Gli italiani Jacula, antesignani del doom?

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Re: Gli italiani Jacula, antesignani del doom?

da purpleangel » martedì 5 novembre 2013, 0:02

Ma dai!! rexanthony è il figlio pensa te! comunque sempre di progressive parliamo :) cazzo sto disco dell'epoca d'oro era suonatissimo, storico!
http://www.youtube.com/watch?v=0tMi3oI1_rc
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Re: Gli italiani Jacula, antesignani del doom?

da Asso_982 » martedì 5 novembre 2013, 0:29

purpleangel ha scritto:Ma dai!! rexanthony è il figlio pensa te! comunque sempre di progressive parliamo :) cazzo sto disco dell'epoca d'oro era suonatissimo, storico!
http://www.youtube.com/watch?v=0tMi3oI1_rc


Eh sì!! Sentita e risentita!!!!

Chissà se gli è mai venuto in mente di rivisitare i dischi del padre? :D

Cmq il nome d'arte del figlio è rexanthony…il progetto successivo agli jacula si chiama anthonius rex…c'è anche una certa assonanza se ci pensi!

Ho letto un po' di cose su bartoccetti…a parte spiritismo e affini, da qualche parte ho letto una sua dichiarazione, del tipo che dopo la nascita del figlio si è buttato sull'elettronica perché lo scopo principale del fare musica era diventato fare soldi..molti brani elettronici di doris norton e credo anche di rexanthony portano anche la sua firma…

La cosa inquietante è che i due ex compagni di Bartoccetti, Charles Tiring, che all'epoca aveva quasi 70 anni e suonava l'organo a canne negli Jacula, e Albert Goodman, percussionista negli Antonius Rex, sono entrambi scomparsi in circostanze misteriose (Tiring è proprio sparito nel nulla)…
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Re: Gli italiani Jacula, antesignani del doom?

da RatBatBlue95 » martedì 5 novembre 2013, 19:37

purpleangel ha scritto:Si si nessuno lo mette in dubbio ma a me il dubbio, per restare in tema di giochi di parole, che sia una cagata resta.

Addirittura! Vabbè che i gusti sono gusti ma andiamoci piano con certe affermazioni...
Asso_982 ha scritto:Eh sì!! Sentita e risentita!!!!Chissà se gli è mai venuto in mente di rivisitare i dischi del padre? Cmq il nome d'arte del figlio è rexanthony…il progetto successivo agli jacula si chiama anthonius rex…c'è anche una certa assonanza se ci pensi!Ho letto un po' di cose su bartoccetti…a parte spiritismo e affini, da qualche parte ho letto una sua dichiarazione, del tipo che dopo la nascita del figlio si è buttato sull'elettronica perché lo scopo principale del fare musica era diventato fare soldi..molti brani elettronici di doris norton e credo anche di rexanthony portano anche la sua firma…La cosa inquietante è che i due ex compagni di Bartoccetti, Charles Tiring, che all'epoca aveva quasi 70 anni e suonava l'organo a canne negli Jacula, e Albert Goodman, percussionista negli Antonius Rex, sono entrambi scomparsi in circostanze misteriose (Tiring è proprio sparito nel nulla)…

Anch'io avevo letto che Tiring e Goodman sono scomparsi nel nulla, è qualcosa di veramente strano. Certamente la storia degli Jacula è parecchio oscura e difficilmente decifrabile. Col passare degli anni si è venuta a creare un'aura maledetta intorno a loro, quasi come quella contenuta nelle loro canzoni.
Comunque i pensieri di Antonio Bartoccetti sono davvero singolari, è sempre curioso e piacevole leggere le sue dichiarazioni nelle interviste.
P.S.: Rexanthony è un dj semplicemente fenomenale, lo conoscevo già ma non sapevo che fosse il figlio di Bartoccetti. Oltre Capturing Matrix, mi piacciono moltissimo anche For You Marlene e Polaris Dream.
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Re: Gli italiani Jacula, antesignani del doom?

da purpleangel » martedì 5 novembre 2013, 20:52

RatBatBlue95 ha scritto:
purpleangel ha scritto:Si si nessuno lo mette in dubbio ma a me il dubbio, per restare in tema di giochi di parole, che sia una cagata resta.

