The House of the Blue Light=Who do We Think We Are anni '80?
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A proposito della diversa lunghezza delle tracce, su wikipedia inglese trovo questo: http://en.wikipedia.org/wiki/The_House_of_Blue_Light
The album's creation was an exceedingly long and difficult process, and Ritchie Blackmore has said much of it was re-recorded.
Several tracks on the LP version are shorter than those of the original CD released in 1987. The 1999 CD remaster used the original vinyl master tapes, and so its running time is correspondingly shorter than the original CD version as well.
The album's creation was an exceedingly long and difficult process, and Ritchie Blackmore has said much of it was re-recorded.
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- Soldier of fortune
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Re: The House of the Blue Light=Who do We Think We Are anni '80?
silvano ha scritto:GIORGIO.MARCATO ha scritto:non mi dispiace per nulla questa affermazione, ma dacci qualche elemento in più per capire il tuo punto di vista, te ne sarei grato..silvano ha scritto:Spanish Archer è un capolavoro, Mitzi Dupree anche. D'altronde tutto l'album è stupendo.
Boh, non c'è molto da spiegare. Semplicemente trovo che le canzoni ivi contenute siano splendide.
Ogni opinione è accetta anche se non la condivido proprio del tutto.
Pensate che addirittura è considerato dal sito All Music (che io considero una buona enciclopedia musicale) migliore di Perfect Strangers! Per la precisione PS ha due stelle su cinque mentre THOBL ha tre stelle su cinque!
Per me THOBL è un album troppo poco ispirato, suoni plastificati ed alcune canzoni non sono all'altezza del nome del gruppo (Call of the Wild è davvero brutta, ma brutta brutta ). Mi spiego: quest'album lo considero buono se valutato con un'ottica per così dire "ottantiana" ma non sono i Purple che conosciamo (anche se comunque ci sono sprazzi di alta qualità come Bad Attitude, Hard Lovin' Woman e The Unwritten Law)! Se penso a ciò che i nostri avevano fatto prima (PS) e prima ancora (i classici dei '70) automaticamente mi sento un pò deluso (anche se non lo stronco del tutto comunque, non trovo album "brutti" nel vero senso della parola nella discografia dei nostri)! Se fosse stato pubblicato da un altro gruppo, secondo me, avrebbe fatto più successo; lo stesso discorso che vale per Turbo dei Judas Priest che è considerato dai critici specializzati uno dei più grandi album glam metal della storia ma che i fan Priestiani non sopportano (anche se, recentemente, c'è stata una piccola rivalutazione) proprio per lo snaturamento del caratteristico suono Priest, il suono di British Steel e Screaming For Vengeance (ci tengo a dire che però io adoro Turbo).
Io la vedo così.
A volte, la migliore musica è il silenzio... diciamo.
Re: The House of the Blue Light=Who do We Think We Are anni '80?
2 su 5 per perfect strangers peró mi sembra un'eresia
Re: The House of the Blue Light=Who do We Think We Are anni '80?
purpleangel ha scritto:2 su 5 per perfect strangers peró mi sembra un'eresia
Infatti, stellette a parte l'approccio del gruppo alla composizione è più sentito in Perfect Strangers.
Devo purtroppo ribadire che THOTBL è un'occasione perduta.
Eppure quella Bad Attitude ... abbassata di un tono (o anche due) ce la vedrei nel tour attuale.
"Un Rickenbacker è per sempre"
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Re: The House of the Blue Light=Who do We Think We Are anni '80?
2 stelle su cinque a Perfect Strangers è un giudizio fuori da ogni obiettività
Dare poi una stella in più a The House the Blue Light ancora peggio.
Dare poi una stella in più a The House the Blue Light ancora peggio.
Drinking, smoking and messing around with women...
Re: The House of the Blue Light=Who do We Think We Are anni '80?
RatBatBlue95 ha scritto:silvano ha scritto:GIORGIO.MARCATO ha scritto:non mi dispiace per nulla questa affermazione, ma dacci qualche elemento in più per capire il tuo punto di vista, te ne sarei grato..silvano ha scritto:Spanish Archer è un capolavoro, Mitzi Dupree anche. D'altronde tutto l'album è stupendo.
Boh, non c'è molto da spiegare. Semplicemente trovo che le canzoni ivi contenute siano splendide.
Ogni opinione è accetta anche se non la condivido proprio del tutto.
