I live dei nostri

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Re: I live dei nostri

da GIORGIO.MARCATO » martedì 1 novembre 2011, 21:54

bluto ha scritto:
GIORGIO.MARCATO ha scritto:Omaggino per gli orfani di Lord & Blackmore..

Suono di chitarra fantastico, atomico urlo verticale di Gillan sulle strofe di SKOW.
quel che fa Blackmore dal 19:18 al 19:35 con Gillan appartiene all'Assoluto. I DP nel 1971, signori.. :shock:

Deep Purple.Live Long Beach 71
http://www.youtube.com/watch?v=adIhY8ZSN7M


1971? A mio avviso l'anno migliore in assoluto dei nostri , una giusta via di mezzo tra 1970 e 1972...
E come facevano SKOW, da orgasmo!
Sono d'accordo su tutte e due le opinioni di Bluto, la canzone è il manifesto dei DP del 71, loro secondo me sono diversi da quelli ormai perfetti ma meno naif del 72, in Strange è evidente la gioia di suonare insieme, Blackmore fa soli pazzeschi, Paice (ha ragione Nazzare), e Gillan imperversano.
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Re: I live dei nostri

da GIORGIO.MARCATO » martedì 1 novembre 2011, 22:33

Come sarebbe stata una Burn cantata da Gillan? Non lo sapremo mai, ma difficilmente sarebbe potuta essere meglio di questa versione fantascientifica, dove a dire la verità tutta la Mark III gioca a superarsi in bravura. Blackmore non classificabile...

http://www.youtube.com/watch?v=m_DGSQjp ... re=related Burn Live
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Re: I live dei nostri

da nazzare » mercoledì 2 novembre 2011, 23:37

GIORGIO.MARCATO ha scritto:Come sarebbe stata una Burn cantata da Gillan? Non lo sapremo mai, ma difficilmente sarebbe potuta essere meglio di questa versione fantascientifica, dove a dire la verità tutta la Mark III gioca a superarsi in bravura. Blackmore non classificabile...

http://www.youtube.com/watch?v=m_DGSQjp ... re=related Burn Live



Ho sempre preferito laversione instudio, da Live non si sentono mai bene le rullate di Paice ed il tutto non è eseguito e non ha lo stesso sound come in studio...cmq anche questa Live version è grande, soprattuto Hughes e Lord...
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Re: I live dei nostri

da fdr » giovedì 3 novembre 2011, 1:34

Ma esiste una versione brutta di Burn? (fatta dai DP, ovvio) Sembra che con un riff del genere sia impossibile cannare. Perfino le versioni più caotiche, tipo San Diego '74 o quelle con Jolene alla voce colpiscono sempre nel segno, a mio parere.
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Re: I live dei nostri

da nazzare » giovedì 3 novembre 2011, 2:09

GIORGIO.MARCATO ha scritto:Come sarebbe stata una Burn cantata da Gillan? Non lo sapremo mai, ma difficilmente sarebbe potuta essere meglio di questa versione fantascientifica, dove a dire la verità tutta la Mark III gioca a superarsi in bravura. Blackmore non classificabile...

http://www.youtube.com/watch?v=m_DGSQjp ... re=related Burn Live

...sicuramente peggiore...
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Re: I live dei nostri

da dipparl » venerdì 4 novembre 2011, 11:58

fdr ha scritto:Ma esiste una versione brutta di Burn? (fatta dai DP, ovvio) Sembra che con un riff del genere sia impossibile cannare. Perfino le versioni più caotiche, tipo San Diego '74 o quelle con Jolene alla voce colpiscono sempre nel segno, a mio parere.



Beh, a me quella di California Jam non pare eccezionale...anche se da qui a definirla "brutta" ne passa...
In effetti con un riff e dei soli del genere, e la capacità esecutiva dei Nostri, è sempre un pezzo killer.
Non si dice "La copertina di In Rock sembra Mount Rushmore"
si dice "Mount Rushmore sembra la copertina di In Rock"

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Re: I live dei nostri

da Jon » venerdì 4 novembre 2011, 19:43

dipparl ha scritto:
fdr ha scritto:Ma esiste una versione brutta di Burn? (fatta dai DP, ovvio) Sembra che con un riff del genere sia impossibile cannare. Perfino le versioni più caotiche, tipo San Diego '74 o quelle con Jolene alla voce colpiscono sempre nel segno, a mio parere.



