Gli italiani Jacula, antesignani del doom?

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Re: Gli italiani Jacula, antesignani del doom?

da RatBatBlue95 » giovedì 7 novembre 2013, 8:50

silvano ha scritto:Be' calma, non sono mica gli One Direction... È uno dei gruppi di culto più seguiti dagli appassionati del genere in tutto il mondo. E questo da sempre, figurati che negli anni 80 si parlava già di loro e degli Antonius Rex... Ovviamente non si parla certo di grandi numeri, ma di uno zoccolo duro di cultori del rock più oscuro, tanto più che le ristampe della Black Widow hanno avuto un bel po' di riscontro. Personalmente non mi interessano, e tutte quelle tematiche oscure più che affascinarmi mi fanno sorridere, ma una certa genialità al Bartoccetti va riconosciuta. Insomma, se in quegli ambienti musicali è considerato una specie di guru, un motivo ci sarà!

Condivido tutto, silvano. Sembra che stiamo parlando di cretini qualsiasi. Questi sono una grande band e che ha prodotto almeno un capolavoro fuori dal tempo. Addirittura Ondarock.it mette In Cauda tra i 100 dischi italiani da ascoltare. Hanno avuto la loro importanza, eccome!
purpleangel ha scritto:Ecco appunto, sta roba esula quasi da un contesto musicale. ma avete ascoltato, anche solo velocemente i due dischi?e allora di che stiamo parlando? praticamente su due dischi e più di un'ora di musica ci sono 5 minuti contati di chitarra, il resto è solo organo da chiesa, un po' di piano e il parlato italiano/latino. E mi venite a dire proto di qua proto di la, chissà se l'ha sentito iommi..ma per favore daaaai.

Molto probabilmente chi non ha ascoltato interamente i due dischi degli Jacula (che poi sono tre, vabbè) sei tu. Nel primo album la chitarra di Bartoccetti è presente in tutti i pezzi e solo nel secondo manca quasi totalmente la distorsione.
E poi, anche se fossero 5 minuti di chitarra (ripeto, cosa falsissima!), non vedo quale sarebbe il problema. Non conta quanto si suona ma come si suona e l'approccio chitarristico del primo album, volente o nolente, è qualcosa di mai sentito e che anticipa clamorosamente le sonorità doom che si sarebbero diffuse di lì a poco. Altro che proto di qua e proto di là, negare l'evidenza è sbagliato oltre che ingiusto.
Su Iommi abbiamo fatto solo supposizioni. Difficile sapere come sia andata realmente.
purpleangel ha scritto:Ho appena passato un po' di brani anche degli antonius rex, e straconfermo quanto detto, questi dementi con la musica non c'entrano niente.

Olè! Poi sono io quello che spara sentenze... :P
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Re: Gli italiani Jacula, antesignani del doom?

da purpleangel » giovedì 7 novembre 2013, 9:55

Ma si..pensala come vuoi ed esaltati come vuoi chi se ne frega di sti dementi la vera musica per fortuna è un'altra cosa.
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Re: Gli italiani Jacula, antesignani del doom?

da RatBatBlue95 » giovedì 7 novembre 2013, 10:41

purpleangel ha scritto:Ma si..pensala come vuoi ed esaltati come vuoi chi se ne frega di sti dementi la vera musica per fortuna è un'altra cosa.

Bravo, hai vinto tu. Continua così ché vai bene.

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Re: Gli italiani Jacula, antesignani del doom?

