Partiamo da Venezia alle 14:30 di domenica io e altri tre compagni di avventure rock “Roberto, Paolo, Lorenzo”. Siamo molto emozionati, io specialmente, perchè l’ultima volta che ho visto dal vivo mr COVERDALE era novembre del 1982 a Losanna in Svizzera, poi per motivi di lavoro e varie non l’ ho potuto vedere le altre tre volte che è stato in Italia, in auto naturalmente ascoltiamo rigorosamente DEEP PURPLE & FAMILY.
Arriviamo a Milano che sono quasi le 17:00, ci presentiamo alle casse per acquistare i biglietti ed entriamo nell’area esterna del Palamazda già affollata di giovani e non più giovani amanti del rock, dopo un po decidiamo di entrare all’interno e contrariamente alla scaletta delle band stanno già suonando i SAXON, riusciamo a sentire gli ultimi due brani e poi termina la loro performance.
Avevano un altro concerto in serata ad un festival tedesco, usciamo dal Palamazda perchè ogni cambio di palco e band c’è una pausa di venti minuti circa, dentro e un forno, all’uscita Lorenzo che è graduato carabiniere riesce a fare il miracolo, contatta nel luogo un collega di servizio d’ordine e riesce a farci passare tutti e quattro sul retro del Palamazda dove ci sono giornalisti,artisti e addetti ai lavoro, non mi rendo ancora conto che un attimo prima eravamo rassegnati a vedere le band da lontano invece adesso sono a due passi da noi, riconosco tra queste persone un bravissimo attore e figlio d’arte e appassionato di Rock come noi: GIAMPIERO INGRASSIA che per l’occassione indossa una maglietta del serpente bianco, mi dice con tanti divi del rock che ci sono qui mi sembra strano che vogliate un autografo e una foto con me, io gli rispondo che per me lui e alla pari di questi, lui ride imbarazzato e mi ringrazia, capisco che è una persona vera e umile che in questo mondo “dello spettacolo” e difficile trovare, “GRANDE GIAMPIERO”.
Intanto vedo entrare i MOTORHEAD e vanno nei camerini a prepararsi per la loro performance, all’improviso vedo uscire dal retro dei musicisti, tra questi riconosco il cantante dei SAXON, mi avvicino con il mio amico Paolo il quale nel 1985 a fatto da supporto con il suo gruppo “DARK LORD” ai SAXON, esibisce al cantante il pass di quel tour e lui si ricorda e così riusciamo a farci una foto anche con lui.
Sono già le 19:30 e veniamo a sapere che gli WHITESNAKE partiranno dall’hotel Principe di Savoia alle 20:15 e saranno qui verso le 20:40 essendo l’hotel molto vicino al Palamazda. Arriva un pulman e scendono i QUEENSRYCHE che si dirigono anch’essi all’interno.
Dopo un po entriamo anche noi e inizia la loro performance, sono le 20:20 quando termina la loro esibizione, dico ai miei amici di uscire presto per vedere l’arrivo dei WHITESNAKE, ma proprio mentre stiamo per uscire si aprono le porte e davanti a noi ci sono due grosse mercedes, ci avviciniamo alla prima e riconosco la chioma bionda di mr. COVERDALE e vicino a lui una bellissima ragazza bionda, lo salutiamo e anche lui ci risponde con la mano, in un attimo scendo dalle auto e di corsa si dirigono nei camerini, cerco di fermare il batterista ALDRIGE ma sembra molto indaffarato e corre verso il retropalco per controllare il set della sua batteria, anche lui si infila nei camerini e sparisce, vedo il bassista MARCO MENDOZA riesco a fermarlo ci saluta e riusciamo a fare una foto assieme prima che anche lui sparisca nei camerini, penso fra me e me adesso quando escono per forza ci devono passare davanti così spero di fare una foto anche con il mitico COVERDALE e farmi autografare un libro biografico della band che possiedo da più di ventanni come una reliquia. In un attimo la fortuna che fino a quel momento era dalla nostra parte diventa sfortuna, una ragazza dell’organizzazione su ordine di un responsabile della band fa uscire tutti dal backstage decisamente eravamo troppi non ci resta mettersi al di là delle transenne e aspettare.
Dopo circa venti minuti inizia il concerto che ancora adesso mi stà dando grandi emozioni, sono contento lo stesso anche se ero a un passo per toccare con mano la leggenda vivente, se dovessi andare ancora a un loro concerto andrei anche se mi succedesse quello che mi è accaduto verso la fine.
Come dice una loro canzone: WE WISH YOU WELL e grazie per questa emozione. Cesare.
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