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<br />De Il Codice Da Vinci stanno per fare il film, per cui ormai la storia la sanno tutti. Il film lo farà Ron Howard (il rosso di Happy Days), il protagonista sarà Tom Hanks (secondo me non ci appiccica niente), la crittografa un'attrice francese sconosciuta e il commissario lo farà il grande Jean Reno.<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
L'attrice francese sconosciuta è Audrey Tautou (<i>Il favoloso mondo di Amelie</i>), Ian McKellen sarà Sir Leigh Teabing e Alfred Molina (<i>Spider-man 2</i>) il Vescovo Aringarosa. Ma quante volte ha fatto il poliziotto Jean Reno? Come McKellen, sembrano i prezzemolini.
Comunque ho letto il libro di recente e l'ho trovato una delusione enorme: per chi sa un minimo sull'argomento (o ha letto Martin Mystere), sono argomenti triti e ritriti. Anche gli indovinelli erano banali, non c'era un minimo di mistero o suspence. E anche come è scritto: scialbo. Personaggi come il vescovo e l'albino sono ridicoli e poco credibili. Ma non c'è da stupirsi: ormai i bestseller sono delle catene di montaggio, hanno lo spessore di certi film d'azione americani, tutti uguali, le battute scontate, i personaggi poco sviluppati, la trama fiacca. [xx(][xx(][xx(]
<br />De Il Codice Da Vinci stanno per fare il film, per cui ormai la storia la sanno tutti. Il film lo farà Ron Howard (il rosso di Happy Days), il protagonista sarà Tom Hanks (secondo me non ci appiccica niente), la crittografa un'attrice francese sconosciuta e il commissario lo farà il grande Jean Reno.<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
L'attrice francese sconosciuta è Audrey Tautou (<i>Il favoloso mondo di Amelie</i>), Ian McKellen sarà Sir Leigh Teabing e Alfred Molina (<i>Spider-man 2</i>) il Vescovo Aringarosa. Ma quante volte ha fatto il poliziotto Jean Reno? Come McKellen, sembrano i prezzemolini.
Comunque ho letto il libro di recente e l'ho trovato una delusione enorme: per chi sa un minimo sull'argomento (o ha letto Martin Mystere), sono argomenti triti e ritriti. Anche gli indovinelli erano banali, non c'era un minimo di mistero o suspence. E anche come è scritto: scialbo. Personaggi come il vescovo e l'albino sono ridicoli e poco credibili. Ma non c'è da stupirsi: ormai i bestseller sono delle catene di montaggio, hanno lo spessore di certi film d'azione americani, tutti uguali, le battute scontate, i personaggi poco sviluppati, la trama fiacca. [xx(][xx(][xx(]
- Soldier of fortune
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- Iscritto il: lunedì 29 settembre 2003, 0:27
- Località: Turin, Piemunt
ultimamente ho riletto il piccolo principe, che bello che è:
adoro soprattuto il capitolo 21, lo posto perchè tanto è corto (ed è il più lungo del libro.. ci vuole veramente poco per leggerlo tutto)
In quel momento apparve la volpe.
"Buon giorno", disse la volpe.
"Buon giorno", rispose gentilmente il piccolo principe, voltandosi: ma non vide nessuno.
"Sono qui", disse la voce, "sotto al melo..."
"Chi sei?" domando' il piccolo principe, "sei molto carino..."
"Sono una volpe", disse la volpe.
"Vieni a giocare con me", le propose il piccolo principe, sono cosi' triste..."
"Non posso giocare con te", disse la volpe, "non sono addomestica".
"Ah! scusa", fece il piccolo principe.
Ma dopo un momento di riflessione soggiunse:
"Che cosa vuol dire <addomesticare>?"
"Non sei di queste parti, tu", disse la volpe, "che cosa cerchi?"
"Cerco gli uomini", disse il piccolo principe.
"Che cosa vuol dire <addomesticare>?"
"Gli uomini" disse la volpe, "hanno dei fucili e cacciano. E' molto noioso! Allevano anche delle galline. E' il loro solo interesse. Tu cerchi delle galline?"
"No", disse il piccolo principe. "Cerco degli amici. Che cosa vuol dire "<addomesticare>?"
"E' una cosa da molto dimenticata. Vuol dire <creare dei legami>..."
"Creare dei legami?"
"Certo", disse la volpe. "Tu, fino ad ora, per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno l'uno dell'altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io saro' per te unica al mondo".
"Comincio a capire" disse il piccolo principe. "C'e' un fiore... credo che mi abbia addomesticato..."
