Whoosh, le prime impressioni

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Whoosh, le prime impressioni

da Asso_982 » venerdì 7 agosto 2020, 18:22

In attesa di una sezione apposita nel forum sul nuovo album, e nonostante, purtroppo, non ci sia più la partecipazione di utenti di qualche anno fa, non poteva che essere questo il posto dove scrivere le mie prime impressioni su Whoosh.

Ho appena terminato il primo ascolto, e nei prossimi giorni ne seguiranno sicuramente altri.
Dico sicuramente perchè è un bellissimo album e merita di essere assimilato per bene.
Mi è piaciuto molto già al primo impatto, cosa, come ben sapete, non affatto scontata.

Parlando dei singoli brani, devo dire che mi piacciono molto le atmosfere "dark" di Step by Step e The Power of the Moon.
Throw My Bones e No need to shout sono solidissimi pezzi hard rock stile Deep Purple Mark VIII, che probabilmente non spiccano per originalità, ma sono comunque suonati con classe ed il livello di qualità è alto.
Man Alive (con la sua intro Remission Possible) è una piccola gemma, che sentita all'interno dell'album fa ancora di più la sua figura.
Il resto dell'album ha uno standard comunque abbastanza alto. Non mi sento di dire che ci siano "riempitivi" sui quali viene da premere il tasto skip. What the what e Drop the weapon sono spensierati pezzi di classico rock'n'roll, mentre We're all in the same dark e The long way round sono brani che hanno il loro perchè e sono destinati a crescere ascolto dopo ascolto. Forse il livello si abbassa un po' nella finale Dancing in My Sleep, che personalmente, dopo il primo ascolto, non mi ha lasciato nessuna impressione particolare.
Ho volutamente lasciato per ultime due tracce: And the address, che è suonata meglio dell'originale, e, soprattutto, Nothing at All, che secondo me è un piccolo capolavoro e che se fosse stata prodotta negli anni '70 oggi sarebbe sicuramente un classico.

Devo dire, mia personale opinione, che gran parte del merito di un lavoro così bene riuscito, come gli ultimi due del resto, va sicuramente a Bob Ezrin. Se non c'è bisogno di dire molto su Gillan, Paice e Glover, la mia impressione è che Ezrin sia quello che riesce a tirare fuori il meglio da Morse e Airey, veramente ispirati in tutti i lavori da lui prodotti.
Peccato non abbiano iniziato prima a collaborare con lui!

Grande album. Nessuna band al mondo, superati i 70 anni di età, è in grado di sfornare un lavoro del genere. In questo, mi viene spontaneo il paragone, i nostri mi ricordano molto il compianto Maestro Morricone, in grado di esprimersi a livelli elevati anche in età avanzata.

Non mi piace fare classifiche, ma personalmente credo che ci troviamo di fronte ad uno dei migliori album del post-reunion.
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Re: Whoosh, le prime impressioni

da nobody's home » venerdì 7 agosto 2020, 22:26

Si. Bob Ezrin lo definirei quasi insostituibile. Riesce a dare un senso alle idee messe in campo. Sicuramente d'accordo sul fatto che nessuno sopra i 70 anni riesce a fare lavori di questo livello .Through my bones ha un ritornello vocale di Gillan veramente indovinato. And the Address migliore dell'originale. Man alive prog rock ad alti livelli. Nothing at all un gioiellino. Cmq devo ancora approfondire.
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Re: Whoosh, le prime impressioni

da childintime » sabato 8 agosto 2020, 12:44

Confermo l'ottima impressione al primo ascolto, assieme tutte le tracce si tengono alla grande e rendono il risultato finale complessivo di altissimo livello. La riprova personale è che già mi è venuta voglia di risentirlo tutto dall'inizio! Sulla maestria dei Nostri che ne parliamo a fare...hanno una magia quando suonano assieme impareggiabile...voto attuale un bell '8 pieno conoscendomi destinato a crescere =D>
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Re: Whoosh, le prime impressioni

da kronos » sabato 8 agosto 2020, 15:00

Bellissimo album!!
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Re: Whoosh, le prime impressioni

da nobody's home » domenica 9 agosto 2020, 10:55

Prime classifiche...su ITunes debutto al primo posto in varie nazioni (Brasile..Germania..Svezia.) ..da noi secondo posto..terzi in UK..al 17° posto negli States...insomma alla grande!
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Re: Whoosh, le prime impressioni

da dagliStates » domenica 9 agosto 2020, 19:20

L'ho ricevuto oggi e lo sto ascoltando ora.
Il primo album inedito che ho potuto comprare per ragioni anagrafiche fu Perfect Strangers... 36 anni di emozioni che si rinnovano ad ogni uscita...