Beh, a me quella di California Jam non pare eccezionale...anche se da qui a definirla "brutta" ne passa...
In effetti con un riff e dei soli del genere, e la capacità esecutiva dei Nostri, è sempre un pezzo killer.


Invece per il me è dilscorso contrario!! :)
Burn in studio è insuperabile, nei live non mi è mai piaciuta...
a parte che la sezione solistica è poverissima perchè in studio era tutto sovrainciso e strabordante di effetti, inoltre (specie Blackmore) non si sprecavano mai con dei "bei soli", scazzeggiavano parecchio!!
(sicuramente perchè essendo il pezzo d'apertura si dovevano ancora riscaldare e se ne fregavano alquanto del "bel solo")

ma la cosa peggiore per me è Hughes che starnazza come una papera, "Aah, Aah, Aah, Aaahh", quanto mi scoccia quella cosa!!
anzi, se capita che sto vedendo il cal jam in televisione già so che devo abbassare drasticamente il volume quando fa così e non è la prima volta che lo dico...

per me è ridicolo e anche inopportuno, non servirebbe proprio fare tutta quella scena;
è davvero di poca classe (chi ha detto Gillan?) e musicalmente pure fastidioso (almeno per me)...
mi metterei addirittura vergogna a far sentire una Burn live a qualcuno che non conosce i Deep Purple, non sia mai...
ovviamente immagino che sia difficile tenere (ogni sera) quella notona lunga su "Tiiiiiiiiiiiiime" però fatta da loro non avrebbe prezzo anche perchè dal vivo spaccherebbe ancora di più che in studio, mamma mia!!

c'era un bootleg della prima serata dei DP MarkIII a New York, credo, nel '73...
... e lì la facevano come nella versione studio, tenevano l'accordo vocale lungo e anche se non riuscivano a finirlo per tutta la battuta era comunque una sensazione stupenda, potentissima!!

P.S. comunque odio quando nelle tribute band cantano la parte Hughes a mo' di starnazzamento invece di tenere la nota lunga come in studio che è una soluzione perfetta!! (sì, perchè la nota sostenuta entra in contrasto con gli accenti in levare della batteria)

se stessi nella band e il cantante decidesse di fare Burn "alla Hughes" piuttosto non la suonerei proprio!! :(
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Re: I live dei nostri

da purpleangel » venerdì 4 novembre 2011, 21:04

Amnistia per chi vuole prendere Jon a parole :mrgreen:

Burn live è selvaggio rock n roll!!
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Re: I live dei nostri

da dagliStates » venerdì 4 novembre 2011, 21:54

beh, pero' e' vero che certe volte gli strili di Hughes non sembrano proprio "sul pezzo"...
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Re: I live dei nostri

da The Lawyer » venerdì 4 novembre 2011, 22:27

dagliStates ha scritto:beh, pero' e' vero che certe volte gli strili di Hughes non sembrano proprio "sul pezzo"...


QUOTO


... però Jon .... coglie (come spesso fa) alcuni aspetti veri.

Burn iniziava soprattutto in maniera selvaggia e sotto il profilo strumentale era un qualcosa di immenso.
A livello vocale però subito si vedeva come il Mk III (IMHO) fosse inferiore, perchè se è vero che Hughes raggiungeva dei begli acuti, però c'era un atteggiamento sguaiato da RockStar (e relativi luoghi comuni) ed un'imprecisione che .... non può notarsi.
Poi Blackmore effettivamente aveva dato live una struttura dell'assolo, molto diversa ed anche un po' sciatta e deludente di fronte allo splendido assolo in studio.