Addirittura! Vabbè che i gusti sono gusti ma andiamoci piano con certe affermazioni...


Hai presente quelle opere d'arte moderna che per alcuni sono geniali e per altri cagate? ecco è la stessa cosa in ambito musicale :wink:
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Re: Gli italiani Jacula, antesignani del doom?

da GIORGIO.MARCATO » martedì 5 novembre 2013, 21:39

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Re: Gli italiani Jacula, antesignani del doom?

da Asso_982 » mercoledì 6 novembre 2013, 3:57

GIORGIO.MARCATO ha scritto:Immagine


:lol: :lol: :lol:

Cmq a parte tutto penso che valga la pena di dedicargli un ascolto ai lavori di Bartoccetti.
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Re: Gli italiani Jacula, antesignani del doom?

da RatBatBlue95 » mercoledì 6 novembre 2013, 16:27

GIORGIO.MARCATO ha scritto:Immagine

Ahahah! Grande Giorgio! :D
purpleangel ha scritto:Hai presente quelle opere d'arte moderna che per alcuni sono geniali e per altri cagate? ecco è la stessa cosa in ambito musicale

I gusti sono soggettivi ma la validità di un artista invece è oggettiva. E' questo vale in tutti gli ambiti (musicale, cinematografico, letterario ecc.). :wink:
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Re: Gli italiani Jacula, antesignani del doom?

da purpleangel » mercoledì 6 novembre 2013, 16:48

RatBatBlue95 ha scritto:I gusti sono soggettivi ma la validità di un artista invece è oggettiva. E' questo vale in tutti gli ambiti (musicale, cinematografico, letterario ecc.). :wink:


ma assolutamente no, perché devo considerare la proposta di questi jacula per esempio come oggettivamente valida? in base a quale criteri?
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Re: Gli italiani Jacula, antesignani del doom?

da RatBatBlue95 » mercoledì 6 novembre 2013, 17:12

purpleangel ha scritto:ma assolutamente no, perché devo considerare la proposta di questi jacula per esempio come oggettivamente valida? in base a quale criteri?

Per tanti motivi. Prendiamo in considerazione il masterpiece In Cauda Semper Stat Venenum che è un qualcosa di totalmente avulso dalla sua epoca. E' oggettivamente valido perché è un disco prog sperimentale, senza batteria (elemento particolarmente distintivo), cantato in italiano e latino (punto secondo) e pervaso da atmosfere davvero dark ed ignote all'immaginario rock dell'epoca (punto terzo).
Parlando dei singoli, l'organo di Tiring è meravigliosamente lugubre e concepisce sonorità mistiche inedite nel mondo del rock. Per non parlare di Bartoccetti (e della sua chitarra distorta!) che resta un autore, se non avanti anni luce rispetto a molti altri, almeno in grado di elaborare segnali che erano presenti prima del big bang Sabbathiano (cosa possibile, dato che viveva in Inghilterra e probabilmente aveva colto i germogli di una rivoluzione pronta a farsi strada nel mondo del rock).
Insomma, In Cauda Semper Stat Venenum rimane un album che fa impressione, soprattutto se pensi che è stato prodotto nel 1969 e concepito e scritto a partire dal 1966.
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Re: Gli italiani Jacula, antesignani del doom?

da purpleangel » mercoledì 6 novembre 2013, 17:37

Boh per me uno che parla in latino sopra un organo da chiesa non ha niente di chissà quanto valido, detto questo il discorso sull'oggettività è troppo complicato e probabilmente anche superfluo, e comunque già solo il fatto che io e te la vediamo in senso diametralmente opposto implica la non oggettività della questione. Poi ci si scanna su mostri sacri come blackmore e morse, figurati per gli jacula.
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Re: Gli italiani Jacula, antesignani del doom?

da Fabio » mercoledì 6 novembre 2013, 18:57

RatBatBlue95 ha scritto:
purpleangel ha scritto:ma assolutamente no, perché devo considerare la proposta di questi jacula per esempio come oggettivamente valida? in base a quale criteri?