da DanieleZ » giovedì 7 novembre 2013, 10:51

Ma è così difficile accettare che qualcuno può avere gusti diversi dai propri e considerare dei grandi e dei pionieri del genere che ascolta anche band così? A me tutta quella roba fa sostanzialmente cagare, ma un conto è arroccarsi dietro a quello che piace e brandirlo come una bandiera, un altro è parlare di un fenomeno musicale che, piaccia o meno, può avere motivi di interesse. E nello specifico un progetto (chiamarli gruppo forse è inappropriato) come gli Jacula, al di la del fatto che il prodotto musicale sia di proprio gradimento, motivi di interesse ne hanno eccome: il contesto e l'approccio occultistico, il fatto che indubbiamente abbiano anticipato certe sonorità, il dato che sono un gruppo cult da decenni in tutto il mondo... questi sono i dati dei quali mi pare interessante parlare, poi è ovvio che tutto possa piacere o meno, ma a volte non sarebbe male mettere i propri gusti da parte per un attimo e cercare di capire con distacco le ragioni di un fenomeno. Esiste un contesto di ascoltatori in cui simili proposte musicali sono osannate e un Bartoccetti può venir considerato come un messia: sono forse da disprezzare o da considerare dei sottosviluppati? Io personalmente non ho nulla a che fare sia dal punto di vista musicale che di tematiche occultistiche portate avanti (non ci credo neanche un po'), ma credo sia possibile, e magari addirittura interessante parlarne tranquillamente e senza impuntamenti.

P.S. Ma a proposito di fumetti porno horror degli anni che furono, che si ricorda di SUKIA?
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Re: Gli italiani Jacula, antesignani del doom?

da purpleangel » giovedì 7 novembre 2013, 11:11

DanieleZ per me sono dei dementi proprio per tutto il discorso extra musicale, posso avere la libertà di pensarlo e dirlo? Subito non me ne sono reso conto, dopo ho ascoltato e "visto" il resto e per me il discorso finisce qua.
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Re: Gli italiani Jacula, antesignani del doom?

da GIORGIO.MARCATO » giovedì 7 novembre 2013, 11:18

Daniele certo che mi ricordo, ma andavo più di Tex Willer & Co., Alan Ford, Marvel..
E dell'autista di Jaguar E, qui un po' in crisi, che diciamo. Maledetti OT, richiudo, la passione per i fumetti è grande.

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Re: Gli italiani Jacula, antesignani del doom?

da RatBatBlue95 » giovedì 7 novembre 2013, 12:51

purpleangel ha scritto:DanieleZ per me sono dei dementi proprio per tutto il discorso extra musicale, posso avere la libertà di pensarlo e dirlo? Subito non me ne sono reso conto, dopo ho ascoltato e "visto" il resto e per me il discorso finisce qua.

Ma come, il problema prima non era riguardante la "vera" musica (categoria stabilita da chissà chi)? Mi sono perso qualche passaggio? :roll:
Comunque, dato che si parla tanto di discorso extra-musicale (a questo punto anche Blackmore e Page sono dementi perché amanti dell'esoterismo), qualche anima pia può elencarmi i crimini verso l'umanità commessi da questi loschi figuri? Qualcuno ha visto o letto qualcosa riguardo ad eventuali scandali?
No perché cominciano a farmi un po' paura adesso... 8-[
Ultima modifica di RatBatBlue95 il giovedì 7 novembre 2013, 12:58, modificato 1 volta in totale.
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Re: Gli italiani Jacula, antesignani del doom?

da Asso_982 » giovedì 7 novembre 2013, 12:58

Il Bartoccetti musicista secondo me è da apprezzare, che possa piacere il genere o meno.
Il resto sono cose che a me non piacciono…leggetevi qualche sua intervista sparsa qua e là nel web e ne riparliamo…
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Re: Gli italiani Jacula, antesignani del doom?

da RatBatBlue95 » giovedì 7 novembre 2013, 13:04

Asso_982 ha scritto:Il Bartoccetti musicista secondo me è da apprezzare, che possa piacere il genere o meno.
Il resto sono cose che a me non piacciono…leggetevi qualche sua intervista sparsa qua e là nel web e ne riparliamo…

Nemmeno a me piacciono le sue vedute sull'esoterismo ma mi concentro di più sulla musica e sulle atmosfere che contribuisce a creare. Tutto ciò che c'è da contorno alla musica conta ma fino ad un certo punto. Delle sue idee sulla vita e cose simili, non me ne può fregar di meno. Non prendo sul serio ciò che dice, nella maniera più assoluta, e mi godo i suoi album che contengono tanta bella roba. Meglio di così... :)
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Re: Gli italiani Jacula, antesignani del doom?