FATTE QUESTE CONSIDERAZIONI ............ Burn in ogni caso, LIVE, rullava di brutto comunque .... si riesce comunque a non tenere in conto della patata in bocca di Coverdale e dei guaiti di Glenn.
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Re: I live dei nostri

da fabio q » sabato 5 novembre 2011, 0:29

The Lawyer ha scritto:
dagliStates ha scritto:beh, pero' e' vero che certe volte gli strili di Hughes non sembrano proprio "sul pezzo"...


QUOTO


... però Jon .... coglie (come spesso fa) alcuni aspetti veri.

Burn iniziava soprattutto in maniera selvaggia e sotto il profilo strumentale era un qualcosa di immenso.
A livello vocale però subito si vedeva come il Mk III (IMHO) fosse inferiore, perchè se è vero che Hughes raggiungeva dei begli acuti, però c'era un atteggiamento sguaiato da RockStar (e relativi luoghi comuni) ed un'imprecisione che .... non può notarsi.
Poi Blackmore effettivamente aveva dato live una struttura dell'assolo, molto diversa ed anche un po' sciatta e deludente di fronte allo splendido assolo in studio.

FATTE QUESTE CONSIDERAZIONI ............ Burn in ogni caso, LIVE, rullava di brutto comunque .... si riesce comunque a non tenere in conto della patata in bocca di Coverdale e dei guaiti di Glenn.

D'accordo su tutto, ma proprio tutto.
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Re: I live dei nostri

da Jon » sabato 5 novembre 2011, 1:27

purpleangel ha scritto:Amnistia per chi vuole prendere Jon a parole :mrgreen:

Burn live è selvaggio rock n roll!!


Ahaha!! :mrgreen:
ovvio, Burn live è rock 'n' roll anche per me ma forse un po' troppo selvaggia per essere veramente memorabile e quando dico memorabile io intendo all'altezza di una Highway Star, Smoke, o Strange del MIJ, non so se mi spiego!! ;)

per me le prestazioni live dei cantanti della MarkIII si possono considerare "di passaggio" perchè anche nei migliori cd live c'è sempre qualcosa che non va e succede in ogni pezzo, quasi in ogni strofa, a volte poco e a volte di più...

qualcuno scaca sempre, Hughes in maniera più evidente (sbuffoneggiandoci pure sopra, assolutamente "No DP")...
so che suonare il basso e cantare insieme non sia una passeggiata, ma a quei livelli e con quelle linee talmente semplici di basso (sempre su pentotanica e scale minori siamo) non è una spiegazione convincente...
per me c'era troppa buffoneria e poca concentrazione...

sia chiaro, a me piace tantissimo la MKIII live, anche quando stonano non è che non riconosca il loro potenziale (che sparano in studio) però su una cosa bisogna essere obiettivi:
Ian Gillan non si è mai sognato di stonare* come faceva Hughes o Coverdale e la differenza che c'è fra loro è troppa...
io ancora ricordo la prima volta che sentii i live del "periodo di Burn", quando ero più piccolo, e mi ricordo bene che mi davano fastidissimo quelle stonature e mi mettevo vergogna per loro, mi pigliava la strizza allo stomaco...
(come succede anche ora!! :mrgreen: )

poi col tempo impari ad amarli ("parolone" per la markIII ma glielo concedo) e li accetti per tutto ma se sei "azzeccato" all'aspetto musicale e non ti comporti da fan (cosa che noi facciamo tutti) diventa subito da scartare, non è capolavoro...
il MiJ, invece, è capolavoro!!


P.S. ovviamente si può discutere solo delle versioni live.... e ripeto "ovviamente" perchè guai a chi li tocca (non voi, dico in generale) in studio;

*riguardo Gillan non dico che non stonasse, quando era ubriaco fradicio ne sparava pure lui di tutti i colori del tipo di cantare quasi mezzo tono sotto alla tonalità del pezzo, un esempio fra tutti è Fireball al live in Scandinavia del '72, il concerto in bianco e nero...

però non era fastidioso come quando Hughes stona le note alte oppure quando mi sbagliano gli intervalli vocali su You Fool No One!!
(sul Cal Jam è roba da non credere... mi viene voglia di scomparire quando cantano la seconda strofa, cristo!! xD)


:)
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Re: I live dei nostri

da dagliStates » sabato 5 novembre 2011, 1:55

mamma mia, Jon, dal dito ora ti sei preso il braccio...

