I Deep Purple e l'improvvisazione..

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Re: I Deep Purple e l'improvvisazione..

da fabio q » venerdì 2 novembre 2012, 11:15

E allora?
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Re: I Deep Purple e l'improvvisazione..

da Ranma » venerdì 2 novembre 2012, 12:48

fabio q ha scritto:E allora?


beh furono due giorni musicalmente entusiasmanti 8)
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Re: I Deep Purple e l'improvvisazione..

da fabio q » venerdì 2 novembre 2012, 16:42

Ranma ha scritto:
fabio q ha scritto:E allora?


beh furono due giorni musicalmente entusiasmanti 8)

Vabbè, ma ti è piaciuto o no Don?
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Re: I Deep Purple e l'improvvisazione..

da Ranma » venerdì 2 novembre 2012, 18:17

fabio q ha scritto:
Ranma ha scritto:
fabio q ha scritto:E allora?


beh furono due giorni musicalmente entusiasmanti 8)

Vabbè, ma ti è piaciuto o no Don?


l'ho scritto prima... e' stato fantastico a verona.

La sola Lazy valeva il concerto.

Ma sei incazzato oggi oppure rispondi sempre cosi'? :D
Per sapere eh, cosi' mi regolo.
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Re: I Deep Purple e l'improvvisazione..

da dipparl » venerdì 2 novembre 2012, 18:27

fabio q ha scritto:
Ranma ha scritto:
fabio q ha scritto:E allora?


beh furono due giorni musicalmente entusiasmanti 8)

Vabbè, ma ti è piaciuto o no Don?



Ehm...aveva iniziato il discorso proprio dicendo che gli era piaciuto... :wink:
Non si dice "La copertina di In Rock sembra Mount Rushmore"
si dice "Mount Rushmore sembra la copertina di In Rock"

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Re: I Deep Purple e l'improvvisazione..

da fabio q » venerdì 2 novembre 2012, 18:27

Ranma ha scritto:
fabio q ha scritto:
Ranma ha scritto:
fabio q ha scritto:E allora?


beh furono due giorni musicalmente entusiasmanti 8)

Vabbè, ma ti è piaciuto o no Don?


l'ho scritto prima... e' stato fantastico a verona.

La sola Lazy valeva il concerto.

Ma sei incazzato oggi oppure rispondi sempre cosi'? :D
Per sapere eh, cosi' mi regolo.

No no non sono assolutamente incazzato, è solo che non riuscivo a capire se le risposte su Don fossero ironiche oppure veritiere...mi sembrava quasi che mi stavi prendendo in giro, tutto qui. :)
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Re: I Deep Purple e l'improvvisazione..

da fabio q » venerdì 2 novembre 2012, 18:29

dipparl ha scritto:
fabio q ha scritto:
Ranma ha scritto:
fabio q ha scritto:E allora?


beh furono due giorni musicalmente entusiasmanti 8)

Vabbè, ma ti è piaciuto o no Don?



Ehm...aveva iniziato il discorso proprio dicendo che gli era piaciuto... :wink:

Eh lo so, a volte sono di "legno", la vecchiaia incombe...
Pensa che avevo capito che non gli era piaciuto e mi stava "sfottendo" su quello che avevo scritto io.
Mi metto sui ceci! :lol:
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Re: I Deep Purple e l'improvvisazione..

da GIORGIO.MARCATO » venerdì 2 novembre 2012, 20:53

Si, anche nel nuovo tour é decisamente da Don Airey che viene una serie di arrangiamenti anche brevi ma fatti da dio, sembrano piccole improvvisazioni che svecchiano un po' certi classiconi dei nostri eroi.
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Re: I Deep Purple e l'improvvisazione..

da dipparl » sabato 3 novembre 2012, 15:44

fabio q ha scritto:Eh lo so, a volte sono di "legno", la vecchiaia incombe...
Pensa che avevo capito che non gli era piaciuto e mi stava "sfottendo" su quello che avevo scritto io.
Mi metto sui ceci! :lol:



Cose che capitano :mrgreen:
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Re: I Deep Purple e l'improvvisazione..

da GIORGIO.MARCATO » mercoledì 12 dicembre 2012, 21:05

Il famoso primo minuto di tante canzoni dei DP & Family..

solo loro possono partire così, facendoti pensare che stanno suonando insieme così, solo per divertimento e improvvisando qualcosetta, per poi scatenare l'inferno. :wink:

"On the piano.. Jon Loord!" (delizioso Jon) "Steve Morse on the guitar!"
(Ditemi cosa dice subito dopo la presentazione di Lord Gillan, non ci riesco da solo!)