da purpleangel » giovedì 7 novembre 2013, 13:27

Toglimi solo una curiosità..tu questo capolavoro, questo chitarrista unico come te lo ascolti..in camera spegnendo tutte le luci ed accendendo una candela nera?
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Re: Gli italiani Jacula, antesignani del doom?

da Asso_982 » giovedì 7 novembre 2013, 13:33

Organizziamo una serata del forum dove mettiamo in sottofondo gli Jacula e sacrifichiamo qualche animale…così almeno dopo ci facciamo una braciolata!!
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Re: Gli italiani Jacula, antesignani del doom?

da DanieleZ » giovedì 7 novembre 2013, 13:39

RatBatBlue95 ha scritto:
Asso_982 ha scritto:Il Bartoccetti musicista secondo me è da apprezzare, che possa piacere il genere o meno.
Il resto sono cose che a me non piacciono…leggetevi qualche sua intervista sparsa qua e là nel web e ne riparliamo…

Nemmeno a me piacciono le sue vedute sull'esoterismo ma mi concentro di più sulla musica e sulle atmosfere che contribuisce a creare. Tutto ciò che c'è da contorno alla musica conta ma fino ad un certo punto. Delle sue idee sulla vita e cose simili, non me ne può fregar di meno. Non prendo sul serio ciò che dice, nella maniera più assoluta, e mi godo i suoi album che contengono tanta bella roba. Meglio di così... :)
Credo infatti che le cose si possano tranquillamente scindere. Se per chi ha ideato questo progetto (il Bartoccetti, per l'appunto, ma gli esempi sono tantissimi) il discorso musicale è inscindibile a quello esoterico, forse addirittura mezzo per portare avanti le sue idee su quelle cose (per conferma dovrei leggere le sue interviste, ma non ne ho coglioni), un ascoltatore può abbracciare entrambe le cose oppure considerare il solo aspetto musicale. Di musica (diversa da questa) con tematiche simili me ne piace, Black Sabbath a parte, roba tipo Black Widow, fino ad arrivare ai Mercyful Fate (che da quello che ricordo si dichiaravano convinti delle tematiche occultistico/sataniste), però non le prendo minimamente in considerazione e mi godo l'esclusivo aspetto musicale. Un po' come vedersi un film dell'orrore, insomma. Se poi sgozzano vergini, si inculano capretti, o evocano lo spirito di Bombolo, sinceramente, non mi coinvolge per nulla.
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Re: Gli italiani Jacula, antesignani del doom?

da DanieleZ » giovedì 7 novembre 2013, 13:42

Asso_982 ha scritto:Organizziamo una serata del forum dove mettiamo in sottofondo gli Jacula e sacrifichiamo qualche animale…così almeno dopo ci facciamo una braciolata!!

Interessante... il maiale è un animale da sacrifici? Perché sennò non è che mi attiri più di tanto...
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Re: Gli italiani Jacula, antesignani del doom?

da Asso_982 » giovedì 7 novembre 2013, 13:50

DanieleZ ha scritto:
RatBatBlue95 ha scritto:
Asso_982 ha scritto:Il Bartoccetti musicista secondo me è da apprezzare, che possa piacere il genere o meno.
Il resto sono cose che a me non piacciono…leggetevi qualche sua intervista sparsa qua e là nel web e ne riparliamo…

Nemmeno a me piacciono le sue vedute sull'esoterismo ma mi concentro di più sulla musica e sulle atmosfere che contribuisce a creare. Tutto ciò che c'è da contorno alla musica conta ma fino ad un certo punto. Delle sue idee sulla vita e cose simili, non me ne può fregar di meno. Non prendo sul serio ciò che dice, nella maniera più assoluta, e mi godo i suoi album che contengono tanta bella roba. Meglio di così... :)
Credo infatti che le cose si possano tranquillamente scindere. Se per chi ha ideato questo progetto (il Bartoccetti, per l'appunto, ma gli esempi sono tantissimi) il discorso musicale è inscindibile a quello esoterico, forse addirittura mezzo per portare avanti le sue idee su quelle cose (per conferma dovrei leggere le sue interviste, ma non ne ho coglioni), un ascoltatore può abbracciare entrambe le cose oppure considerare il solo aspetto musicale. Di musica (diversa da questa) con tematiche simili me ne piace, Black Sabbath a parte, roba tipo Black Widow, fino ad arrivare ai Mercyful Fate (che da quello che ricordo si dichiaravano convinti delle tematiche occultistico/sataniste), però non le prendo minimamente in considerazione e mi godo l'esclusivo aspetto musicale. Un po' come vedersi un film dell'orrore, insomma. Se poi sgozzano vergini, si inculano capretti, o evocano lo spirito di Bombolo, sinceramente, non mi coinvolge per nulla.