Pensate che addirittura è considerato dal sito All Music (che io considero una buona enciclopedia musicale) migliore di Perfect Strangers! Per la precisione PS ha due stelle su cinque mentre THOBL ha tre stelle su cinque!
Per me THOBL è un album troppo poco ispirato, suoni plastificati ed alcune canzoni non sono all'altezza del nome del gruppo (Call of the Wild è davvero brutta, ma brutta brutta ). Mi spiego: quest'album lo considero buono se valutato con un'ottica per così dire "ottantiana" ma non sono i Purple che conosciamo (anche se comunque ci sono sprazzi di alta qualità come Bad Attitude, Hard Lovin' Woman e The Unwritten Law)! Se penso a ciò che i nostri avevano fatto prima (PS) e prima ancora (i classici dei '70) automaticamente mi sento un pò deluso (anche se non lo stronco del tutto comunque, non trovo album "brutti" nel vero senso della parola nella discografia dei nostri)! Se fosse stato pubblicato da un altro gruppo, secondo me, avrebbe fatto più successo; lo stesso discorso che vale per Turbo dei Judas Priest che è considerato dai critici specializzati uno dei più grandi album glam metal della storia ma che i fan Priestiani non sopportano (anche se, recentemente, c'è stata una piccola rivalutazione) proprio per lo snaturamento del caratteristico suono Priest, il suono di British Steel e Screaming For Vengeance (ci tengo a dire che però io adoro Turbo).
Io la vedo così.
Guarda, a me House piace almeno quanto PS. Ripeto, i pezzi sono splendidi, ispirati, e in pieno stile Deep di quegli anni. Penso che la cattiva nomea di questo album derivi principalmente da due fattori: il suono e Call of the Wild.
Sul primo, io non lo boccio affatto: i suoni della maggior parte dei dischi anni '80 sono pessimi. Chitarre zanzarose, rullante riverberato, cassa in modalità peto, tastiere di plastica... Il dramma è che in questo marasma ci finirono anche i gruppi blasonati dei seventies: ascoltarsi le produzioni coeve di UFO, Uriah Heep, Doc Holliday, Molly Hatchet, ecc. Dischi spesso validi, ma compromessi da una produzione smaccatamente "ottantiana" che fortunatamente è finita presto nel modernariato.
In tutto questo, House se la cava egregiamente: avrà sì un suono fin troppo plastificato per i parametri DP, ma secondo me si resta ampiamente nei limiti della decenza. Tutto sommato regge il peso del tempo, a differenza di tante altre produzioni dell'epoca.
Per quanto riguarda Call of the Wild, a mio parere la sua cattiva fama è immeritata. Per me è un bel pezzo, solo leggerino e un po' scanzonato, ma nell'ambito di un disco ci sta. Sinceramente preferisco un disco che abbia al suo interno una certa varietà stilistica; mi piace sentire un rock blues come Mitzi Dupree accanto a un brano dall'afflato epico come Strangeways. Forse su Fireball Anyone's Daughter sfigura accanto a Fools? Sono i Deep Purple, mica i Motorhead (gruppo che peraltro adoro)!
Purtroppo spesso noi fans tendiamo a essere un po' talibani, non perdoniamo certe digressioni dei gruppi che amiamo. Ma un conto è se queste vengono da un calo di ispirazione (come sarà, ahimè, per alcuni lavori successivi dei Nostri), un altro se sono frutto di una volontà di sperimentare e variare. In tal caso dal mio canto sono bene accette.
Molti non gli perdonano neanche il video, e in effetti fu un errore proporre il pezzo più debole come singolo, ma in realtà, posto il fatto che dei video me ne impippo abbastanza, quello era animato da un ironia di fondo che non tutti hanno colto: la storia narrata è quella dei Deep che se ne fregano di girare un video e i produttori ne imbastiscono uno raccogliticcio, con comparse improbabili. Un "video nel video" che il pubblico tetragono di MTV non capì. Pazienza.
E a proposito, Turbo NON è Glam! E' piuttosto vicino a certo Metal americano dell'epoca, e, sinceramente, se rapportato alle altre produzioni dei Judas, suona immensamente più fiacco, plasticoso e "ottantiano" di HOTBL!