"E' possibile", disse la volpe. "Capita di tutto sulla Terra..."
"Oh! non e' sulla Terra", disse il piccolo principe.
La volpe sembro' perplessa:
"Su un altro pianeta?"
"Si".
"Ci sono dei cacciatori su questo pianeta?"
"No".
"Questo mi interessa. E delle galline?"
"No".
"Non c'e' niente di perfetto", sospiro' la volpe. Ma la volpe ritorno' alla sua idea:
"La mia vita e' monotona. Io do la caccia alle galline, e gli uomini danno la caccia a me. Tutte le galline si assomigliano, e tutti gli uomini si assomigliano. E io mi annoio percio'. Ma se tu mi addomestichi, la mia vita sara' illuminata. Conoscero' un rumore di passi che sara' diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi fanno nascondere sotto terra. Il tuo, mi fara' uscire dalla tana, come una musica. E poi, guarda! Vedi, laggiu' in fondo, dei campi di grano? Io non mangio il pane e il grano, per me e' inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo e' triste! Ma tu hai dei capelli color dell'oro. Allora sara' meraviglioso quando mi avrai addomesticato. Il grano, che e' dorato, mi fara' pensare a te. E amero' il rumore del vento nel grano..."
La volpe tacque e guardo' a lungo il piccolo principe:
"Per favore... addomesticami", disse.
"Volentieri", disse il piccolo principe, "ma non ho molto tempo, pero'. Ho da scoprire degli amici, e da conoscere molte cose".
"Non ci conoscono che le cose che si addomesticano", disse la volpe. "Gli uomini non hanno piu' tempo per conoscere nulla. Comprano dai mercanti le cose gia' fatte. Ma siccome non esistono mercanti di amici, gli uomini non hanno piu' amici. Se tu vuoi un amico addomesticami!"
"Che cosa bisogna fare?" domando' il piccolo principe.
"Bisogna essere molto pazienti", rispose la volpe. "In principio tu ti sederai un po' lontano da me, cosi', nell'erba. Io ti guardero' con la coda dell'occhio e tu non dirai nulla. Le parole sono una fonte di malintesi. Ma ogni giorno tu potrai sederti un po' piu' vicino..."
Il piccolo principe ritorno' l'indomani.
"Sarebbe stato meglio ritornare alla stessa ora", disse la volpe.
"Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi alle quattro, dalle tre io comincero' ad essere felice. Col passare dell'ora aumentera' la mia felicita'. Quando saranno le quattro, incomincero' ad agitarmi e ad inquietarmi; scopriro' il prezzo della felicita'! Ma se tu vieni non si sa quando, io non sapro' mai a che ora prepararmi il cuore... Ci vogliono i riti".
"Che cos'e' un rito?" disse il piccolo principe.
"Anche questa e' una cosa da tempo dimenticata", disse la volpe. "E' quello che fa un giorno diverso dagli altri giorni, un'ora dalle altre ore. C'e' un rito, per esempio, presso i miei cacciatori. Il giovedi ballano con le ragazze del villaggio. Allora il giovedi e' un giorno meraviglioso! Io mi spingo sino alla vigna. Se i cacciatori ballassero in un giorno qualsiasi, i giorni si assomiglierebbero tutti, e non avrei mai vacanza".
Cosi' il piccolo principe addomestico' la volpe.
E quando l'ora della partenza fu vicina:
"Ah!" disse la volpe, "... piangero'".
"La colpa e' tua", disse il piccolo principe, "io, non ti volevo far del male, ma tu hai voluto che ti addomesticassi..."
"E' vero", disse la volpe.
"Ma piangerai!" disse il piccolo principe.
"E' certo", disse la volpe.
"Ma allora che ci guadagni?"
"Ci guadagno", disse la volpe, "il colore del grano".
Poi soggiunse:
"Va' a rivedere le rose. Capirai che la tua e' unica al mondo. Quando ritornerai a dirmi addio, ti regalero' un segreto".
Il piccolo principe se ne ando' a rivedere le rose.
"Voi non siete per niente simili alla mia rosa, voi non siete ancora niente", disse. "Nessuno vi ha addomesticato, e voi non avete addomesticato nessuno. Voi siete come era la mia volpe. Non era che una volpe uguale a centomila altre. Ma ne ho fatto il mio amico ed ora e' per me unica al mondo".
E le rose erano a disagio.