Per Bartoccetti è totalmente inscindibile, dal momento che il quarto membro degli Jacula era un tizio che faceva le sedute spiritiche, dalle quali poi si ricavavano i testi delle canzoni…

DanieleZ ha scritto:
Asso_982 ha scritto:Organizziamo una serata del forum dove mettiamo in sottofondo gli Jacula e sacrifichiamo qualche animale…così almeno dopo ci facciamo una braciolata!!

Interessante... il maiale è un animale da sacrifici? Perché sennò non è che mi attiri più di tanto...


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Re: Gli italiani Jacula, antesignani del doom?

da DanieleZ » giovedì 7 novembre 2013, 13:54

Asso_982 ha scritto:
DanieleZ ha scritto:
Asso_982 ha scritto:Organizziamo una serata del forum dove mettiamo in sottofondo gli Jacula e sacrifichiamo qualche animale…così almeno dopo ci facciamo una braciolata!!

Interessante... il maiale è un animale da sacrifici? Perché sennò non è che mi attiri più di tanto...


E che ci frega? Pure se non lo è ce lo facciamo diventare!
Ottima soluzione, aggiudicato! Poi però, mentre mangiamo, ascoltiamo Lynyrd Skynyrd e Molly Hatchet!
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Re: Gli italiani Jacula, antesignani del doom?

da Asso_982 » giovedì 7 novembre 2013, 14:12

Cmq…per chi ha modo di farlo…quando Paice fa uno dei suoi seminari sarebbe interessante fargli ascoltare Triumphatus Sad e chiedergli cosa ne pensa..
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Re: Gli italiani Jacula, antesignani del doom?

da purpleangel » giovedì 7 novembre 2013, 14:33

Ecco dulcis in fundo servita la pagliacciata...quello che abbiamo sentito è stato fatto con il protools nel 2001 altro che 69. I testi sono traduzioni di testi presenti in dischi usciti dopo il 69 di van der graaf e king crimson, questo fantoccetti era anche un veggente allora..qualche link per leggere al riguardo

http://forum.ondarock.it/index.php?/top ... ve-gothic/
http://arlequins.forumfree.org/index.ph ... topic=7494
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Re: Gli italiani Jacula, antesignani del doom?

da Asso_982 » giovedì 7 novembre 2013, 14:46

purpleangel ha scritto:Ecco dulcis in fundo servita la pagliacciata...quello che abbiamo sentito è stato fatto con il protools nel 2001 altro che 69. I testi sono traduzioni di testi presenti in dischi usciti dopo il 69 di van der graaf e king crimson, questo fantoccetti era anche un veggente allora..qualche link per leggere al riguardo

http://forum.ondarock.it/index.php?/top ... ve-gothic/
http://arlequins.forumfree.org/index.ph ... topic=7494


Tu non capisci!! Bartoccetti è un uomo fuori dal tempo!!!!
Leggi questo pezzo di intervista!