MarkIII o no, You fool no one da Live In London e' una meraviglia dell'udito...

Quello che mi fa impazzire e' l'interplay di Lord e Blackmore,
quel cenno di Bach per iniziare, quel solo blueseggiante di Richie, Little Ian...
mamma mia che roba da paura...

Sono d'accordo che il duello vocale Hughes Coverdale non sempre abbia dato i risultati
sperati, ma sotto c'era un gruppo comunque ispiratissimo
nella musica e negli arrangiamenti.

In questo, la California Jam e' un po' "sfortunata" in vari passaggi,
ma onestamente non mi sarebbe dispiaciuto avere avuto l'eta'
giusta per andare a uno di quei concerti....

Alex
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Re: I live dei nostri

da Jon » sabato 5 novembre 2011, 8:13

dagliStates ha scritto:mamma mia, Jon, dal dito ora ti sei preso il braccio...


No, Alex, non interpretarmi come un criticone "negativo", sono solo obiettivo e ci aggiungo le mie sensazioni di cui mi stavo rendendo conto che non sono cambiate con il tempo, vale a dire, quando sbagliano lo fanno pesante e anche spesso, purtroppo!!
(e naturalmente mi riferisco a Hughes e Coverdale, non agli altri, OVVIO!!)

figurati, perchè dovrei "farmi male da solo", i DP per me sono sacri ma diamo a Cesare quel che è di Cesare...
vedere un loro concerto? anche il loro peggior concerto possibile da ubriachi? :shock:

mamma mia e dove dovrei firmare?! :oops: :)
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Re: I live dei nostri

da gius » sabato 5 novembre 2011, 10:25

Riassumendo:
- Coverdale ha SEMPRE composto linee vocali FUORI dal suo range vocale naturale, dunque dal vivo ne pagava (e ne paga) lo scotto.
- Glenn Hughes ha SEMPRE fatto la Rock Star (e vorrei vedere chi di noi a 22 anni davanti al pubblico della Cal Jam riusciva ad avere un comportamento compassato) e già allora magari non è che salisse sul palco senza il tasso alcoolico ai livelli di guardia. Adesso è astemio e quindi tanto di guadagnato per la sua voce e per le nostre orecchie, anche se il vizietto dell'urlo a sproposito lo ha ancora.
- come già scrissi tempo fà, Gillan è il cantante che ai tempi d'oro ha dato il meglio dal vivo.
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Re: I live dei nostri

da bluto » sabato 5 novembre 2011, 12:23

gius ha scritto:Riassumendo:
- Coverdale ha SEMPRE composto linee vocali FUORI dal suo range vocale naturale, dunque dal vivo ne pagava (e ne paga) lo scotto.
- Glenn Hughes ha SEMPRE fatto la Rock Star (e vorrei vedere chi di noi a 22 anni davanti al pubblico della Cal Jam riusciva ad avere un comportamento compassato) e già allora magari non è che salisse sul palco senza il tasso alcoolico ai livelli di guardia. Adesso è astemio e quindi tanto di guadagnato per la sua voce e per le nostre orecchie, anche se il vizietto dell'urlo a sproposito lo ha ancora.
- come già scrissi tempo fà, Gillan è il cantante che ai tempi d'oro ha dato il meglio dal vivo.



Concordo: Gillan sopra tutti , Hughes si è ripreso alla grande negli ultimi 15 anni grazie alla riabilitazione del suo stato di salute.....
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Re: I live dei nostri

da Jon » sabato 5 novembre 2011, 17:06

Infatti, Hughes è stato grandissimo su questo, meglio tardi che mai!!
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Re: I live dei nostri

da GIORGIO.MARCATO » lunedì 7 novembre 2011, 0:40

Deep Purple- Gaelic Park, Bronx, NY 8/30/72 !!