Deep Purple 1999 - Via Miami
http://www.youtube.com/watch?v=V6QMcB-iWTU
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Re: I Deep Purple e l'improvvisazione..

da LordEverTheBest » giovedì 13 dicembre 2012, 14:25

GIORGIO.MARCATO ha scritto:"On the piano.. Jon Loord!" (delizioso Jon) "Steve Morse on the guitar!"
(Ditemi cosa dice subito dopo la presentazione di Lord Gillan, non ci riesco da solo!)


L'intro è una figata :)

Gillan dice "... and Micky Lee Soule" , che è l'altro pianista che sta suonando.
Il brano è tratto dai concerti del 1999, alla Royal Albert Hall con la London Symphony Orchestra, dove parteciparono diversi ospiti, tra cui Micky, un membro della Purple Family (Elf, Rainbow, Glover, Gillan) .
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Re: I Deep Purple e l'improvvisazione..

da GIORGIO.MARCATO » giovedì 13 dicembre 2012, 20:24

Grazie "Lord", cazzo il corso radioelettra di Torino con cassette non mi è servito a molto, alla prova dei fatti.
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Re: I Deep Purple e l'improvvisazione..

da LordEverTheBest » venerdì 14 dicembre 2012, 10:31

:lol:

A me è andata di culo, ho studiato al CEPU!
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Re: I Deep Purple e l'improvvisazione..

da GIORGIO.MARCATO » venerdì 14 dicembre 2012, 16:13

LordEverTheBest ha scritto::lol:

A me è andata di culo, ho studiato al CEPU!

O ma sei proprio juventino!
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Re: I Deep Purple e l'improvvisazione..

da LordEverTheBest » venerdì 14 dicembre 2012, 18:02

8)
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Re: I Deep Purple e l'improvvisazione..

da purpleangel » venerdì 14 dicembre 2012, 21:36

GIORGIO.MARCATO ha scritto:
LordEverTheBest ha scritto::lol:

A me è andata di culo, ho studiato al CEPU!

O ma sei proprio juventino!


Mi è subito venuto in mente un vecchio striscione..

ALEX, 27 ANNI, STUDENTE CUPIU (frocio in piemontese) :lol:
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Re: I Deep Purple e l'improvvisazione..

da LordEverTheBest » venerdì 14 dicembre 2012, 22:03

Ma guarda... oops, siamo off topic :P
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Re: I Deep Purple e l'improvvisazione..

da Magnum P.I. » martedì 16 luglio 2013, 10:40

A livello di improvvisazione live credo che i deep purple storici, cioè direi dal 1970 al 1975 avessero ben pochi rivali, in ambito hard rock nessuno.
I Led Zeppelin improvvisavano molto e anche loro avevano l'abitudine di dilatare i pezzi all'inverosimile, Page aveva una grande visione musicale, ma ho sempre avuto l'impressione che a quella non corrispondessero adeguati mezzi tecnici, che quello che aveva in mente non sempre riuscisse a realizzarlo. E poi, diciamolo, Plant dal vivo era spesso senza voce, soprattutto dal 1973 in poi, ho alcuni bootleg in cui è un vero supplizio, qualcosa di indecente.
Se si esce dall'hard rock troviamo gente come Allman Bothers o Grateful Dead, incredibili dal vivo, ma mi chiedo: sarebbero stati ugualemente bravi a volumi più alti e suonando più aggressivi, più veloci, più pesanti e con più energia?
La grandezza dei Deep Purple stava nel riuscire a creare jam non solo spettacolari dal punto di vista tecnico, ma anche fantasiose, e soprattutto senza perdere il tiro e l'irruenza dell'hard rock. Quindi erano perfetti.
Il punto di forza era che potevano contare su una sezione ritmica inappuntabile e su due solisti eccellenti in due strumenti diversi. In genere nei gruppi con tastierista e chitarrista solo uno dei due è un fenomeno, nei deep purple entrambi. E quei botta e risposta, quel'interplay fra Blackmore e Lord non ce l'aveva nessuno. C'era rock, blues, citazioni classiche, incursioni nel jazz, talvolta virate psichedeliche un po' hendrixiane, o robe spaziali alla pink floyd, passaggi prog tipo ELP, ma il tutto sempre mantenendo un proprio stile riconoscibile fra mille.
Sembrerà strano forse, ma io credo che i Deep Purple intesi come jam band siano molto sottovalutati, ancora non sono stati riconosciuti loro i giusti meriti in quell'ambito.
I Deep Purple sono stati una grandissima jam band. Forse la più grande.
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Re: I Deep Purple e l'improvvisazione..