Per tanti motivi. Prendiamo in considerazione il masterpiece In Cauda Semper Stat Venenum che è un qualcosa di totalmente avulso dalla sua epoca. E' oggettivamente valido perché è un disco prog sperimentale, senza batteria (elemento particolarmente distintivo), cantato in italiano e latino (punto secondo) e pervaso da atmosfere davvero dark ed ignote all'immaginario rock dell'epoca (punto terzo).

Questi non sono assolutamente parametri oggettivi. Il fatto che uno faccia una cosa nuova non significa che automaticamente abbia fatto qualcosa di valido. Suonare senza batteria può piacere a te, ma può far cagare a un altro, così come il cantato in latino.
Non sto parlando del disco in questione, contesto solo i parametri che tu prendi in considerazione per valutare oggettivamente un lavoro.
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Re: Gli italiani Jacula, antesignani del doom?

da RatBatBlue95 » mercoledì 6 novembre 2013, 19:38

Fabio ha scritto:Questi non sono assolutamente parametri oggettivi. Il fatto che uno faccia una cosa nuova non significa che automaticamente abbia fatto qualcosa di valido. Suonare senza batteria può piacere a te, ma può far cagare a un altro, così come il cantato in latino.Non sto parlando del disco in questione, contesto solo i parametri che tu prendi in considerazione per valutare oggettivamente un lavoro.

Ok, riformulo la mia affermazione che magari è posta in un modo sbagliato.
In effetti quelle caratteristiche così elencate non dicono molto ma prova a metterle in relazione col genere che stiamo prendendo in considerazione (dark/gothic). Il risultato finale (perfettamente compatto, centrato e rivoluzionario) rende quelle particolarità importanti alla fine della valutazione dell'album. Valutando il lavoro nel suo complesso e soprattutto nel suo genere, quindi posso dirti che In Cauda è oggettivamente valido.
La mancanza della batteria ed il cantato in latino, ad esempio, sono peculiarità presenti in moltissimi album di dark ambient e gli Jacula sono stati i primi ad intuire queste soluzioni e per di più nel 1969! Sono cose che possono piacere o meno, ma in quel genere ci stanno alla perfezione e sono state imitate da tanti altri. Dire "fanno cagare" mi sembra eccessivo, probabilmente non si apprezza o non si conosce il genere in questione ed, in quel caso, si tratta di un altro paio di maniche.
P.S.: dato che adori i Sabbath, ti consiglio di ascoltarli!
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Re: Gli italiani Jacula, antesignani del doom?

da purpleangel » mercoledì 6 novembre 2013, 20:50

Rat scommettiamo che tra due mesi a dire tanto manco ti ricordi più chi sono sti jacula? :)
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Re: Gli italiani Jacula, antesignani del doom?

da GIORGIO.MARCATO » mercoledì 6 novembre 2013, 22:44

Ma questa è una loro copertina??

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Re: Gli italiani Jacula, antesignani del doom?

da DanieleZ » mercoledì 6 novembre 2013, 22:49

Credo che sia il nome che le loro copertine fossero ispirate all'omonimo fumetto erotico dell'epoca, ma potrei anche sbagliarmi.
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Re: Gli italiani Jacula, antesignani del doom?

da GIORGIO.MARCATO » mercoledì 6 novembre 2013, 22:56

DanieleZ ha scritto:Credo che sia il nome che le loro copertine fossero ispirate all'omonimo fumetto erotico dell'epoca, ma potrei anche sbagliarmi.

Lo supponevo...:)
beh, come nome, sempre meglio questo de Il Comandante Mark..
Ultima modifica di GIORGIO.MARCATO il mercoledì 6 novembre 2013, 22:57, modificato 1 volta in totale.
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Re: Gli italiani Jacula, antesignani del doom?

da silvano » mercoledì 6 novembre 2013, 22:57

purpleangel ha scritto:Rat scommettiamo che tra due mesi a dire tanto manco ti ricordi più chi sono sti jacula? :)