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Re: The House of the Blue Light=Who do We Think We Are anni '80?
silvano ha scritto:Guarda, a me House piace almeno quanto PS. Ripeto, i pezzi sono splendidi, ispirati, e in pieno stile Deep di quegli anni. Penso che la cattiva nomea di questo album derivi principalmente da due fattori: il suono e Call of the Wild.
Sul primo, io non lo boccio affatto: i suoni della maggior parte dei dischi anni '80 sono pessimi. Chitarre zanzarose, rullante riverberato, cassa in modalità peto, tastiere di plastica... Il dramma è che in questo marasma ci finirono anche i gruppi blasonati dei seventies: ascoltarsi le produzioni coeve di UFO, Uriah Heep, Doc Holliday, Molly Hatchet, ecc. Dischi spesso validi, ma compromessi da una produzione smaccatamente "ottantiana" che fortunatamente è finita presto nel modernariato.
In tutto questo, House se la cava egregiamente: avrà sì un suono fin troppo plastificato per i parametri DP, ma secondo me si resta ampiamente nei limiti della decenza. Tutto sommato regge il peso del tempo, a differenza di tante altre produzioni dell'epoca.
Per quanto riguarda Call of the Wild, a mio parere la sua cattiva fama è immeritata. Per me è un bel pezzo, solo leggerino e un po' scanzonato, ma nell'ambito di un disco ci sta. Sinceramente preferisco un disco che abbia al suo interno una certa varietà stilistica; mi piace sentire un rock blues come Mitzi Dupree accanto a un brano dall'afflato epico come Strangeways. Forse su Fireball Anyone's Daughter sfigura accanto a Fools? Sono i Deep Purple, mica i Motorhead (gruppo che peraltro adoro)!
Purtroppo spesso noi fans tendiamo a essere un po' talibani, non perdoniamo certe digressioni dei gruppi che amiamo. Ma un conto è se queste vengono da un calo di ispirazione (come sarà, ahimè, per alcuni lavori successivi dei Nostri), un altro se sono frutto di una volontà di sperimentare e variare. In tal caso dal mio canto sono bene accette.
Molti non gli perdonano neanche il video, e in effetti fu un errore proporre il pezzo più debole come singolo, ma in realtà, posto il fatto che dei video me ne impippo abbastanza, quello era animato da un ironia di fondo che non tutti hanno colto: la storia narrata è quella dei Deep che se ne fregano di girare un video e i produttori ne imbastiscono uno raccogliticcio, con comparse improbabili. Un "video nel video" che il pubblico tetragono di MTV non capì. Pazienza.
E a proposito, Turbo NON è Glam! E' piuttosto vicino a certo Metal americano dell'epoca, e, sinceramente, se rapportato alle altre produzioni dei Judas, suona immensamente più fiacco, plasticoso e "ottantiano" di HOTBL!
Sono in gran parte d'accordo con Te, con l'unica differenza che comunque alcuni difettucci compositivi c'erano, per cui il disco mi è sempre sembrato meno omogeneo, perchè se è vero che Call Of The Wild era un modo per tentare Airplay FM in maniera ironica e gigiona piuttosto che con pezzi presi sul serio e spacciati per rock puro (Too Much Is Not Enough o Love Conquers All, tanto per capirci), ma è pure vero anche che (secondo me) Black & White ed anche Dead Or Alive non appaiono pezzi completamente maturati o forse perfettamente spontanei che girano lisci, come pure Spanish Archer che doveva essere più completa e Strangeways che, pur adorandola, ricorda troppo Hungry Daze, salvandosi (bisogna dirlo) per i due assoli di Blackmore (per il secondo ricordo quello esteso) che sono ..... da orgasmo ....
Certo, la produzione era orrenda, ma .... bisogna ammetterlo, Bad Attitude è bellissima, The Unwritten Law è ottimamente sperimentale, Mad Dog ... è spontanea ed Hard Lovin Woman tira da dio .....
.... altra cosa ... che non notavo ..... l'Hammond quasi scomparso se non fosse per l'assoli di Dead Or Alive ..... forse troppo poco.
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Re: The House of the Blue Light=Who do We Think We Are anni '80?
eeh! proprio di questo narra la storia: di piiilo!The Lawyer ha scritto:Hard Lovin Woman tira da dio .....
(Silvano, c'è voluto un po', ma poi ci hai detto quello che volevamo sentire, hai fornito a me e a chi non ne era attrezzato una possibile chiave per interpretare THOBL. I thank you!)
