Fireball

Recensione di Alex Bertolo
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Nel 1970 i DEEP PURPLE pubblicano un album che sconvolge e stravolge il modo di fare musica di quegli anni,il disco si intitola IN ROCK e porta fama e successo ai nostri amici, che si trovano catapultati nella vetta del rock, con un susseguirsi di concerti, apparizioni televisive, interviste.

Un anno dopo esce il tanto atteso FIREBALL,disco che aveva l’obbligo di bissare IN ROCK sia nel punto di vista della qualità,sia dal punto di vista delle vendite. Ma purtroppo il disco delude gran parte delle aspettative…

Oltre al hard rock il gruppo si diletta in più generi come il funky, il country e la psichedelia.. Ma che cosa hanno fatto?? si chiede la maggior parte dei fan del epoca( e non solo)..SI SONO FUMATI IL CERVELLO?? A mio avviso no signori e signore,il gruppo più bravo e più geniale della storia del rock ha solo voluto sterzare un po’ il tiro e “giocare” con altri generi a loro congeniali e, malgrado a quello che molti pensano o dicono,ci sono riusciti in pieno!! L’intro del disco è affidato al.. compressore del condizionatore d’aria e subito i bollenti spiriti di tutti gli ascoltatori si scaldano con la magistrale doppia cassa di PAICE.

FIREBALL (primo brano del gruppo a dare anche il titolo al album) è un brano dal ritmo indiavolato che fa da padre e da madre alle future metal songs (provate ad ascoltarvi aces high degli iron maiden..), dove padroneggia la bellissima e calda voce di GILLAN e arricchito da un stranissimo assolo di basso,i due soli di organo portano l’ascoltatore nei meandri delle sette note.

NO NO NO è a mio avviso è un passo indietro,comunque una bella canzone ,guidata da un divertente riff di BLACKMORE che esegue anche un grandissimo assolo,melodico ma allo stesso tempo inquietante.Stranissimo e difficilissimo il passaggio al unisono dopo il solo di organo, DEMON’S EYE è il classico esempio di come i PURPLE riuscissero a trasformare una semplice struttura blues in qualche cosa di bello e di particolare, arricchito da due soli (uno di organo e uno di chitarra)da antologia e con PAICE che si diverte a giocare con il tempo per poi arrivare ad una coda chitarristica da brivido. Arriva il turno di ANYONE’DAUGHETER, brano dal sapore coutry,con un bel lavoro jazzato da parte di mr.LORD al pianoforte e con GILLAN che rievoca una delle sue prime esperienze sessuali.

Passiamo a THE MULE con il suo riff incalzante,con la voce di IAN che sembra”accarezzare”le parole e con un psicadelico suono di LORD,violentissimo il rientro di RITCHIE verso la fine del pezzo.

La canzone in sede live veniva modificata e allungata grazie ai velocissimi e lunghissimi assoli di batteria,tutta questa orgia di suoni termina con l’ indiavolato PAICE sugli scudi. Credo di non sbilanciarmi troppo nel dire che la canzone successiva, FOOLS, è in assoluto una tra i più bei brani che il gruppo ha scritto,già l’intro al unisono organo/chitarra lascia l’ascoltatore allibito,con la delicata voce di GILLAN supportata da quei favolosi arpeggi di chitarra,dove l’organo di LORD dilaga in sottofondo fanno “viaggiare” il più cinico dei ascoltatori,fino ad arrivare a quel stupendo riff dove GILLAN narra con tutta la sua passionalità la stupidità della razza umana,due strofe e due ritornelli estasianti fino ad arrivare al solo di chitarra, dove RITCHIE esegue delle lunghe note imitando con la sua stratocaster il suono del violoncello, fino a quando GILLAN con violenza ritorna sul riff iniziale e al ultima strofa.

Signori, un capolavoro. I purple salutano i loro ascoltatori con NO ONE CAME ,un altro bellissimo brano introdotto dal grande ROGER e con GILLAN molto ispirato e con un’altra perla chitarristica di RITCHIE, godibile anche il solo di LORD il quale sembra anche divertirsi a riversare sul nastro i suoni del suo pianoforte..ma al contrario!!!!!!

E sarebbe finita qui,ma se si parla di FIREBALL bisogna anche parlare del singolo di supporto del album,ovvero STRANGE KIND OF WOMAN (anche se nove persone su dieci conoscono la fantastica versione di MADE IN JAPAN), brano che ha nella semplicità e nel testo i suoi punti di forza,leggendario il ritornello, bellissimo il passaggio lento che anticipa il primo assolo di chitarra,ritorno al ritornello e ancora un ultima strofa dedicata a questa NANCY ,dolce fanciulla la quale svolgeva il lavoro più antico del mondo,la canzone sfuma con un secondo (e bellissimo) assolo di chitarra.

Nel periodo di FIREBALL ci sono anche altri brani non inclusi nel disco del epoca (ma inseriti invece nel formato cd del 1996), queste canzoni sono I’M ALONE(brano con dei interessanti passaggi strumentali) FREDOOM (puro rock and roll!!!!) e SLOW TRAIN (brano che sicuramente meritava di essere inserito nel album). Ecco amici, un altro disco che non può mancare nella discoteca di tutti i rockettari (e non solo..) di tutto il globo,prova che non solo i LED ZEPPELIN sapevano andare fuori dai canoni più convenzionali del hard rock.

A mio avviso la vera “sfortuna” di questo lavoro è che è intrappolato tra i due colossi (IN ROCK e MACHINE HEAD) più innovativi di tutto il panorama hard rock.

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