"Voi siete belle, ma siete vuote", disse ancora. "Non si puo' morire per voi. Certamente, un qualsiasi passante crederebbe che la mia rosa vi rassomigli, ma lei, lei sola, e' piu' importante di tutte voi, perche' e' lei che ho innaffiata. Perche' e' lei che ho messa sotto la campana di vetro. Perche' e' lei che ho riparata col paravento. Perche' su di lei ho uccisi i bruchi (salvo i due o tre per le farfalle). Perche' e' lei che ho ascoltato lamentarsi o vantarsi, o anche qualche volta tacere. Perche' e' la mia rosa".
E ritorno' dalla volpe.
"Addio", disse.
"Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. E' molto semplice: non si vede bene che col cuore. L'essenziale e' invisibile agli occhi".
"L'essenziale e' invisibile agli occhi", ripete' il piccolo principe, per ricordarselo.
"E' il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa cosi' importante".
"E' il tempo che ho perduto per la mia rosa..." sussurro' il piccolo principe per ricordarselo.
"Gli uomini hanno dimenticato questa verita'. Ma tu non la devi dimenticare. Tu diventi responsabile per sempre di quello che hai addomesticato. Tu sei responsabile della tua rosa..."
"Io sono responsabile della mia rosa..." ripete' il piccolo principe per ricordarselo.
adoro soprattuto il capitolo 21, lo posto perchè tanto è corto (ed è il più lungo del libro.. ci vuole veramente poco per leggerlo tutto)
In quel momento apparve la volpe.
"Buon giorno", disse la volpe.
"Buon giorno", rispose gentilmente il piccolo principe, voltandosi: ma non vide nessuno.
"Sono qui", disse la voce, "sotto al melo..."
"Chi sei?" domando' il piccolo principe, "sei molto carino..."
"Sono una volpe", disse la volpe.
"Vieni a giocare con me", le propose il piccolo principe, sono cosi' triste..."
"Non posso giocare con te", disse la volpe, "non sono addomestica".
"Ah! scusa", fece il piccolo principe.
Ma dopo un momento di riflessione soggiunse:
"Che cosa vuol dire <addomesticare>?"
"Non sei di queste parti, tu", disse la volpe, "che cosa cerchi?"
"Cerco gli uomini", disse il piccolo principe.
"Che cosa vuol dire <addomesticare>?"
"Gli uomini" disse la volpe, "hanno dei fucili e cacciano. E' molto noioso! Allevano anche delle galline. E' il loro solo interesse. Tu cerchi delle galline?"
"No", disse il piccolo principe. "Cerco degli amici. Che cosa vuol dire "<addomesticare>?"
"E' una cosa da molto dimenticata. Vuol dire <creare dei legami>..."
"Creare dei legami?"
"Certo", disse la volpe. "Tu, fino ad ora, per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno l'uno dell'altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io saro' per te unica al mondo".
"Comincio a capire" disse il piccolo principe. "C'e' un fiore... credo che mi abbia addomesticato..."
"E' possibile", disse la volpe. "Capita di tutto sulla Terra..."
"Oh! non e' sulla Terra", disse il piccolo principe.
La volpe sembro' perplessa:
"Su un altro pianeta?"
"Si".
"Ci sono dei cacciatori su questo pianeta?"
"No".
"Questo mi interessa. E delle galline?"
"No".
"Non c'e' niente di perfetto", sospiro' la volpe. Ma la volpe ritorno' alla sua idea:
"La mia vita e' monotona. Io do la caccia alle galline, e gli uomini danno la caccia a me. Tutte le galline si assomigliano, e tutti gli uomini si assomigliano. E io mi annoio percio'. Ma se tu mi addomestichi, la mia vita sara' illuminata. Conoscero' un rumore di passi che sara' diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi fanno nascondere sotto terra. Il tuo, mi fara' uscire dalla tana, come una musica. E poi, guarda! Vedi, laggiu' in fondo, dei campi di grano? Io non mangio il pane e il grano, per me e' inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo e' triste! Ma tu hai dei capelli color dell'oro. Allora sara' meraviglioso quando mi avrai addomesticato. Il grano, che e' dorato, mi fara' pensare a te. E amero' il rumore del vento nel grano..."
La volpe tacque e guardo' a lungo il piccolo principe:
"Per favore... addomesticami", disse.
"Volentieri", disse il piccolo principe, "ma non ho molto tempo, pero'. Ho da scoprire degli amici, e da conoscere molte cose".
"Non ci conoscono che le cose che si addomesticano", disse la volpe. "Gli uomini non hanno piu' tempo per conoscere nulla. Comprano dai mercanti le cose gia' fatte. Ma siccome non esistono mercanti di amici, gli uomini non hanno piu' amici. Se tu vuoi un amico addomesticami!"