Ci sarà un futuro per Jacula o con “Pre Viam” possiamo dire concluso il senso stesso del progetto?
“Quando voi sarete sottoterra divorati dai vermi, noi, nonostante in nostri cento anni e più, saremo ancora qui a creare nuovi capitoli di Jacula, Antonius Rex ed il neonato C.M., a fondere le emanazioni surreali erotiche con l’ascetismo più estremo delle monache invasate…. così fu detto e così è stato scritto. Il quarto album di Jacula è già pronto dal titolo “Mystic Voices”… Iper-tematico sulle voci femminili sotto coercizione… Voci della tossico dipendente grave, voci della schizzofrenica, voci della abbadessa che dopo i 40 anni capisce di aver sbagliato tutto nella vita, voci della criminale che deve, deve e poi deve, affondare quella lama di pugnale. Dopo questo quarto album stiamo già mettendo a fuoco il fantastico L.N.A.V. dove narro la storia di una novizia che ho fatto possedere a due miei schiavi. L’opera ruota sul concetto (ben espresso nel titolo) che il sesso esasperato dall’erotismo bypassa sempre la ragione”.


Qui l'intervista completa.
http://brutalcrush.com/2011/07/18/esclu ... fondo-blu/
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Re: Gli italiani Jacula, antesignani del doom?

da purpleangel » giovedì 7 novembre 2013, 14:53

"Voci della abbadessa che dopo 40 anni capisce di aver sbagliato tutto" bellissima :lol: :lol: :lol:
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Re: Gli italiani Jacula, antesignani del doom?

da RatBatBlue95 » giovedì 7 novembre 2013, 15:24

purpleangel ha scritto:Ecco dulcis in fundo servita la pagliacciata...quello che abbiamo sentito è stato fatto con il protools nel 2001 altro che 69. I testi sono traduzioni di testi presenti in dischi usciti dopo il 69 di van der graaf e king crimson, questo fantoccetti era anche un veggente allora..qualche link per leggere al riguardo

http://forum.ondarock.it/index.php?/top ... ve-gothic/
http://arlequins.forumfree.org/index.ph ... topic=7494

Ho appena letto la recensione di In Cauda su Ondarock (link: http://ondarock.it/recensioni/jacula_in ... enenum.htm). Questa parte è dedicata all'anno di uscita:
[...] C’è però un punto importante da chiarire. L'album originale del 1969, attribuito a una misteriosa "Gnome Records", è irreperibile, e lo è adesso come lo era allora: il disco non fu infatti mai pubblicato né, sembra, distribuito - come alcune voci affermavano - a sette religiose di non meglio definita natura. Risulta persino difficile parlare, a quell'altezza cronologica, di "In Cauda Semper Stat Venenum". È forse più opportuno immaginarci una sorta di "bozza", di work in progress che è andato incontro a modifiche talmente vaste e ripetute da rendere azzardato accostarlo all’opera che possiamo ascoltare oggi, ovvero alla ristampa uscita nel 2001. Al riguardo Bartoccetti dichiara di essere pesantemente intervenuto sul materiale originario, sfruttando il sistema digitale di Doris Norton, su equalizzazione, riduzione del rumore eccetera.
Anche per quanto riguarda i testi, poi, vi sono in più punti traduzioni di liriche dei Van Der Graaf Generator (si confrontino la title track e la sezione S.H.M di "A Plague Of Lighthouse Keepers" in "Pawn Hearts", datato 1971).
Insomma, nel 1969, stando alle dichiarazioni dell'autore, il gruppo mette mano – questo almeno ci sembra di poter dire - a un lavoro che, dopo aggiunte, modifiche e interpolazioni, prenderà le forme dell’ottimo album che qui analizziamo e che risale, appunto, al 2001.

Ma qui, su discogs, c'è lo scan di una delle 299 copie originali: http://www.discogs.com/viewimages?release=1227165
Mah, la vicenda è veramente grottesca! :?
P.S.: per me rimane un grandissimo album.
Ultima modifica di RatBatBlue95 il giovedì 7 novembre 2013, 15:39, modificato 5 volte in totale.
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Re: Gli italiani Jacula, antesignani del doom?

da DanieleZ » giovedì 7 novembre 2013, 15:29

Se è vero che alla fine il disco è stato ri registrato o perlomeno totalmente rieditato nel 2001 ovviamente il discorso di suono pionieristico cambia totalmente, di fatto è un'operazione disonesta, se è stato spacciato per una ristampa dell'originale. Fatto sta che i nomi di Jacula ed Antonius Rex erano di culto, fra gli appassionati del genere, già negli anni '80, e questo posso affermarlo per ricordi personali. Evidentemente, dal momento che era così già allora, qualcosa di importante per chi segue il genere dovrà pur averlo fatto, altrimenti il nome non sarebbe di certo girato.
Ok, torno ad ascoltarmi i Quireboys!
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Re: Gli italiani Jacula, antesignani del doom?