Prime impressioni: Album eccellente, l'idea da Now What?! (bellissimo), Infinite (stupendo) e Woosh! e' che ci sia incredibilmente
una progressione verso l'alto. Questo album e' compattamente bello, tutto di alto livello.
Concordo con l'analisi dei pezzi che ho letto sopra, alternando hard rock a rock'n'roll
("what the what" cita Soul Man un tantino :D)

The Long Way Around arrangiata in modo sublime.

Man Alive per me e' un pezzo strepitoso!!!

E soprattutto concordo con Nothing At All che a me suona come un gioioso ma malinconico commiato (leggendo il testo):
la trovo fresca e struggente, anche se non avrei messo mai prima la parola "struggente" per un pezzo che e' comunque rock.
Mi ricorda la fine dell'estate, l'invecchimento (cazzo, sono invecchiato con loro), il guardarsi indietro e sorridere.

And the address: per me un pezzo dal valore affettivo enorme, perche' ci aprivo i concerti quando suonavo.
Lo mettono a chiudere (bonus track a parte), ossia il loro primo pezzo del primo album
(omaggiando il duo che non c'e' piu'), il che puo' significare che potrebbero chiudere qui.
Ci sta tutto: per me questi Deep Purple sono come la mia Atalanta: una band underground che mi sorprende ogni volta
per qualita' e spirito. E anche se non vince la Champions League, va bene lo stesso, sono gia' i miei campioni e sempre sara' cosi'.

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Re: Whoosh, le prime impressioni

da dagliStates » domenica 9 agosto 2020, 19:27

Certo che se uno di 66 anni mi inventa poi Remission possible, che dobbiamo fare?
E' lo stesso di Contact Lost and The Well-Dressed Guitar... meno male che aveva problemi alle mani...

Morse is God :D
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Re: Whoosh, le prime impressioni

da The Lawyer » lunedì 10 agosto 2020, 13:36

Ciao Ragazzi,
posso solo dire questo:
Infinite non mi ha mai entusiasmato.
L'ho sentito al massimo 5 volte.
Now What centinaia di volte e penso che Whoosh sia sulla buona strada delle centinaia.

Proprio in questo momento sto sentendo ... ed è tutta un'altra storia rispetto al predecessore ... composizione, fantasia, piccoli tocchi di classe, un po' più di energia ed un suono questa volta completo in cui Morse è meno compresso, con equilibrio di tutti i suoni.

Proprio nel giorno della morte di Martin Birch :-(

.... è probabilmente (e questa volta non penso di sbagliare) l'ultimo disco .... ce lo stanno dicendo in tutte le salse nei loro pezzi ed interviste ... ma che epilogo rimarchevole per una band con 52 anni di storia composta al 90% di ultra settantenni e senza un (ultra)cinquantenne ....... per una volta i DP hanno colto l'evento e l'occasione bene e con una soluzione degna di loro e delle loro qualità.

Rimangono ora gli ultimi concerti .... che ci DEVONO essere ......

P.S.
Sono felice di ritrovarmi qua.
Colpevolmente sono poco stato presente in questi tempi, complice forse lo stesso InFinite che mi ha proprio scoglionato ..... temevo che fosse l'epilogo invece ....
Io sono sempre uno di Noi e sarò sempre qua con Voi nel Forum che celebra le nostre anime ed il loro pezzo comune ... la (Deep) Purple Family
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Re: Whoosh, le prime impressioni

da felix » lunedì 10 agosto 2020, 18:02

Scusatemi ma io ascolto i Deep Purple dal 1970
Posso solo dire che non mi dicono più niente
I Deep con Morse hanno perso l'identità.
I Deep sono finiti con l'addio di Blackmore.
Ho ascoltato tutti i lavori con Morse ma non mi dicono nulla.
Li ho visti 2 volte live con lui e 3 con Blacmore ma c'è un abisso.