da RatBatBlue95 » martedì 16 luglio 2013, 12:28

Magnum P.I. ha scritto:A livello di improvvisazione live credo che i deep purple storici, cioè direi dal 1970 al 1975 avessero ben pochi rivali, in ambito hard rock nessuno.
I Led Zeppelin improvvisavano molto e anche loro avevano l'abitudine di dilatare i pezzi all'inverosimile, Page aveva una grande visione musicale, ma ho sempre avuto l'impressione che a quella non corrispondessero adeguati mezzi tecnici, che quello che aveva in mente non sempre riuscisse a realizzarlo. E poi, diciamolo, Plant dal vivo era spesso senza voce, soprattutto dal 1973 in poi, ho alcuni bootleg in cui è un vero supplizio, qualcosa di indecente.
Se si esce dall'hard rock troviamo gente come Allman Bothers o Grateful Dead, incredibili dal vivo, ma mi chiedo: sarebbero stati ugualemente bravi a volumi più alti e suonando più aggressivi, più veloci, più pesanti e con più energia?
La grandezza dei Deep Purple stava nel riuscire a creare jam non solo spettacolari dal punto di vista tecnico, ma anche fantasiose, e soprattutto senza perdere il tiro e l'irruenza dell'hard rock. Quindi erano perfetti.
Il punto di forza era che potevano contare su una sezione ritmica inappuntabile e su due solisti eccellenti in due strumenti diversi. In genere nei gruppi con tastierista e chitarrista solo uno dei due è un fenomeno, nei deep purple entrambi. E quei botta e risposta, quel'interplay fra Blackmore e Lord non ce l'aveva nessuno. C'era rock, blues, citazioni classiche, incursioni nel jazz, talvolta virate psichedeliche un po' hendrixiane, o robe spaziali alla pink floyd, passaggi prog tipo ELP, ma il tutto sempre mantenendo un proprio stile riconoscibile fra mille.
Sembrerà strano forse, ma io credo che i Deep Purple intesi come jam band siano molto sottovalutati, ancora non sono stati riconosciuti loro i giusti meriti in quell'ambito.
I Deep Purple sono stati una grandissima jam band. Forse la più grande.

Bel post il tuo, pieno di considerazioni importanti.
Ti dirò che è immensamente difficile constatare quale sia la jam band più grande, si va a preferenze.
Dopo un anno di grande ascolto prog, però, posso affermare con discreta sicurezza che la band che ha totalmente stravolto la concezione di jam sono stati i King Crimson della loro fase hard rock, proprio perché si trattava di qualcosa di completamente nuovo.
Infatti nella musica blues e jazz un solista prende l'iniziativa mentre il resto della band lo segue con lo stesso ritmo, così come avveniva anche nei DP. Nei KC, invece, l'improvvisazione era un affare di gruppo dove ogni membro era capace di ascoltare l'altro ed il suono che si veniva a creare per poi interagire perfettamente (ad incastro) nella dinamica di gruppo in maniera creativa ed anticonvenzionale.
Gli assoli erano in gran parte evitati e proprio Fripp, parlando del suo modo di concepire le jam, coniò il motto "everybody solos and nobody solos".
Ascoltando il live The Night Watch potrai renderti conto di quanto ho scritto. :wink:
A volte, la migliore musica è il silenzio... diciamo.
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Re: I Deep Purple e l'improvvisazione..

