Re: I Deep Purple e l'improvvisazione..
Inviato: venerdì 2 novembre 2012, 11:15
E allora?
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fabio q ha scritto:E allora?
Ranma ha scritto:fabio q ha scritto:E allora?
beh furono due giorni musicalmente entusiasmanti
fabio q ha scritto:Ranma ha scritto:fabio q ha scritto:E allora?
beh furono due giorni musicalmente entusiasmanti
Vabbè, ma ti è piaciuto o no Don?
fabio q ha scritto:Ranma ha scritto:fabio q ha scritto:E allora?
beh furono due giorni musicalmente entusiasmanti
Vabbè, ma ti è piaciuto o no Don?
Ranma ha scritto:fabio q ha scritto:Ranma ha scritto:fabio q ha scritto:E allora?
beh furono due giorni musicalmente entusiasmanti
Vabbè, ma ti è piaciuto o no Don?
l'ho scritto prima... e' stato fantastico a verona.
La sola Lazy valeva il concerto.
Ma sei incazzato oggi oppure rispondi sempre cosi'?
Per sapere eh, cosi' mi regolo.
dipparl ha scritto:fabio q ha scritto:Ranma ha scritto:fabio q ha scritto:E allora?
beh furono due giorni musicalmente entusiasmanti
Vabbè, ma ti è piaciuto o no Don?
Ehm...aveva iniziato il discorso proprio dicendo che gli era piaciuto...
fabio q ha scritto:Eh lo so, a volte sono di "legno", la vecchiaia incombe...
Pensa che avevo capito che non gli era piaciuto e mi stava "sfottendo" su quello che avevo scritto io.
Mi metto sui ceci!
GIORGIO.MARCATO ha scritto:"On the piano.. Jon Loord!" (delizioso Jon) "Steve Morse on the guitar!"
(Ditemi cosa dice subito dopo la presentazione di Lord Gillan, non ci riesco da solo!)
LordEverTheBest ha scritto::lol:
A me è andata di culo, ho studiato al CEPU!
GIORGIO.MARCATO ha scritto:LordEverTheBest ha scritto::lol:
A me è andata di culo, ho studiato al CEPU!
O ma sei proprio juventino!
Magnum P.I. ha scritto:A livello di improvvisazione live credo che i deep purple storici, cioè direi dal 1970 al 1975 avessero ben pochi rivali, in ambito hard rock nessuno.
I Led Zeppelin improvvisavano molto e anche loro avevano l'abitudine di dilatare i pezzi all'inverosimile, Page aveva una grande visione musicale, ma ho sempre avuto l'impressione che a quella non corrispondessero adeguati mezzi tecnici, che quello che aveva in mente non sempre riuscisse a realizzarlo. E poi, diciamolo, Plant dal vivo era spesso senza voce, soprattutto dal 1973 in poi, ho alcuni bootleg in cui è un vero supplizio, qualcosa di indecente.
Se si esce dall'hard rock troviamo gente come Allman Bothers o Grateful Dead, incredibili dal vivo, ma mi chiedo: sarebbero stati ugualemente bravi a volumi più alti e suonando più aggressivi, più veloci, più pesanti e con più energia?
La grandezza dei Deep Purple stava nel riuscire a creare jam non solo spettacolari dal punto di vista tecnico, ma anche fantasiose, e soprattutto senza perdere il tiro e l'irruenza dell'hard rock. Quindi erano perfetti.
Il punto di forza era che potevano contare su una sezione ritmica inappuntabile e su due solisti eccellenti in due strumenti diversi. In genere nei gruppi con tastierista e chitarrista solo uno dei due è un fenomeno, nei deep purple entrambi. E quei botta e risposta, quel'interplay fra Blackmore e Lord non ce l'aveva nessuno. C'era rock, blues, citazioni classiche, incursioni nel jazz, talvolta virate psichedeliche un po' hendrixiane, o robe spaziali alla pink floyd, passaggi prog tipo ELP, ma il tutto sempre mantenendo un proprio stile riconoscibile fra mille.
Sembrerà strano forse, ma io credo che i Deep Purple intesi come jam band siano molto sottovalutati, ancora non sono stati riconosciuti loro i giusti meriti in quell'ambito.
I Deep Purple sono stati una grandissima jam band. Forse la più grande.
Magnum P.I. ha scritto:I King Crimson erano dei fenomeni. I dischi in studio sono a mio avviso inarrivabili per tutti o quasi. Però dal vivo secondo me non erano imbattibili, sui live preferisco i Deep Purple.
Credo sia una questione di spontaneità, i live dei deep purple mi sembrano più spontanei. Blackmore e Lord spesso e volentieri realmente si inventavano le cose seduta stante, senza aver provato niente prima. Le improvvisazioni dei King Crimson le sento invece più studiate a tavolino.
