Steve Morse, il tour italiano e gli autisti spericolati della band

Un lungo racconto di diario sul sito del chitarrista, che parla dell'ultima permanenza in Italia con la band

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Steve Morse (foto di Jim Rakete)
Steve Morse (foto di Jim Rakete)

Nell’ultima nota del diario on the road di Steve Morse, datata 27 luglio, il chitarrista dei Deep Purple ha dedicato ampio spazio ai dieci giorni di tour italiano che si sono appena conclusi. Ecco quello che ha scritto, tradotto in italiano.

Italiani, gente amichevole

Ok, siamo in Italia da un po’. Come già sapevo grazie alle decine di milioni di italo americani, gli italiani sono gente amichevole di natura. Ad ogni concerto il benvenuto è molto caloroso, ma di solito abbiamo un pubblico fantastico quasi ovunque, quindi le differenze sono davvero sottili.

Gli autisti

In ogni città abbiamo avuto autisti differenti per scarrozzarci in giro. Hanno tutti almeno tre caratteristiche in comune:

Se fai una domanda mentre sei seduto sul sedile posteriore, loro si girano e ti rispondono faccia a faccia, come segno di rispetto e abitudine culturale. Nel frattempo, il veicolo continua a muoversi ad una velocità che è almeno il doppio rispetto a quella a cui guiderei tra un mare di pedoni, scooter e utilitarie.

Deve esserci anche una sorta di tabù nell’utilizzo delle frecce di direzione. L’ho visto usare una volta, ma mi sa che la levetta non funzionava.

Se qualcuno attraversa la strada in fronte a noi, cosa che succede in continuazione, potremmo raccogliere dati per la casa costruttrice sul massimo numero di forza G in frenata. Questo perché, anche sulle strade più affollate, siamo sempre alla massima velocità, fino alla frenata successiva. Quando scartiamo il pedone dopo che ha attraversato, e ci sono 100 metri fino al prossimo stop, diamo di gas per 95 metri, e poi scatta una frenata di quelle che ti lasciano i segni della cintura di sicurezza nel collo.

L’altruismo

Ah, c’è anche un quarto elemento… tutti ti darebbero anche le loro mutande se dovessi averne bisogno.

Stavo aspettando il nostro tour manager fuori dall’aeroporto, e il mio autista parlava un buon inglese, come molti di loro del resto. Gli ho fatto notare che una mia banconota da 5 euro che avevo appena provato ad usare era stata rifiutata perché sbiadita. Probabilmente era passata per qualche macchina da lavare. Mi dicono che avrei potuto cambiarla in banca. Beh, di andare in banca per una banconota da 5 euro proprio non ne volevo sapere, quindi ho lasciato perdere. Lui si è offerto subito di cambiare la banconota per una delle sue, cosa che non ho voluto accettare, ma sono rimasto impressionato da quanto le persone siano genuinamente d’aiuto. E questo è successo dopo il concerto, quando avrebbero potuto anche andarsene tutti a casa.

Bisogna pagare per andare in spiaggia

Comunque, nonostante la recessione, ci sono molti turisti in giro per l’Italia. Però le spiagge di alcune città sono praticamente deserte, visto che pare ci sia da pagare anche fino a 130 dollari semplicemente per sedersi sulla sabbia. Sabbia che a quanto pare è di proprietà di hotel e villaggi, e non è un bene pubblico. Quindi in queste città della costa c’è gente ovunque, ma non in quelle spiagge private. Certi giorni fa davvero caldo, e se potessi scegliere, considerata anche la folla, ci verrei in vacanza ma in un altro periodo dell’anno. Ieri sera, fino all’una di notte, hanno fatto i fuochi d’artificio nei pressi di uno dei festival estivi cittadini, ed è stato spettacolare. Nei mesi più freschi penso sia più difficile imbattersi in cose come queste.

Rally tra i paesini

Oggi abbiamo assistito a una guida molto precisa per le strade tortuose e in salita ripida di un paesino, strade che metterebbero in difficoltà chi guida una Smart. Questi hanno guidato i furgoncini Mercedes per delle curve che erano tra le più strette che ho mai visto nell’ultimo periodo. E tutto al primo tentativo. A parte il camioncino coi bagagli, credo, anche perché è delle dimensioni di un camion… Il che potrebbe spiegare come mai non abbiamo visto i nostri effetti personali per un bel pezzo oggi!

In ogni caso: bei concerti, bella gente, tour lungo… molto lungo. Situazione praticamente normale!

Ed ora un messaggio personale a mia moglie: buon compleanno Janine….

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