"Che cosa bisogna fare?" domando' il piccolo principe.
"Bisogna essere molto pazienti", rispose la volpe. "In principio tu ti sederai un po' lontano da me, cosi', nell'erba. Io ti guardero' con la coda dell'occhio e tu non dirai nulla. Le parole sono una fonte di malintesi. Ma ogni giorno tu potrai sederti un po' piu' vicino..."
Il piccolo principe ritorno' l'indomani.
"Sarebbe stato meglio ritornare alla stessa ora", disse la volpe.
"Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi alle quattro, dalle tre io comincero' ad essere felice. Col passare dell'ora aumentera' la mia felicita'. Quando saranno le quattro, incomincero' ad agitarmi e ad inquietarmi; scopriro' il prezzo della felicita'! Ma se tu vieni non si sa quando, io non sapro' mai a che ora prepararmi il cuore... Ci vogliono i riti".
"Che cos'e' un rito?" disse il piccolo principe.
"Anche questa e' una cosa da tempo dimenticata", disse la volpe. "E' quello che fa un giorno diverso dagli altri giorni, un'ora dalle altre ore. C'e' un rito, per esempio, presso i miei cacciatori. Il giovedi ballano con le ragazze del villaggio. Allora il giovedi e' un giorno meraviglioso! Io mi spingo sino alla vigna. Se i cacciatori ballassero in un giorno qualsiasi, i giorni si assomiglierebbero tutti, e non avrei mai vacanza".
Cosi' il piccolo principe addomestico' la volpe.
E quando l'ora della partenza fu vicina:
"Ah!" disse la volpe, "... piangero'".
"La colpa e' tua", disse il piccolo principe, "io, non ti volevo far del male, ma tu hai voluto che ti addomesticassi..."
"E' vero", disse la volpe.
"Ma piangerai!" disse il piccolo principe.
"E' certo", disse la volpe.
"Ma allora che ci guadagni?"
"Ci guadagno", disse la volpe, "il colore del grano".
Poi soggiunse:
"Va' a rivedere le rose. Capirai che la tua e' unica al mondo. Quando ritornerai a dirmi addio, ti regalero' un segreto".
Il piccolo principe se ne ando' a rivedere le rose.
"Voi non siete per niente simili alla mia rosa, voi non siete ancora niente", disse. "Nessuno vi ha addomesticato, e voi non avete addomesticato nessuno. Voi siete come era la mia volpe. Non era che una volpe uguale a centomila altre. Ma ne ho fatto il mio amico ed ora e' per me unica al mondo".
E le rose erano a disagio.
"Voi siete belle, ma siete vuote", disse ancora. "Non si puo' morire per voi. Certamente, un qualsiasi passante crederebbe che la mia rosa vi rassomigli, ma lei, lei sola, e' piu' importante di tutte voi, perche' e' lei che ho innaffiata. Perche' e' lei che ho messa sotto la campana di vetro. Perche' e' lei che ho riparata col paravento. Perche' su di lei ho uccisi i bruchi (salvo i due o tre per le farfalle). Perche' e' lei che ho ascoltato lamentarsi o vantarsi, o anche qualche volta tacere. Perche' e' la mia rosa".
E ritorno' dalla volpe.
"Addio", disse.
"Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. E' molto semplice: non si vede bene che col cuore. L'essenziale e' invisibile agli occhi".
"L'essenziale e' invisibile agli occhi", ripete' il piccolo principe, per ricordarselo.
"E' il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa cosi' importante".
"E' il tempo che ho perduto per la mia rosa..." sussurro' il piccolo principe per ricordarselo.
"Gli uomini hanno dimenticato questa verita'. Ma tu non la devi dimenticare. Tu diventi responsabile per sempre di quello che hai addomesticato. Tu sei responsabile della tua rosa..."
"Io sono responsabile della mia rosa..." ripete' il piccolo principe per ricordarselo.
Si arrischia di piangere un poco se ci si e' lasciati addomesticare...(Saint-Exupéry)
"In principio tu ti sederai un po' lontano da me, cosi', nell'erba. Io ti guardero' con la coda dell'occhio e tu non dirai nulla. Le parole sono una fonte di malintesi. Ma ogni giorno tu potrai sederti un po' piu' vicino..."
Fantastico.
Di una semplicità spiazzante. Mi ha fatto tornare in mente molte cose...
Fantastico.
Di una semplicità spiazzante. Mi ha fatto tornare in mente molte cose...