BLACKMORE se vuoi farci un regalo fate un album di addio tutti insieme.
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Re: Whoosh, le prime impressioni

da dagliStates » martedì 11 agosto 2020, 20:29

Ovvio che se sei nostalgico e hai iniziato con In Rock, difficile schiodarsi da li'. Pero' se avere Blackmore significa Too Much is not Enough, mmm Preferisco mille volte Morse.
Rispetto la tua opinione, ma a me questi Purple dicono ancora molto. Il punto e' che il Rock e' cambiato.
Non e' lo stesso oggetto del 1970:
che fai, usi un computer del 1970? o un cellulare? No...il mondo si e' evoluto,
In Rock rimane un'opera d'arte immortale, ma imitarlo non ha senso. Evolversi e' piu' difficile e i Nostri lo hanno fatto.
Puo' non piacere la direzione che hanno preso, ma le operazioni nostalgia a me paiono anche piu' patetiche.
Il Blackmre attuale ha le figlie cui dare attenzioni, in chiave compositiva mi pare abbastanza in un vicolo cieco
e nei Purple attuali non ce lo vedo proprio.

Just my 2 cents.

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Re: Whoosh, le prime impressioni

da felix » martedì 11 agosto 2020, 21:07

Non è questione di nostalgia E' che proprio non mi dicono niente.

Nostalgia? NO.

Ascolto tranquillamente i whitesnake che mi dicono ancora qualcosa. Ma sti Purple scoloriti proprio non mi danno nulla.

Un sacco di band fanno cover di Highway Star, Child in time, Smoke on the water, Burn, Mistreated, ecc. Trovamene una che faccia una cover dei purple con Morse :badgrin:
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Re: Whoosh, le prime impressioni

da dagliStates » martedì 11 agosto 2020, 21:51

Beh, l'argomento e' a effetto, ma non credo sia corretto.

Chi fa cover dall'ultimo degli U2? O addirittura da In Through the Out Door?
Forse, ma dico forse, trovi un "In the evening", ma non credo...
Chi fa cover dall'ultimo degli WS?
Chi fa cover dall'ultimo di David Gilmour?
Chi fa cover dall'ultimo dei Metallica?

Io personalmente ho visto gli WS qui ad Atlanta lo scorso anno e li ho trovati divertenti
per la qualita' degli strumentisti, Coverdale ha una autonomia di 20 minuti...
E poi certo, ti piace un certo tipo di Rock che non e' quello di Morse. Tutto legittimo, per carita',
ma la definizione di "scoloriti" non mi trova d'accordo.
C'e' piu' classe e stile in "The Surprising" o anche "Before Time Began" o in un "Vincent Price"
che in tutti gli album recenti degli WS secondo me.

Ma il punto, al di la' dei gusti, e' che il Rock sta cessando di essere un fenomeno di massa, sta diventando di nicchia,
a favore di altre forme musicali che a me non piacciono, ma purtroppo invadono il mercato.
E cosi', pezzi meravigliosi come sono per me "Time For Bedlam", o "Sometimes I feel Like Screaming" si perdono nelle logiche di mercato e chi e' cresciuto con in testa i pezzi famosi, rimane su quelli.

Io personalmente mi sono rotto le palle di sentire Black Night, Smoke on The Water da chiunque, Purple compresi,
come se ogni volta qualcuni mi facesse rivedere che ha ridipinto una piccola Cappella Sistina, quando ho consumato
gli occhi (le orecchie) sulla vera Cappella Sistina (Made In Japan, Live In London).

Meglio allora una bella perfromance artistica post-moderna ma originale che la copia spesso malfatta.
Faccio un'eccezione: Glenn Hughes che ho visto lo scroso anno. Operazione super Nostalgia,
ma da uno dei Michelangelo che a dispetto di eta' e abusi e' ancora in forma strepitosa, lo accetto.