Be' calma, non sono mica gli One Direction... È uno dei gruppi di culto più seguiti dagli appassionati del genere in tutto il mondo. E questo da sempre, figurati che negli anni 80 si parlava già di loro e degli Antonius Rex... Ovviamente non si parla certo di grandi numeri, ma di uno zoccolo duro di cultori del rock più oscuro, tanto più che le ristampe della Black Widow hanno avuto un bel po' di riscontro.
Personalmente non mi interessano, e tutte quelle tematiche oscure più che affascinarmi mi fanno sorridere, ma una certa genialità al Bartoccetti va riconosciuta. Insomma, se in quegli ambienti musicali è considerato una specie di guru, un motivo ci sarà!
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Re: Gli italiani Jacula, antesignani del doom?

da DanieleZ » mercoledì 6 novembre 2013, 22:58

GIORGIO.MARCATO ha scritto:
DanieleZ ha scritto:Credo che sia il nome che le loro copertine fossero ispirate all'omonimo fumetto erotico dell'epoca, ma potrei anche sbagliarmi.

Lo supponevo...:) beh, come nome, sempre meglio questo de Il Comandante Mark..
Ma anche di Lando e Il Tromba!

...ok, scusa Rat bat Blue, sono cose da vecchi segaioli vintage, roba che tu non eri ancora nato...
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Re: Gli italiani Jacula, antesignani del doom?

da GIORGIO.MARCATO » mercoledì 6 novembre 2013, 23:04

DanieleZ ha scritto:
GIORGIO.MARCATO ha scritto:
DanieleZ ha scritto:Credo che sia il nome che le loro copertine fossero ispirate all'omonimo fumetto erotico dell'epoca, ma potrei anche sbagliarmi.

Lo supponevo...:) beh, come nome, sempre meglio questo de Il Comandante Mark..
Ma anche di Lando e Il Tromba!

...ok, scusa Rat bat Blue, sono cose da vecchi segaioli vintage, roba che tu non eri ancora nato...


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Certo, o di Superciuck!! Scuse anche da parte mia Rat
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Re: Gli italiani Jacula, antesignani del doom?

da Asso_982 » mercoledì 6 novembre 2013, 23:40

silvano ha scritto:
purpleangel ha scritto:Rat scommettiamo che tra due mesi a dire tanto manco ti ricordi più chi sono sti jacula? :)

Be' calma, non sono mica gli One Direction... È uno dei gruppi di culto più seguiti dagli appassionati del genere in tutto il mondo. E questo da sempre, figurati che negli anni 80 si parlava già di loro e degli Antonius Rex... Ovviamente non si parla certo di grandi numeri, ma di uno zoccolo duro di cultori del rock più oscuro, tanto più che le ristampe della Black Widow hanno avuto un bel po' di riscontro.
Personalmente non mi interessano, e tutte quelle tematiche oscure più che affascinarmi mi fanno sorridere, ma una certa genialità al Bartoccetti va riconosciuta. Insomma, se in quegli ambienti musicali è considerato una specie di guru, un motivo ci sarà!


Secondo me hai inquadrato perfettamente la questione!
A me l'occultismo fa sorridere fino ad un certo punto, nel senso che ci sono centinaia di persone che muoiono per episodi legati al satanismo. Ed è abbastanza inquietante che due ex membri della band sono scomparsi nel nulla.
Riconosco che con la musica degli Jacula ci sta bene un'atmosfera del genere, ma mi fermo qui.
Bartoccetti secondo me è un signor musicista. Ho ascoltato un po' di brani qui e lì e ci sono degli spunti interessanti. E' un tipo di musica che posso ascoltare una volta ogni tanto…l'unica che mi piace veramente molto è Triumphatus Sad…secondo me in questo brano stiamo su livelli altissimi..
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Re: Gli italiani Jacula, antesignani del doom?

da purpleangel » mercoledì 6 novembre 2013, 23:50

Ecco appunto, sta roba esula quasi da un contesto musicale. ma avete ascoltato, anche solo velocemente i due dischi?e allora di che stiamo parlando? praticamente su due dischi e più di un'ora di musica ci sono 5 minuti contati di chitarra, il resto è solo organo da chiesa, un po' di piano e il parlato italiano/latino. E mi venite a dire proto di qua proto di la, chissà se l'ha sentito iommi..ma per favore daaaai.
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Re: Gli italiani Jacula, antesignani del doom?

da Asso_982 » mercoledì 6 novembre 2013, 23:54

GIORGIO.MARCATO ha scritto:Ma questa è una loro copertina??