da Asso_982 » giovedì 7 novembre 2013, 15:53

Un punto essenziale che nessuno ha messo in evidenza è che Doris Norton era una gran gnocca ai tempi….
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Re: Gli italiani Jacula, antesignani del doom?

da Asso_982 » giovedì 7 novembre 2013, 15:56

RatBatBlue95 ha scritto:
purpleangel ha scritto:Ecco dulcis in fundo servita la pagliacciata...quello che abbiamo sentito è stato fatto con il protools nel 2001 altro che 69. I testi sono traduzioni di testi presenti in dischi usciti dopo il 69 di van der graaf e king crimson, questo fantoccetti era anche un veggente allora..qualche link per leggere al riguardo

http://forum.ondarock.it/index.php?/top ... ve-gothic/
http://arlequins.forumfree.org/index.ph ... topic=7494

Ho appena letto la recensione di In Cauda su Ondarock (link: http://ondarock.it/recensioni/jacula_in ... enenum.htm). Questa parte è dedicata all'anno di uscita:
[...] C’è però un punto importante da chiarire. L'album originale del 1969, attribuito a una misteriosa "Gnome Records", è irreperibile, e lo è adesso come lo era allora: il disco non fu infatti mai pubblicato né, sembra, distribuito - come alcune voci affermavano - a sette religiose di non meglio definita natura. Risulta persino difficile parlare, a quell'altezza cronologica, di "In Cauda Semper Stat Venenum". È forse più opportuno immaginarci una sorta di "bozza", di work in progress che è andato incontro a modifiche talmente vaste e ripetute da rendere azzardato accostarlo all’opera che possiamo ascoltare oggi, ovvero alla ristampa uscita nel 2001. Al riguardo Bartoccetti dichiara di essere pesantemente intervenuto sul materiale originario, sfruttando il sistema digitale di Doris Norton, su equalizzazione, riduzione del rumore eccetera.
Anche per quanto riguarda i testi, poi, vi sono in più punti traduzioni di liriche dei Van Der Graaf Generator (si confrontino la title track e la sezione S.H.M di "A Plague Of Lighthouse Keepers" in "Pawn Hearts", datato 1971).
Insomma, nel 1969, stando alle dichiarazioni dell'autore, il gruppo mette mano – questo almeno ci sembra di poter dire - a un lavoro che, dopo aggiunte, modifiche e interpolazioni, prenderà le forme dell’ottimo album che qui analizziamo e che risale, appunto, al 2001.

Ma qui, su discogs, c'è lo scan di una delle 299 copie originali: http://www.discogs.com/viewimages?release=1227165
Mah, la vicenda è veramente grottesca! :?
P.S.: per me rimane un grandissimo album.


…le copie del '69 che valgono 2mila e passa euro…si dice anche che Tiring se ne fece stampare 100 in più e le ha vendute per conto suo..Tiring che a 70 anni era sposato con una diciottenne…sarà sparito per quello???

Ma la copertina cosa rappresenta?? cioè…il tizio si mangia un pezzo di cadavere????
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Re: Gli italiani Jacula, antesignani del doom?

da purpleangel » giovedì 7 novembre 2013, 16:20

RatBatBlue95 ha scritto:P.S.: per me rimane un grandissimo album.


il capolavoro dell'anno domini 2001? :)
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Re: Gli italiani Jacula, antesignani del doom?

da RatBatBlue95 » giovedì 7 novembre 2013, 16:26

purpleangel ha scritto:il capolavoro dell'anno domini 2001?

Boh, molto dipende da ciò che è contenuto nelle copie originali del 1969. Il link che ho messo prima dimostra che esistono realmente.
Io mi attengo alle date ufficiali. :)
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