- Seventh heaven
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Re: The House of the Blue Light=Who do We Think We Are anni '80?
silvano ha scritto:Guarda, a me House piace almeno quanto PS. Ripeto, i pezzi sono splendidi, ispirati, e in pieno stile Deep di quegli anni. Penso che la cattiva nomea di questo album derivi principalmente da due fattori: il suono e Call of the Wild.
Sul primo, io non lo boccio affatto: i suoni della maggior parte dei dischi anni '80 sono pessimi. Chitarre zanzarose, rullante riverberato, cassa in modalità peto, tastiere di plastica... Il dramma è che in questo marasma ci finirono anche i gruppi blasonati dei seventies: ascoltarsi le produzioni coeve di UFO, Uriah Heep, Doc Holliday, Molly Hatchet, ecc. Dischi spesso validi, ma compromessi da una produzione smaccatamente "ottantiana" che fortunatamente è finita presto nel modernariato.
In tutto questo, House se la cava egregiamente: avrà sì un suono fin troppo plastificato per i parametri DP, ma secondo me si resta ampiamente nei limiti della decenza. Tutto sommato regge il peso del tempo, a differenza di tante altre produzioni dell'epoca.
Per quanto riguarda Call of the Wild, a mio parere la sua cattiva fama è immeritata. Per me è un bel pezzo, solo leggerino e un po' scanzonato, ma nell'ambito di un disco ci sta. Sinceramente preferisco un disco che abbia al suo interno una certa varietà stilistica; mi piace sentire un rock blues come Mitzi Dupree accanto a un brano dall'afflato epico come Strangeways. Forse su Fireball Anyone's Daughter sfigura accanto a Fools? Sono i Deep Purple, mica i Motorhead (gruppo che peraltro adoro)!
Purtroppo spesso noi fans tendiamo a essere un po' talibani, non perdoniamo certe digressioni dei gruppi che amiamo. Ma un conto è se queste vengono da un calo di ispirazione (come sarà, ahimè, per alcuni lavori successivi dei Nostri), un altro se sono frutto di una volontà di sperimentare e variare. In tal caso dal mio canto sono bene accette.
Molti non gli perdonano neanche il video, e in effetti fu un errore proporre il pezzo più debole come singolo, ma in realtà, posto il fatto che dei video me ne impippo abbastanza, quello era animato da un ironia di fondo che non tutti hanno colto: la storia narrata è quella dei Deep che se ne fregano di girare un video e i produttori ne imbastiscono uno raccogliticcio, con comparse improbabili. Un "video nel video" che il pubblico tetragono di MTV non capì. Pazienza.
E a proposito, Turbo NON è Glam! E' piuttosto vicino a certo Metal americano dell'epoca, e, sinceramente, se rapportato alle altre produzioni dei Judas, suona immensamente più fiacco, plasticoso e "ottantiano" di HOTBL!
A me PS sembra più ispirato di THOBL ma come ho già detto quest'album non è affatto da buttare, per carità. Dentro ci sono ottimi pezzi che mi piacciono tantissimo, soprattutto Dead or Alive (ho una fissa per i pezzi un pò più "speed" ) ed anche Mad Dog.
Comunque davvero esauriente la tua spiegazione Silvano!
Riguardo a Turbo, a me piace moltissimo e, sinceramente, lo sento parecchio glam. A cosa ti riferisci quando parli di "metal americano dell'epoca"?
A volte, la migliore musica è il silenzio... diciamo.
Re: The House of the Blue Light=Who do We Think We Are anni '80?
Secondo me per parlare di Glam dell'epoca (anni '80') ci si riferisce a band come Motley Crue, Poison, Ratt e roba del genere, mentre Turbo risente più dell'Heavy Rock a stelle e strisce tipo Dokken, White Lion e simili (che non erano certo Glam), anche se probabilmente in chiave un po' più heavy.RatBatBlue95 ha scritto:Riguardo a Turbo, a me piace moltissimo e, sinceramente, lo sento parecchio glam. A cosa ti riferisci quando parli di "metal americano dell'epoca"?
perepepè
Re: The House of the Blue Light=Who do We Think We Are anni '80?
Comunque, dopo tutti questi confronti, mi sento di poter dire che il neo principale di THTBL è la quasi totale assenza di hammond, cosa che, ammetto, non avevo neanche notato ( ), e la produzione un po' plastificata.