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http://www.youtube.com/watch?v=DNnr4BPi ... re=related
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Re: I live dei nostri

da fdr » lunedì 7 novembre 2011, 10:06

gius ha scritto:Riassumendo:
- Coverdale ha SEMPRE composto linee vocali FUORI dal suo range vocale naturale, dunque dal vivo ne pagava (e ne paga) lo scotto.


Beh, "SEMPRE", non esagerare! Per me, nel periodo 1977-1983 non pagava nessuno scotto del genere. D'accordo, sono 5 anni in una carriera di 35, però io lo ricorderò sempre per quelli.
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Re: I live dei nostri

da silvano » lunedì 7 novembre 2011, 13:52

Boh, per me il bello del concetto live anni 70 è proprio il privilegiare l'energia a discapito della precisione. Non a caso tutti i live che sono restati nella storia vengono da lì, dopo è subentrato il live modello "Greatest-Hits-con-applausi", che equivale alla noia allo stato puro.
Posso dire la verità? Sarò un ascoltatore disattento, ma io agli assoli cambiati, alle linee vocali diverse, non ci ho quasi mai fatto caso e anche quando sento degli errori o delle imprecisioni me ne disinteresso totalmente, se il risultato complessivo è esaltante.
Le urla di Hughes potranno essere sgraziate, o certi momenti di Blackmore rumoristici, ma fa parte del Rock vero, è l'energia che si sprigiona incontrollata in un attimo di follia per poi rientrare nei ranghi e fuggire ancora fra mille rivoli.
Niente a che fare con quello che succede in uno studio; chi l'ha detto che le esecuzioni dal vivo devono ricalcare quelle in studio? Sono due mondi diversi, suonati e vissuti in modi diversi.
Si chiama Rock.
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Re: I live dei nostri

da gius » lunedì 7 novembre 2011, 14:27

fdr ha scritto:
gius ha scritto:Riassumendo:
- Coverdale ha SEMPRE composto linee vocali FUORI dal suo range vocale naturale, dunque dal vivo ne pagava (e ne paga) lo scotto.


Beh, "SEMPRE", non esagerare! Per me, nel periodo 1977-1983 non pagava nessuno scotto del genere. D'accordo, sono 5 anni in una carriera di 35, però io lo ricorderò sempre per quelli.



Sì hai ragione, non mi sono spiegato bene, pardon.
Intendevo che in alcuni passaggi di abbellimento, ad esempio quando riprende la strofa alzando la tonalità (mi viene in mente la canzone Walking in the shadow of the blues), ecco in quei punti dal vivo la fatica c'è e c'era tutta.
Giustamente con i primi Whitesnake si è dato una regolata dopo le esagerazioni di Come taste the band, per poi ricadere in tentazioni Robertplantiane da 1987 in poi.
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Re: I live dei nostri

da gius » lunedì 7 novembre 2011, 14:28

GIORGIO.MARCATO ha scritto:Deep Purple- Gaelic Park, Bronx, NY 8/30/72 !!

Made in Japan times..
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Delle vere e proprie macchine da guerra. =D>
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Re: I live dei nostri

da gius » lunedì 7 novembre 2011, 14:34

silvano ha scritto: chi l'ha detto che le esecuzioni dal vivo devono ricalcare quelle in studio?


Mi pare nessuno e anzi un Angus Young che per esempio ripete da sempre nota per nota gli assoli come in studio, dopo un pò rischia di annoiarmi.
Per contro c'è chi sicuramente apprezza e quindi è una questione di scelte artistiche di chi suona e di chi ascolta.
Il discorso di Hughes, e lo scrive uno che stravede per LUI, è da relazionarsi al gusto di chi ascolta per altro slegato dal fare la versione uguale o meno rispetto a quella in studio.
Non sono pochi quelli che dopo i primi concerti ascoltati e visti letteralmente a bocca aperta, si sono stufati dei continui urli (io per primo).
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Re: I live dei nostri

da purpleangel » lunedì 7 novembre 2011, 15:19

:lol:

sono d'accordo con silvano, e sono soprattutto "contrario" alle critiche da bloc-notes, cioè quell'esaminare minuziosamente ogni millisecondo di una performance, soprattutto live.
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