da Magnum P.I. » martedì 16 luglio 2013, 16:59

I King Crimson erano dei fenomeni. I dischi in studio sono a mio avviso inarrivabili per tutti o quasi. Però dal vivo secondo me non erano imbattibili, sui live preferisco i Deep Purple.
Credo sia una questione di spontaneità, i live dei deep purple mi sembrano più spontanei. Blackmore e Lord spesso e volentieri realmente si inventavano le cose seduta stante, senza aver provato niente prima. Le improvvisazioni dei King Crimson le sento invece più studiate a tavolino.
E poi ci sarebbe da prendere in considerazione la parte "roll" del rock, cioè quella che ti fa saltare e divertire, i Deep Purple ce l'avevano e spesso la conservavano anche nelle improvvisazioni; i King Crimson molto meno, anzi preferivano spesso dissonanze e soluzioni cacofoniche, insomma era musica più per la testa, che per il corpo.
Ho avuto anche io la mia fase Crimson, ma tutta quella serietà nella musica a lungo andare mi annoia.
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Re: I Deep Purple e l'improvvisazione..

da purpleangel » martedì 16 luglio 2013, 17:45

Magnum P.I. ha scritto:I King Crimson erano dei fenomeni. I dischi in studio sono a mio avviso inarrivabili per tutti o quasi. Però dal vivo secondo me non erano imbattibili, sui live preferisco i Deep Purple.
Credo sia una questione di spontaneità, i live dei deep purple mi sembrano più spontanei. Blackmore e Lord spesso e volentieri realmente si inventavano le cose seduta stante, senza aver provato niente prima. Le improvvisazioni dei King Crimson le sento invece più studiate a tavolino.
E poi ci sarebbe da prendere in considerazione la parte "roll" del rock, cioè quella che ti fa saltare e divertire, i Deep Purple ce l'avevano e spesso la conservavano anche nelle improvvisazioni; i King Crimson molto meno, anzi preferivano spesso dissonanze e soluzioni cacofoniche, insomma era musica più per la testa, che per il corpo.
Ho avuto anche io la mia fase Crimson, ma tutta quella serietà nella musica a lungo andare mi annoia.


completamente d'accordo, anche con il post precedente.
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Re: I Deep Purple e l'improvvisazione..

da DanieleZ » martedì 16 luglio 2013, 18:21

Magnum P.I. ha scritto:I Led Zeppelin improvvisavano molto e anche loro avevano l'abitudine di dilatare i pezzi all'inverosimile, Page aveva una grande visione musicale, ma ho sempre avuto l'impressione che a quella non corrispondessero adeguati mezzi tecnici, che quello che aveva in mente non sempre riuscisse a realizzarlo.

Beh, insomma... che il Led Zeppelin, per presunti "limiti tecnici" (ma quali?) non riuscissero ad esprimersi del tutto dal vivo mi pare un po' grossa, sono stati una delle più grandi live band di tutti i tempi...
Magnum P.I. ha scritto:Se si esce dall'hard rock troviamo gente come Allman Bothers o Grateful Dead, incredibili dal vivo, ma mi chiedo: sarebbero stati ugualemente bravi a volumi più alti e suonando più aggressivi, più veloci, più pesanti e con più energia?
La risposta è che agli Allman Brothers (che adoro) e Grateful Dead (che mi fanno venire 2 palle così) non è mai interessato alzare ai massimi livelli i volumi perché quella era la loro musica, tanto quanto quella dei Deep Purple aveva una diversa dose di energia. Non è che uno sia peggio dell'altro perché non ha mai fatto ciò che faceva l'altro, semplicemente facevano cose diverse e non del tutto paragonabili (per fortuna, aggiungerei), e tutti, a quei livelli, erano immensi in quello che facevano.
Ovviamente d'accordissimo sul fatto che i Deep erano un'immensa jam band, fra le tante grandi cose che li riguardano.
RatBatBlue95 ha scritto: Nei KC, invece, l'improvvisazione era un affare di gruppo dove ogni membro era capace di ascoltare l'altro ed il suono che si veniva a creare per poi interagire perfettamente (ad incastro) nella dinamica di gruppo in maniera creativa ed anticonvenzionale.
Occhio però, che i Cream hanno fatto delle improvvisazioni ad incastro, pur ovviamente concepite in modo del tutto diverso dai KC, un loro marchio di fabbrica che ha influenzato chiunque, al tempo.
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Re: I Deep Purple e l'improvvisazione..

da Magnum P.I. » martedì 16 luglio 2013, 20:04

DanieleZ ha scritto:
Magnum P.I. ha scritto:I Led Zeppelin improvvisavano molto e anche loro avevano l'abitudine di dilatare i pezzi all'inverosimile, Page aveva una grande visione musicale, ma ho sempre avuto l'impressione che a quella non corrispondessero adeguati mezzi tecnici, che quello che aveva in mente non sempre riuscisse a realizzarlo.