I pezzi sono comunque secondo me molto ispirati, anche se in alcuni casi sono rimasti leggermente incompiuti.
Ringrazio quindi coloro i quali me lo hanno segnalato.
I pezzi sono comunque secondo me molto ispirati, anche se in alcuni casi sono rimasti leggermente incompiuti.
Ringrazio quindi coloro i quali me lo hanno segnalato.
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Re: The House of the Blue Light=Who do We Think We Are anni '80?
Beh intanto quì l'Hammond c'è.
http://www.youtube.com/watch?v=BgmjLHy7gmQ
... e già che ci siamo, anche versione live ...
http://www.youtube.com/watch?v=m1KEBrkBMeQ
Minchia il pubblico è esaltatissimo.
Però a Vienna viene meglio e Blackmore fà un assolo che può chiamarsi tale.
http://www.youtube.com/watch?v=2AUewu9o ... re=related
http://www.youtube.com/watch?v=BgmjLHy7gmQ
... e già che ci siamo, anche versione live ...
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Re: The House of the Blue Light=Who do We Think We Are anni '80?
Grande entusiasmo ma per poco, chissà la delusione quando tra poco Ritchie, che gran suono la sua chitarra, si rompe il dito. IG ha una voce spaventosa sui toni medi, ma fatica ad arrivare alle note alte, soprattutto non prende quella più alta della strofa, la voce quasi gli si interrompe quando ci prova. Solo 2 mesi più tardi, qualcuno di noi era ad aspettarli a Verona.gius ha scritto:Beh intanto quì l'Hammond c'è.
http://www.youtube.com/watch?v=BgmjLHy7gmQ
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Re: The House of the Blue Light=Who do We Think We Are anni '80?
Io sono dell'idea che, pontezialmente, The house of blue light potrebbe essere anche meglio di Perfect Strangers. Mi spiego: PS è proprio ciò che ci si aspettava da loro dopo anni di assenza, classico Purple sound, molto ispirato e certo trascinato da un Blackmore in versione "re mida"- come ai vecchi tempi. A differenza di Who do we think we are, che è indubbiamente un po' "seduto" sugli allori, su una formula fissata con Machine Head, però senza quell'estro, The House invece non cerca di ricalcare la formula di PS, si sposta su altri campi; certo sono i Deep ma alle prese con soluzioni diverse. Forse le "soluzioni diverse" sono emerse perchè Ritchie tirava indietro e l'umore nella band durante le session era abbastanza fosco, con molte idee rigettate (Jack Ruby), altre suonate una volta e poi scartate per veto di Blackmore (Mitzidupree), altre solo abbozzate (The spanish archer). Questo però fa emeregere molto il ruolo di Glover, vero "salvatore" dell'album: pecca clamorosamente nella scelta dei suoni, molto datati, come tutti (loro stessi) sono d'accordo nel riconoscere, ma anche architetto abile nel valorizzare le idee degli altri. Ad esempio: l'inizio di Strange Ways o l'assolo di tastiere nello stesso brano su PS non ci sarebbero stati, avrebbero messo un altro assolo d'hammond e via, tutti contenti. Le atmosfere "gillaniane" di Black & White e Mitzidupree idem. Per concludere, i suoni sono per me l'unica vera pecca di un album perticolare, che non vuole competere con PS ma aprire il sound verso nuove direzioni. Che commercialmente la cosa non sia riuscita non ne compromette le qualità.
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Re: The House of the Blue Light=Who do We Think We Are anni '80?
mi sposto un attimo su WDWTWA.. sia nel vecchio vinile che nel cd Mary Long pecca dell'avere il volume del basso troppo...alto, cioè decisamente troppo pompato, fastidioso. Risulta anche a voi?
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Re: The House of the Blue Light=Who do We Think We Are anni '80?
gius ha scritto:Beh intanto quì l'Hammond c'è.
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... e già che ci siamo, anche versione live ...
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Però a Vienna viene meglio e Blackmore fà un assolo che può chiamarsi tale.
http://www.youtube.com/watch?v=2AUewu9o ... re=related
Boh, ma io sinceramente nella versione in studio di hammond non sento neanche l'ombra.
Scusa ma dov'è che si sente?
No perchè se veramente c'è inizio a preoccuparmi...delle mie orecchie!