E da tutto questo discorso, invece, elimnino a pie' pari i tanti ipertecnici alla Dream Theater che della cappella Sistina mi fanno
un ritratto fotografico, facendomi sbadigliare...

Solo opinioni, si intende. E comunque non c'e niente di male nella nostalgia.

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Re: Whoosh, le prime impressioni

da dagliStates » martedì 11 agosto 2020, 21:54

E comunque ti devo smentire: prova a mettere su YouTube i nomi di alcune canzoni era Morse seguita da "cover"... ne trovi piu' di quel che pensi.
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Re: Whoosh, le prime impressioni

da kronos » mercoledì 12 agosto 2020, 8:26

I Deep Purple si sono evoluti, cosa che solo i grandi musicisti riescono a fare. Hanno virato su un genere meno d'impatto, denso di influenze musicali eterogenee e sperimentali.... può piacere o non piacere, ma il livello qualitativo della proposta è sicuramente ed oggettivamente indiscutibile... =D> =D> =D>
Ultima modifica di kronos il mercoledì 12 agosto 2020, 12:59, modificato 1 volta in totale.
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Re: Whoosh, le prime impressioni

da nobody's home » mercoledì 12 agosto 2020, 10:36

Personalmente ho accettato (se così si può dire) questi Deep Purple x la presenza di Gillan Paice e Glover. Trovo molto di Gillan solista negli album con Morse..ed inoltre la sezione ritmica Paice /Glover mi sembra assolutamente riconducibile a loro due. Insomma suonano ancora tremendamente vivi. Piacendomi il modo di cantare di Gillan e la sezione ritmica Paice /Glover già questo mi da interesse.Capisco Felix xché Blackmore in quanto a creazione di idee e riff era tanta roba.Ma appunto ..ERA..Penso inoltre che suonino più leggeri e progressive più che altro.x l'età ( il giovane Morse ha cmq 66 anni..). Pensate xero' all'importanza di un Martin Birch o di un Bob Ezrin x lo sviluppo delle idee (che piacciano o meno..)...
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Re: Whoosh, le prime impressioni

da drago » mercoledì 12 agosto 2020, 12:15

Album godibilissimo della quali amo in particolare "NOTHING AT ALL" ( non mi stanco mai di ascoltarla), lo strumentale " "REMISSION POSSIBLE" e "STEP BY STEP" ( prosegue il filone dark di composizioni quali "Solitaire", "Soon Forgotten" "Vincent Price" ma compositivamente è superiore).
Se non fossero i DEEP PURPLE ascolterei "WHOOSH" e lo apprezzerei?
Si.. il marchio di fabbrica li fa arrivare a me solo da una corsia preferenziale.
In Whoosh vi sono liriche intelligenti, ottime melodie, brani prevedibili ravvivati da eccelsi post chorus ( "DROP THE WEAPON"), ammiccamenti rock 'n' roll ( "WHAT THE WHAT") e spunti innovativi (la 'progressive' "MAN ALIVE) anche per chi dopo 17 anni rischia produzioni fotocopia.
Autoreferenzialità ve ne è : è il caso di una cavalcata che corre deliziosamente quale "LONG WAY ROUND": paga dazio, pur non avendone l'impeto originario, ad "HARD LOVIN MAN".
La versione 2020 di "AND THE ADDRESS" , ci riporta al primo brano registrato dei Deep Purple nel 1968, può far intendere che il battito d'ali sì interrompe? Il primo ed ultimo? No..il cerchio non si chiude... il moderno sound del sequencer, la melodia del filler a seguire ( DANCING IN MY SLEEP) ricorda che è meglio morire su un palcoscenico anzichè a letto.
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Re: Whoosh, le prime impressioni

da felix » mercoledì 12 agosto 2020, 13:49

Non so ma a me personalmente non dicono niente di Deep Purple.

Sembra più la Ian Gillan Band degli inizi con Steve Morse.

Meglio i Ian Gillan di poi. HA fatto cose interessanti ma con Morse mi spiace non riesco ad ascoltarli.