Beh, insomma... che il Led Zeppelin, per presunti "limiti tecnici" (ma quali?) non riuscissero ad esprimersi del tutto dal vivo mi pare un po' grossa, sono stati una delle più grandi live band di tutti i tempi...
.


Mi sono espresso male, non intendevo mezzi tecnici nel senso della tecnica chitarristica, ma proprio nella mancanza di adeguati mezzi per poter mettere in scena la sua musica. Mi spiego meglio, in studio Page era un perfezionista, curava molto il sound, ricorreva spesso a sovrincisioni, orchestrazioni a volte imponenti, non lasciava nulla al caso. E infatti credo che in studio sia riuscito a esprimere a pieno il suo talento.
Però poi dal vivo, con soli tre strumentisti, diventava difficile riproporre tale perfezione. Insomma Page concepiva le sue opere nella dimensione dell'album, dava importanza all'album, poi live era costretto a riadattarle e arrangiarsi in qualche modo.
Quindi nella dimensione live i brani dei Led Zeppelin mi paiono quasi sempre un po' approssimativi, come se mancasse qualcosa. Raramente i brani live dei Led Zeppelin superano quelli in studio, a parte il discorso della durata. Ci sono alcuni casi, ma la maggiorparte dei pezzi restano meglio in studio, a mio avviso.
Al contrario nei Deep Purple per i quali spesso le versioni live sono quelle poi ritenute "definitive".
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Re: I Deep Purple e l'improvvisazione..

da GIORGIO.MARCATO » martedì 16 luglio 2013, 20:23

Gran begli interventi! Condivido fra l'altro l'idea di esaltare l'aspetto della grande jam band, anche perchè è vero. Non a caso Ezrin ha accettato di produrre il disco della band dopo averli sentiti jammare a Toronto ed essere rimasto a bocca aperta. Consideriamo anche che, a partire dall'84, l'hanno fatto decisamente meno che nei settanta, altri tempi. Sono d'accordo con quanto dice Alex in altro topic: con pezzi come Après Vous sono tornati all'antico, sarebbe un bel rimpianto se non ce la regalassero, la settimana prossima.
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Re: I Deep Purple e l'improvvisazione..

da DanieleZ » martedì 16 luglio 2013, 20:50

Magnum P.I. ha scritto:Mi sono espresso male, non intendevo mezzi tecnici nel senso della tecnica chitarristica, ma proprio nella mancanza di adeguati mezzi per poter mettere in scena la sua musica. Mi spiego meglio, in studio Page era un perfezionista, curava molto il sound, ricorreva spesso a sovrincisioni, orchestrazioni a volte imponenti, non lasciava nulla al caso. E infatti credo che in studio sia riuscito a esprimere a pieno il suo talento.
Però poi dal vivo, con soli tre strumentisti, diventava difficile riproporre tale perfezione. Insomma Page concepiva le sue opere nella dimensione dell'album, dava importanza all'album, poi live era costretto a riadattarle e arrangiarsi in qualche modo.
Quindi nella dimensione live i brani dei Led Zeppelin mi paiono quasi sempre un po' approssimativi, come se mancasse qualcosa. Raramente i brani live dei Led Zeppelin superano quelli in studio, a parte il discorso della durata. Ci sono alcuni casi, ma la maggiorparte dei pezzi restano meglio in studio, a mio avviso.
Al contrario nei Deep Purple per i quali spesso le versioni live sono quelle poi ritenute "definitive".
Io invece credo che perlopiù la loro dimensione live fosse, anche forzatamente, per i motivi da te espressi, a volte un'altra cosa da quella in studio, però studiata abbastanza bene da non esserne la brutta copia, ma facendone qualcosa di diverso ma di uguale livello. Non penso che differenziare anche di molto le due dimensioni sia un male, anzi (parlando di jam band, poi...), nel caso dei Led Zeppelin credo che la cosa gli sia ampiamente riuscita con versioni magari meno "rifinite", ma di uguale, se non a volte superiore (vedi Rock'n'Roll o Dazed and Confused, tanto per dire) fascino. Page ovviamente, da genio musicale quale è sempre stato, era perfettamente consapevole di ciò, e il modo in cui ha preparato la band per i live lo considero a tratti magistrale. Certo, 2 dimensioni diverse, ma è bello anche (e soprattutto) così.
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