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Re: The House of the Blue Light=Who do We Think We Are anni '80?
fabio q ha scritto:gius ha scritto:Beh intanto quì l'Hammond c'è.
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Boh, ma io sinceramente nella versione in studio di hammond non sento neanche l'ombra.
Scusa ma dov'è che si sente?
No perchè se veramente c'è inizio a preoccuparmi...delle mie orecchie!
L' Hammond c'è eccome...
sicuramente, il fatto che non suoni ti fa sentire in modo "diverso", senza "scomporre" i suoni, quindi data la natura del pezzo tendi a sentirlo come una chitarra!!
... fai così, sposta il pan del volume tutto a destra, ti aiuterà sicuramente!!
a sinistra c'è solo la chitarra (credo solo le frequenze alte) e a destra c'è l'organo più la parte "corposa" della chitarra, hanno mixato così...
concentrati e vedrai che lo senti!!
... se non ci riesci vai direttamente all'assolo di Blackmore e sulla "destra" trovi l'organo che fa l'accompagnamento da solo, senza rinforzi sovraincisi di chitarra!!
P.S. Gius, assolutamente dobbiamo fare Bad Attitude dopo Rat Bat Blue!!
più lo senti sto pezzo e più ti fa gasare!!
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Re: The House of the Blue Light=Who do We Think We Are anni '80?
Jon ha scritto: P.S. Gius, assolutamente dobbiamo fare Bad Attitude dopo Rat Bat Blue!!
più lo senti sto pezzo e più ti fa gasare!!
Abbassato di un tono please.
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Re: The House of the Blue Light=Who do We Think We Are anni '80?
DanieleZ ha scritto:Secondo me per parlare di Glam dell'epoca (anni '80') ci si riferisce a band come Motley Crue, Poison, Ratt e roba del genere, mentre Turbo risente più dell'Heavy Rock a stelle e strisce tipo Dokken, White Lion e simili (che non erano certo Glam), anche se probabilmente in chiave un po' più heavy.RatBatBlue95 ha scritto:Riguardo a Turbo, a me piace moltissimo e, sinceramente, lo sento parecchio glam. A cosa ti riferisci quando parli di "metal americano dell'epoca"?
Ok, ho capito. Grazie Daniele!
A volte, la migliore musica è il silenzio... diciamo.
Re: The House of the Blue Light=Who do We Think We Are anni '80?
@ Jon
Ora la sto ascoltando in mp3 e mi sa che parecchie sonorità sono tagliate.
Dovrei rimettere su l'LP, ma l'impianto stereo relativo è abbastanza mediocre.
Proverò anche ad ascoltarlo in cuffia.
Ti faccio sapere.
Ora la sto ascoltando in mp3 e mi sa che parecchie sonorità sono tagliate.
Dovrei rimettere su l'LP, ma l'impianto stereo relativo è abbastanza mediocre.
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Re: The House of the Blue Light=Who do We Think We Are anni '80?
Sono particolarmente legato alla mark II prima maniera quindi The House of the blue light non lo considero uguale a Who do we think we are in versione anni '80
ecco sì forse per le tensioni interne qulache similitudine ci sarà anche stata ma la carica degli anni '70 è ineguagliabile
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Re: The House of the Blue Light=Who do We Think We Are anni '80?
Anche io ci trovo una netta somiglianza...anche se adoro entrambi i dischi...inoltre se ascoltiamo bene quei due dischi, sembra che blackmore si impegni di più che negli altri......
Comunque è ovvio considerare la somiglianza dei rapporti tra gillan e blackmore, anche se ciò si è ripetuto ai tempi di the battle rages on....mi dispiace veramente, the house avrebbe potuto essere un disco forse ancora più famoso, se i pezzi dovevano essere rivisti...insomma, si nota una certa "stabilità musicale" fissa in un determinato stile nell'album, cosa che non si nota in who do....
Comunque è ovvio considerare la somiglianza dei rapporti tra gillan e blackmore, anche se ciò si è ripetuto ai tempi di the battle rages on....mi dispiace veramente, the house avrebbe potuto essere un disco forse ancora più famoso, se i pezzi dovevano essere rivisti...insomma, si nota una certa "stabilità musicale" fissa in un determinato stile nell'album, cosa che non si nota in who do....
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Re: The House of the Blue Light=Who do We Think We Are anni '80?