WebMaster of Rock - http://www.winespirit.it
FlavioRock ha scritto:perso il primo della saga excalibur di cornwell (ma non ho ancora cominciato a leggerlo, cavoli sono molto impegnato ultimamente)
se ti prende comprati subito gli altri libri
perchè è scritto in modo molto scorrevole
e ti volano le pagine tra le mani !
- Too much is not enough
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- Località: La culla del Rinascimento
FlavioRock ha scritto:sì, ma 8,40€ a libro x 5 libri, mi sembra una bella sommettaMatteino ha scritto:se ti prende comprati subito gli altri libri
perchè è scritto in modo molto scorrevole
e ti volano le pagine tra le mani !
in vita mia ho speso più per i libri
che di benzina....
considera che faccio circa 50 km al giorno...
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- Località: La culla del Rinascimento
Matteino ha scritto:in vita mia ho speso più per i libri
che di benzina....
considera che faccio circa 50 km al giorno...
beh, comunque la lettura è un'ottima cosa.
a volte quando finisci un libro ti sembra di sentirti una persona diversa, nuova, con qualcosa in più
(se poi riesci ad azzeccare la giusta colonna sonora per ogni libro è proprio ok!)
Matteino ha scritto:FlavioRock ha scritto:perso il primo della saga excalibur di cornwell (ma non ho ancora cominciato a leggerlo, cavoli sono molto impegnato ultimamente)
se ti prende comprati subito gli altri libri
perchè è scritto in modo molto scorrevole
e ti volano le pagine tra le mani !
Confermo!!!!
Thank you Ronnie, thank you so much.
Fabio ha scritto:Io sono in trepidante attesa che esca A Feast For Crows, che in italiano dovrebbe essere Il Sabba Dei Corvi (fa parte de Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco). Mi ha preso troppo la saga di Martin!!!
FAbio questo è un BEAM !!!
io e la mia ragazza abbiamo letto
2 volte i libri già usciti in italia e stiamo
comprando AFFC in inglese.
pensare che un mese fa c'era JRR Martin a Lucca...
me lo sono perso
grandissime le cronache del ghiaccio e del Fuoco
- Too much is not enough
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- Località: La culla del Rinascimento
Matteino ha scritto:Fabio ha scritto:Io sono in trepidante attesa che esca A Feast For Crows, che in italiano dovrebbe essere Il Sabba Dei Corvi (fa parte de Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco). Mi ha preso troppo la saga di Martin!!!
FAbio questo è un BEAM !!!
io e la mia ragazza abbiamo letto
2 volte i libri già usciti in italia e stiamo
comprando AFFC in inglese.
pensare che un mese fa c'era JRR Martin a Lucca...
me lo sono perso
grandissime le cronache del ghiaccio e del Fuoco
Grande!!!!!!!
Sono anch'io indeciso se comprare AFFC in inglese o aspettare la traduzione
E' probabilmente la mia lettura preferita, insieme al Conte di Montecristo!!!
Ma tu da che parte stai, curva nord o sud???
Thank you Ronnie, thank you so much.
questi giorni sono stato a roma (per la prima volta se escludo halloween per il concerto dei dream theater) e non potevo perdermi l'occasione di girare un po' di negozi di libri e musica (tra una visita a san pietro e una al colosseo). devo dire che sono rimasto piuttosto deluso.. cercavo un libro decente su storie circa druidi e simili (quello di cornwell mi è piaciuto, ma odio le saghe, preferisco un libro che finisce lì).
non trovando nulla ho optato per un libro che mi ispirava: il codice segreto dell'alchimista (in realtà è piuttosto interessante). cosa scopro appena comprato, leggendo la copertina interna? è il primo di una trilogia... oh, ma che palle.........!!!!!!
ps. c'era il libro delle cronache di narnja (diviso in sette libri) a 20 eurozzi..
visto che costava un po' ho lasciato stare, anche perchè non ho idea di cosa tratti.. è tipo il signore degli anelli?
sulla copertina dice che l'autore è ammiratore di tolkien...
boh??
saluti e buone feste..
flavio
non trovando nulla ho optato per un libro che mi ispirava: il codice segreto dell'alchimista (in realtà è piuttosto interessante). cosa scopro appena comprato, leggendo la copertina interna? è il primo di una trilogia... oh, ma che palle.........!!!!!!
ps. c'era il libro delle cronache di narnja (diviso in sette libri) a 20 eurozzi..
visto che costava un po' ho lasciato stare, anche perchè non ho idea di cosa tratti.. è tipo il signore degli anelli?
sulla copertina dice che l'autore è ammiratore di tolkien...
boh??
saluti e buone feste..
flavio
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