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Si il nome del gruppo è ispirato al fumetto.
Per chiunque fosse interessato all'argomento, consiglio di guardare qualche film di Jesus Franco! :lol:
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Re: Gli italiani Jacula, antesignani del doom?

da Asso_982 » giovedì 7 novembre 2013, 0:17

purpleangel ha scritto:Ecco appunto, sta roba esula quasi da un contesto musicale. ma avete ascoltato, anche solo velocemente i due dischi?e allora di che stiamo parlando? praticamente su due dischi e più di un'ora di musica ci sono 5 minuti contati di chitarra, il resto è solo organo da chiesa, un po' di piano e il parlato italiano/latino. E mi venite a dire proto di qua proto di la, chissà se l'ha sentito iommi..ma per favore daaaai.


Il discorso è che, per fare un paragone, i Deep Purple possono non piacere, gli Jacula possono fare addirittura paura a molte persone. Provate a farli ascoltare a qualcuno e poi mi dite!!!
Io ho ascoltato i loro brani con distacco perché non credo a certe cose, ma non mi piace quando la musica poi si mischia nella realtà con il satanismo.
Se devo giudicare dal punto di vista musicale non credo sia del tutto una cagata (del resto anche nella musica da chiesa ci sono dei capolavori), anzi Triumphatus Sad la ritengo stupenda, ma se poi vado a vedere altri aspetti..come ad esempio il fatto che i dischi sono stati distribuiti a sette religiose, morti, sparizioni, eccetera…dico che questa gente sta completamente fuori di testa!

Purpleangel se sei interessato sul sito degli Antonius Rex vendono per 2100 euro le ristampe degli album autografate e per 13500 euro puoi acquistare la chitarra con cui Bartoccetti ha suonato per cinque minuti in questi album...
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Re: Gli italiani Jacula, antesignani del doom?

da purpleangel » giovedì 7 novembre 2013, 0:53

Ho appena passato un po' di brani anche degli antonius rex, e straconfermo quanto detto, questi dementi con la musica non c'entrano niente.
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Re: Gli italiani Jacula, antesignani del doom?

da silvano » giovedì 7 novembre 2013, 3:32

Asso_982 ha scritto:
purpleangel ha scritto:Ecco appunto, sta roba esula quasi da un contesto musicale. ma avete ascoltato, anche solo velocemente i due dischi?e allora di che stiamo parlando? praticamente su due dischi e più di un'ora di musica ci sono 5 minuti contati di chitarra, il resto è solo organo da chiesa, un po' di piano e il parlato italiano/latino. E mi venite a dire proto di qua proto di la, chissà se l'ha sentito iommi..ma per favore daaaai.


Il discorso è che, per fare un paragone, i Deep Purple possono non piacere, gli Jacula possono fare addirittura paura a molte persone. Provate a farli ascoltare a qualcuno e poi mi dite!!!
Io ho ascoltato i loro brani con distacco perché non credo a certe cose, ma non mi piace quando la musica poi si mischia nella realtà con il satanismo.
Se devo giudicare dal punto di vista musicale non credo sia del tutto una cagata (del resto anche nella musica da chiesa ci sono dei capolavori), anzi Triumphatus Sad la ritengo stupenda, ma se poi vado a vedere altri aspetti..come ad esempio il fatto che i dischi sono stati distribuiti a sette religiose, morti, sparizioni, eccetera…dico che questa gente sta completamente fuori di testa!

Purpleangel se sei interessato sul sito degli Antonius Rex vendono per 2100 euro le ristampe degli album autografate e per 13500 euro puoi acquistare la chitarra con cui Bartoccetti ha suonato per cinque minuti in questi album...


Il fatto è che probabilmente è grazie a questa aura esoterica che Jacula e derivati sono assurti a gruppo di culto. Molto spesso certe suggestioni sono inscindibili dalla musica e anzi sono quelle che colpiscono di più l'immaginario dei fans. D'altronde non è una novità che il rock vive anche di questo e non c'è da scandalizzarsi.
In ogni caso, qualche filmastro del buon Jesus Franco, tipo Vampyros Lesbos, o dell'altro maestro dei film vampireschi psico-pop, Jean Rollin, me li rivedrei volentieri! :)
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