Blackmore più impegnato in Who do we think we are e in The House of Blue light rispetto ad altri? Boh, a me non pare proprio, anzi. Soprattutto in Who do we think we are c'è una netta predominanza dell'hammond un po' in tutto. Nel secondo, invece, a parte i suoni ormai datati, una pecca è l'assenza di assoli ispirati quanto quelli su Perfect Strangers di 3 anni prima.
Almeno, secondo me. Ciò non vuol dire chi abbia suonato male, ci mancherebbe, però che ci abbia messo un po' meno del suo, forse sì. Anche perchè per quanto riguarda Who do we think we are mi pare che sia una cosa abbastanza ammessa dagli stessi zii, il fatto che Ritchie si fosse scazzato totalmente.
Almeno, secondo me. Ciò non vuol dire chi abbia suonato male, ci mancherebbe, però che ci abbia messo un po' meno del suo, forse sì. Anche perchè per quanto riguarda Who do we think we are mi pare che sia una cosa abbastanza ammessa dagli stessi zii, il fatto che Ritchie si fosse scazzato totalmente.
Non si dice "La copertina di In Rock sembra Mount Rushmore"
si dice "Mount Rushmore sembra la copertina di In Rock"
http://www.flickr.com/photos/alepurple
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Re: The House of the Blue Light=Who do We Think We Are anni '80?
dipparl ha scritto:Blackmore più impegnato in Who do we think we are e in The House of Blue light rispetto ad altri? Boh, a me non pare proprio, anzi. Soprattutto in Who do we think we are c'è una netta predominanza dell'hammond un po' in tutto. Nel secondo, invece, a parte i suoni ormai datati, una pecca è l'assenza di assoli ispirati quanto quelli su Perfect Strangers di 3 anni prima.
Almeno, secondo me. Ciò non vuol dire chi abbia suonato male, ci mancherebbe, però che ci abbia messo un po' meno del suo, forse sì. Anche perchè per quanto riguarda Who do we think we are mi pare che sia una cosa abbastanza ammessa dagli stessi zii, il fatto che Ritchie si fosse scazzato totalmente.
Quoto in toto...
... comunque anche Jon Lord considera WDWTWA un lavoro scadente, lo ha definito "mucchio di merda"!!
... e nonostante tutto per me l'album è favoloso dall'inizio alla fine, è di una freschezza rigenerante e ci sono tante idee, altrochè....
fatta eccezione per Our Lady che è veramente penosa, anche riascoltandola più volte con le più buone intenzioni!!
(nemmeno se mi metto nei panni di un "fan-boy" riuscirei a dire che è carina!! )
... assolutamente il paragone con The House non esiste proprio, quest'album non si avvicina nemmeno di striscio a quello del '73, nemmeno a livello di semplici analogie...
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http://www.youtube.com/user/LuigiMontanaro2
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Re: The House of the Blue Light=Who do We Think We Are anni '80?
Jon ha scritto:dipparl ha scritto:Blackmore più impegnato in Who do we think we are e in The House of Blue light rispetto ad altri? Boh, a me non pare proprio, anzi. Soprattutto in Who do we think we are c'è una netta predominanza dell'hammond un po' in tutto. Nel secondo, invece, a parte i suoni ormai datati, una pecca è l'assenza di assoli ispirati quanto quelli su Perfect Strangers di 3 anni prima.
Almeno, secondo me. Ciò non vuol dire chi abbia suonato male, ci mancherebbe, però che ci abbia messo un po' meno del suo, forse sì. Anche perchè per quanto riguarda Who do we think we are mi pare che sia una cosa abbastanza ammessa dagli stessi zii, il fatto che Ritchie si fosse scazzato totalmente.
Quoto in toto...
... comunque anche Jon Lord considera WDWTWA un lavoro scadente, lo ha definito "mucchio di merda"!!
... e nonostante tutto per me l'album è favoloso dall'inizio alla fine, è di una freschezza rigenerante e ci sono tante idee, altrochè....
fatta eccezione per Our Lady che è veramente penosa, anche riascoltandola più volte con le più buone intenzioni!!
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... assolutamente il paragone con The House non esiste proprio, quest'album non si avvicina nemmeno di striscio a quello del '73, nemmeno a livello di semplici analogie...
beh dai, non è malaccio, un bel pezzo Hendrixiano
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