Ricordo ogni album dei DEEP che usciva mi piaceva a primo ascolto. Questi con Morse li posso ascoltare anche 100 volte ma proprio non mi entrano.

Come anche l'album con Turner.

Secondo me i MARK 2 e i MARK 3 sono la giusta amalgama.

Il resto è fuffa
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Re: Whoosh, le prime impressioni

da dagliStates » mercoledì 12 agosto 2020, 14:19

drago ha scritto:Album godibilissimo della quali amo in particolare "NOTHING AT ALL" ( non mi stanco mai di ascoltarla), lo strumentale " "REMISSION POSSIBLE" e "STEP BY STEP" ( prosegue il filone dark di composizioni quali "Solitaire", "Soon Forgotten" "Vincent Price" ma compositivamente è superiore).
Se non fossero i DEEP PURPLE ascolterei "WHOOSH" e lo apprezzerei?
Si.. il marchio di fabbrica li fa arrivare a me solo da una corsia preferenziale.
In Whoosh vi sono liriche intelligenti, ottime melodie, brani prevedibili ravvivati da eccelsi post chorus ( "DROP THE WEAPON"), ammiccamenti rock 'n' roll ( "WHAT THE WHAT") e spunti innovativi (la 'progressive' "MAN ALIVE) anche per chi dopo 17 anni rischia produzioni fotocopia.
Autoreferenzialità ve ne è : è il caso di una cavalcata che corre deliziosamente quale "LONG WAY ROUND": paga dazio, pur non avendone l'impeto originario, ad "HARD LOVIN MAN".
La versione 2020 di "AND THE ADDRESS" , ci riporta al primo brano registrato dei Deep Purple nel 1968, può far intendere che il battito d'ali sì interrompe? Il primo ed ultimo? No..il cerchio non si chiude... il moderno sound del sequencer, la melodia del filler a seguire ( DANCING IN MY SLEEP) ricorda che è meglio morire su un palcoscenico anzichè a letto.



Commento spettacolare. Applausi!
(anche se io penso che And The Address in fondo sia un messaggio... a meno di contare Dancing in My Sleep, che peraltro mi piace pure)
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Re: Whoosh, le prime impressioni

da Asso_982 » mercoledì 12 agosto 2020, 17:06

drago ha scritto:Album godibilissimo della quali amo in particolare "NOTHING AT ALL" ( non mi stanco mai di ascoltarla), lo strumentale " "REMISSION POSSIBLE" e "STEP BY STEP" ( prosegue il filone dark di composizioni quali "Solitaire", "Soon Forgotten" "Vincent Price" ma compositivamente è superiore).
Se non fossero i DEEP PURPLE ascolterei "WHOOSH" e lo apprezzerei?
Si.. il marchio di fabbrica li fa arrivare a me solo da una corsia preferenziale.
In Whoosh vi sono liriche intelligenti, ottime melodie, brani prevedibili ravvivati da eccelsi post chorus ( "DROP THE WEAPON"), ammiccamenti rock 'n' roll ( "WHAT THE WHAT") e spunti innovativi (la 'progressive' "MAN ALIVE) anche per chi dopo 17 anni rischia produzioni fotocopia.
Autoreferenzialità ve ne è : è il caso di una cavalcata che corre deliziosamente quale "LONG WAY ROUND": paga dazio, pur non avendone l'impeto originario, ad "HARD LOVIN MAN".
La versione 2020 di "AND THE ADDRESS" , ci riporta al primo brano registrato dei Deep Purple nel 1968, può far intendere che il battito d'ali sì interrompe? Il primo ed ultimo? No..il cerchio non si chiude... il moderno sound del sequencer, la melodia del filler a seguire ( DANCING IN MY SLEEP) ricorda che è meglio morire su un palcoscenico anzichè a letto.


Bravissimo, mi hai tolto le parole di bocca...ci sono richiami ad alcune composizioni dark, o cupe che dir si voglia, come Solitaire, Soon Forgotten e Vincent Price...e aggiungerei che l'incedere di Step by Step ricorda quello di The Purpendicular walz...come allo stesso modo Long Way Round dopo il ritornello ha un giro di chitarra che ricorda quello di The Mule...mentre l'attacco di What the What ricorda per un attimo quello di Highway Star...
Ed è giusto che sia così, ci sta che ci sia un po' di autoreferenzialità (anche Blackmore ne sa qualcosa).

