...forse in definitiva qualche album dei mostri del progressive (yes, elp) ma più che altro per le lunghe improvvisazioni..però così completo come made in japan proprio non esiste..
Soldier of fortune
Soldier of fortune
 
Messaggi: 575
Iscritto il: venerdì 14 marzo 2008, 19:46

Re: Votate Made In Japan

da garias70 » martedì 23 aprile 2013, 23:58

[quote="nobody's home"]i 5 musicisti, sono tutti in TENSIONE....dall'inizio alla fine.

Io mi sono sempre immaginato i Purple in perenne competizione fra loro, come immaginare la finale dei 100m alle Olimpiadi con in gara Owens Lewis Green Powell e Bolt .
Soon forgotten
Soon forgotten
 
Messaggi: 64
Iscritto il: lunedì 15 novembre 2010, 17:22

Re: Votate Made In Japan

da purpleinside » mercoledì 24 aprile 2013, 20:39

Votate Made In Japan.... ? il nuovo live dei Whitesnake ? :badgrin:
Avatar utente
Lazy
Lazy
 
Messaggi: 127
Iscritto il: martedì 12 marzo 2013, 22:59
Località: Lugano - Svizzera

Re: Votate Made In Japan

da GIORGIO.MARCATO » mercoledì 24 aprile 2013, 20:45

garias70 ha scritto:
nobody's home ha scritto:i 5 musicisti, sono tutti in TENSIONE....dall'inizio alla fine.

Io mi sono sempre immaginato i Purple in perenne competizione fra loro, come immaginare la finale dei 100m alle Olimpiadi con in gara Owens Lewis Green Powell e Bolt .
Io invece fui subito colpito dalla "democraticità" sostanziale di questo disco: nessuno è al servizio esclusivo dell'altro, tutti, anche il bassista, hanno il loro quarto d'ora (i solisti naturalmente di più) di gloria, sono cinque musicisti tutti leader e padroni del loro strumento, come raramente si è poi sentito, a interagire ai loro massimi livelli su canzoni strepitose. Potremmo piangere sull'assenza di Pictures, When A Blind, Fireball. Me la immagino Fireball, da Made in Japan!
Seventh heaven
Seventh heaven
 
Messaggi: 4360
Iscritto il: domenica 13 dicembre 2009, 19:47
Località: Padova

Re: Votate Made In Japan

da nobody's home » mercoledì 24 aprile 2013, 21:50

Pictures of home fatta nei concerti in Giappone sarebbe stata stratosferica.....del resto Black night non faceva parte ddell'album originale..ma la versione uscita in seguito dai concerti di metà agosto del 72 in giappone è stratosferica...lo stesso sarebbe stato se ci fosse stato una Fireball...ho solo qualche dubbio con When a blind man cries...pezzo che adoro ma che forse in tutta quella energia sarebbe forse stato un tantino fuori luogo....cmq nel dubbio a Blackmore non andava di suonarla..quindi..
Soldier of fortune
Soldier of fortune
 
Messaggi: 575
Iscritto il: venerdì 14 marzo 2008, 19:46

Re: Votate Made In Japan

da garias70 » mercoledì 24 aprile 2013, 23:57

E che ne dite di una Flight of the rat da 22-24 minuti? Secondo me sarebbe stata la canzone giusta per dare libero sfogo a tutti e 5 . Non riesco a immaginare cosa sarebbe venuto fuori...
Del resto ogni canzone suonata dal vivo quell'anno ha qualcosa in più, per me è stato veramente il loro anno di grazia. Peccato che ci sono pochi video di quei tempi!
Soon forgotten
Soon forgotten
 
Messaggi: 64
Iscritto il: lunedì 15 novembre 2010, 17:22

Re: Votate Made In Japan

da garias70 » giovedì 25 aprile 2013, 0:28

Nella versione Remaster ci sono gli encores, tra cui la Black Night uscita ai tempi come 45, una Speed King proto Thrash/Punk e Lucille[/quote]

Io ho il triplo Live in Japan, con le tre serate del Giappone :
Nel concerto del 15 agosto c'è Black Night ma non c'è SOTW, mentre il 17 c'è Speed King ma non c'è The Mule . Lucille non c'è ( :?: ) . Nelle note di copertina scrivono che sono i 3 concerti da cui hanno poi estratto il disco ufficiale, prendendo quasi tutto dalla seconda serata (Osaka 16/8/1972). Nel libretto interno invece scrivono che Speed King è della prima serata #-o
Qualcuno riesce a fare un po' di chiarezza?

CAN WE HAVE EVERYTHING LOUDER THAN EVERYTHING ELSE?
Soon forgotten
Soon forgotten
 
Messaggi: 64
Iscritto il: lunedì 15 novembre 2010, 17:22

Re: Votate Made In Japan

da Ranma » giovedì 25 aprile 2013, 17:53

garias70 ha scritto:Io ho il triplo Live in Japan, con le tre serate del Giappone :
Nel concerto del 15 agosto c'è Black Night ma non c'è SOTW, mentre il 17 c'è Speed King ma non c'è The Mule . Lucille non c'è ( :?: ) . Nelle note di copertina scrivono che sono i 3 concerti da cui hanno poi estratto il disco ufficiale, prendendo quasi tutto dalla seconda serata (Osaka 16/8/1972). Nel libretto interno invece scrivono che Speed King è della prima serata #-o
Qualcuno riesce a fare un po' di chiarezza?

CAN WE HAVE EVERYTHING LOUDER THAN EVERYTHING ELSE?


La SOTW che manca e' quella di made in japan (nelle altre due Blackmore.... sbaglia il riff :D )Anche the mule mancante credo sia quella presente sul disco ufficiale. Mi sembra poi che una delle due black night mancanti sia un b side di qualche singolo(e quindi presente su single's As & Bs). All'appello credo manchi solo una "black night".
"good morning! it's nice to be here... again."
Avatar utente
Child in time
Child in time
 
Messaggi: 431
Iscritto il: venerdì 4 giugno 2004, 18:25
Località: Italy

Re: Votate Made In Japan

da purplemandrake » lunedì 29 aprile 2013, 0:21

garias70 ha scritto:E che ne dite di una Flight of the rat da 22-24 minuti? Secondo me sarebbe stata la canzone giusta per .....



Che bella canzone che è... una delle mie preferite di In Rock, insieme ad Into the fire..
Avatar utente
Almost human
Almost human
 
Messaggi: 203
Iscritto il: venerdì 3 settembre 2004, 13:10
Località: Italy

Precedente

Chi c’è in linea
Visitano il forum: Nessuno e 2 ospiti
cron