E poi ci sarebbe da prendere in considerazione la parte "roll" del rock, cioè quella che ti fa saltare e divertire, i Deep Purple ce l'avevano e spesso la conservavano anche nelle improvvisazioni; i King Crimson molto meno, anzi preferivano spesso dissonanze e soluzioni cacofoniche, insomma era musica più per la testa, che per il corpo.
Ho avuto anche io la mia fase Crimson, ma tutta quella serietà nella musica a lungo andare mi annoia.
Magnum P.I. ha scritto:I Led Zeppelin improvvisavano molto e anche loro avevano l'abitudine di dilatare i pezzi all'inverosimile, Page aveva una grande visione musicale, ma ho sempre avuto l'impressione che a quella non corrispondessero adeguati mezzi tecnici, che quello che aveva in mente non sempre riuscisse a realizzarlo.
La risposta è che agli Allman Brothers (che adoro) e Grateful Dead (che mi fanno venire 2 palle così) non è mai interessato alzare ai massimi livelli i volumi perché quella era la loro musica, tanto quanto quella dei Deep Purple aveva una diversa dose di energia. Non è che uno sia peggio dell'altro perché non ha mai fatto ciò che faceva l'altro, semplicemente facevano cose diverse e non del tutto paragonabili (per fortuna, aggiungerei), e tutti, a quei livelli, erano immensi in quello che facevano.Magnum P.I. ha scritto:Se si esce dall'hard rock troviamo gente come Allman Bothers o Grateful Dead, incredibili dal vivo, ma mi chiedo: sarebbero stati ugualemente bravi a volumi più alti e suonando più aggressivi, più veloci, più pesanti e con più energia?
Occhio però, che i Cream hanno fatto delle improvvisazioni ad incastro, pur ovviamente concepite in modo del tutto diverso dai KC, un loro marchio di fabbrica che ha influenzato chiunque, al tempo.RatBatBlue95 ha scritto: Nei KC, invece, l'improvvisazione era un affare di gruppo dove ogni membro era capace di ascoltare l'altro ed il suono che si veniva a creare per poi interagire perfettamente (ad incastro) nella dinamica di gruppo in maniera creativa ed anticonvenzionale.
DanieleZ ha scritto:Magnum P.I. ha scritto:I Led Zeppelin improvvisavano molto e anche loro avevano l'abitudine di dilatare i pezzi all'inverosimile, Page aveva una grande visione musicale, ma ho sempre avuto l'impressione che a quella non corrispondessero adeguati mezzi tecnici, che quello che aveva in mente non sempre riuscisse a realizzarlo.
Beh, insomma... che il Led Zeppelin, per presunti "limiti tecnici" (ma quali?) non riuscissero ad esprimersi del tutto dal vivo mi pare un po' grossa, sono stati una delle più grandi live band di tutti i tempi...
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Io invece credo che perlopiù la loro dimensione live fosse, anche forzatamente, per i motivi da te espressi, a volte un'altra cosa da quella in studio, però studiata abbastanza bene da non esserne la brutta copia, ma facendone qualcosa di diverso ma di uguale livello. Non penso che differenziare anche di molto le due dimensioni sia un male, anzi (parlando di jam band, poi...), nel caso dei Led Zeppelin credo che la cosa gli sia ampiamente riuscita con versioni magari meno "rifinite", ma di uguale, se non a volte superiore (vedi Rock'n'Roll o Dazed and Confused, tanto per dire) fascino. Page ovviamente, da genio musicale quale è sempre stato, era perfettamente consapevole di ciò, e il modo in cui ha preparato la band per i live lo considero a tratti magistrale. Certo, 2 dimensioni diverse, ma è bello anche (e soprattutto) così.Magnum P.I. ha scritto:Mi sono espresso male, non intendevo mezzi tecnici nel senso della tecnica chitarristica, ma proprio nella mancanza di adeguati mezzi per poter mettere in scena la sua musica. Mi spiego meglio, in studio Page era un perfezionista, curava molto il sound, ricorreva spesso a sovrincisioni, orchestrazioni a volte imponenti, non lasciava nulla al caso. E infatti credo che in studio sia riuscito a esprimere a pieno il suo talento.
Però poi dal vivo, con soli tre strumentisti, diventava difficile riproporre tale perfezione. Insomma Page concepiva le sue opere nella dimensione dell'album, dava importanza all'album, poi live era costretto a riadattarle e arrangiarsi in qualche modo.
Quindi nella dimensione live i brani dei Led Zeppelin mi paiono quasi sempre un po' approssimativi, come se mancasse qualcosa. Raramente i brani live dei Led Zeppelin superano quelli in studio, a parte il discorso della durata. Ci sono alcuni casi, ma la maggiorparte dei pezzi restano meglio in studio, a mio avviso.
Al contrario nei Deep Purple per i quali spesso le versioni live sono quelle poi ritenute "definitive".