Dopo diversi ascolti, confermo l'impressione iniziale, ovvero che l'album mi piace tutto e mi piace molto; sicuramente uno dei migliori lavori con Morse e in generale uno dei migliori album da PS in poi.
Oltre alla qualità delle composizioni la cosa straordinaria di questo lavoro è che riesce a trasmettere sensazioni e stati d'animo.
E' un album perfetto per un viaggio in macchina (e questa per me è una grande qualità in un album musicale).

Capisco che non a tutti possa piacere, del resto c'è gente a cui non piacciono i Deep Purple in assoluto, anche se la mia idea è quella che, in alcuni casi, i commenti negativi siano dovuti a chiusura mentale o a preconcetti.
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Re: Whoosh, le prime impressioni

da dagliStates » mercoledì 12 agosto 2020, 17:11

Beh, pero' un forum e' un luogo per scambiare opinioni e anche se io non mi ritrovo nel "Il resto e' fuffa" di felix,
sono contento che sia intervenuto a dire la sua.

Questo forum aveva bisogno di un po' di vita!

Woosh! per me e' il migliore del trittico di Bob E.

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Re: Whoosh, le prime impressioni

da numero2 » mercoledì 12 agosto 2020, 19:11

Dopo un po di ascolti , confermo che x me è un'ottimo lavoro, trovo anchio tante citazioni tipo The mule o Perfect, la recensione dell'Amico Drago la trovo in pien sintonia con il mio giudizio, e comunque Grandi Deep
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Re: Whoosh, le prime impressioni

da Asso_982 » mercoledì 12 agosto 2020, 21:45

dagliStates ha scritto:Beh, pero' un forum e' un luogo per scambiare opinioni e anche se io non mi ritrovo nel "Il resto e' fuffa" di felix,
sono contento che sia intervenuto a dire la sua.

Questo forum aveva bisogno di un po' di vita!

Woosh! per me e' il migliore del trittico di Bob E.

Alex


Non mi riferivo in particolare a felix. Per carità, tutti hanno la propria opinione e come dici tu il forum esiste proprio per esprimerla.
Però, dico in generale, leggendo qui e lì diverse impressioni, per lo più positive in realtà, mi accorgo che tanta gente si approccia a questo lavoro come se fossimo ancora nel 1970, oppure per partito preso formula l'equazione "no Blackmore = zozzeria". Se parti già con queste tare mentali, non riuscirai mai ad essere oggettivo nei giudizi.

Anche per me Whoosh è il migliore album dell'era Ezrin e probabilmente lo considero il miglior lavoro post reunion secondo solo a Perfect Strangers...il tempo dirà se questa impressione verrà confermata.
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Re: Whoosh, le prime impressioni

da nobody's home » giovedì 13 agosto 2020, 12:53

È cmq un album costruito bene..Anche nella sequenza dei brani ..il che aiuta anche nell'ascolto...sono d'accordo con chi sostiene che è ottimo se ascoltato in auto in viaggio.
Nell'album Airey sembra essere forse per la prima volta totalmente a disposizione con il suo bagaglio musicale..quindi troviamo intro e solo piuttosto rifiniti...lecito aspettaserlo da colui che ha ideato l'intro di Mr Crowley..
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Re: Whoosh, le prime impressioni

da drifter » giovedì 13 agosto 2020, 19:15

Torno a scrivere qui dopo 15 anni durante i quali ho continuato ad ascoltare e seguire i Deep Purple per dire da vecchio fan una cosa molto semplice: Woosh! è la cosa migliore che in nostri abbiano mai fatto dai tempi della reunion di Perfect Strangers.
stai per entrare in una valle di lacrime... una valle di lacrime
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Re: Whoosh, le prime impressioni

da nobody's home » venerdì 14 agosto 2020, 22:56

4• in UK / 1° in Germania e in Scozia.
Posizione più alta in Inghilterra dai tempi di ..Burn! Perfect Strangers non andò oltre il 5° posto..
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