Rapture of The Deep

Recensione di Luigi Longo
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Recensire questo disco, è un compito molto difficile, in quanto siamo ad un album che raccoglie grandi influenze dei precedenti album dei deep purple. Indubbiamente risulta essere il migliore di questa nuova formazione.

Per chi ancora non lo sapesse innanzi tutto i deep purple non sono più prodotti da Emi ma da Edel, che presenta l’album in due versioni, il normale cd con la classica custodia e una seconda versione in una confezione di latta con un video che riguarda il making of… Partiamo con l’opener:

1. Money Talks: grande introduzione di questo Hammond distorto, i suoni del brano riportano alla vecchia sonorità di ABandOn. Molto ben strutturata. I suoni del basso e batteria sono eccezionali rispecchiano i nuovi deep purple. Increbidile assolo di Steve che non si può discutere. E da notare un piccolo difetto (colpa di chi lo ha mixato), verso il minuto 4’.16’’ noterete quella entrata di doppio pedale della batteria di Ian Paice che entra come se fosse stato incollato sulla canzone. Piccolo difetto che però non guasta. Sono dell’opinione che i Deep Purple potrebbero prodursi da soli un grande album.

2. Girls Like That: canzone che non credo sia nello stile di Ian Paice, ma sicuramente nello stile di Don. Lo notai in un’ intervista che fece Ian Paice. Sicuramente è una canzone Hard Rock Pop English. Mi ricorda le sonorità inglesi. Molto carino il ritornello. Finalmente sentiamo un assolo di organo. Ricordo che nel precedente album quasi non esisteva. (questa canzone ricorda la canzone dei Metallica e Dream Theater “Peruvian Skies” nel riff).

3. Wrong Man: secondo me il miglior pezzo dell’album, i miei complimenti vanno a quel genio di Steve che crea un riff più accattivante e spaventoso di King Kong. Molto possente grazie anche al calibro di potenza che si scaturisce dal basso di Roger e Ian che da quel colpo decisivo con i suoi tamburi. Anche Mr. Gillan e grande, e l’organo e ben inserito nel contesto, lasciando ovviamente molto spazio a Steve. Interessantissimo l’assolo di Steve su base del giro della canzone.

4. Rapture Of The Deep: sonorità decisamente araba con quell’intro di chitarra molto prog. La title track è decisamente profonda in tutto nella voce che si incastra molto bene nelle note di Don al synth. Che dire sempre di lui, Steve che da il meglio di se. Incredibili tutti in questo brano

5. Clearly Quite Absurd: non so che dire di questo brano, non l’ho sentito quasi mai, mi sembra un po’ che richiami ai Pink Floyd in certi versi e in altri Wasted Sunset presente su Perfect Strangers, sembra comunque una seconda parte della bella Haunted presente su Bananas.

6. Don’t Let Go: quanto mi piace quel riff semplice e iniziale di chitarra con Ian Paice che ti evidenzia gli accenti e sempre con quel basso presente e immenso nel suono. Mi piace molto come canzone, sembra molto influenzata dal blues hard. Ian Gillan è da dire che in quest’abum sembra resuscitato, si inserisce perfettamente senza strafare. Bellissimo quel assolo finale di Honkey Piano (non so se si chiami così).

7. Back To Back: essendo batterista che devo dirvi di questo inizio semplice (un 4/4) che solo Ian Paice con il suo calore di grand batterista riesce a trasmettere. Sicuramente i deep purple non abbandonano le influenze blues neanche qui. Assolo di grande calibro di Steve Morso che discute molto ben con i synth di Don.

8. Kiss Tomorrow Goodbye: altro intro di Ian Paice, molto intesa e profonda anche questa song, c’è una parte centrale di chitarra che ricorda una canzone di Abandon. Lotta tra Steve e Don ben costruita.

9. MTV: perfetta nella costruzione basti sentire quell’intrecciato della chitarra sotto le parole di Gillan che a quato si capisce non piace MTV (a chi piace poi vorrei sapere). Mi paice molto quel suono di organo mentre Steve si diverte a giocare con la chitarra. È stupenda nella parte strumentale. Si sente finalmente un organo hammond degno di questo nome – Lesile grazie di esistere che suono incredibile.

10. Junkyard Blues: blues allo stato Purple, con questi accenti di batteria spostati, molto bella l’intro che sarebbe anche il rit della canzone. Ragazzi sentite che assolo profondo di chitarra accompagnato da un dolcissimo basso plettratto e un grande piano. Da quello assolo capirete come è nato John Petrucci (grande). Molto brano Don in un grande assolo dalla grande espressività. Sentite che batteria alla fine una cassa da paura.

11. Bifore Time Began: sembra un suono alla Perfect Strangers Album, molto bella l’inizo tanto buddha bar man mano che ci si sposta verso il centro si capisce che questa canzone avrà una grande resa dal vivo nei suoi soli. Molto calma in certi punti grazie alla voce di Gillan in altri punti molto hard e dark.

Devo dire che l’album è perfetto anche se qualcosa poteva essere curata meglio, ma non si può criticare i più grandi musicisti che siano mai esistiti sulla faccia della terra e che rimarranno sempre nella storia. E nel mio cuore rimarrà quest’ album che avrà come colonna sonora Wrong Man che dal vivo dovrà spaccare tutto. I colori dell’album molto chiaro-scuro. Stupendo miglior album per la Mark VIII. Intanto aspettiamo un album dal vivo della nuova band, speriamo arrivi presto. Intanto ci godiamo i deep purple dal vivo nelle prossime date del tour 2006 in Italia.

Ragazzi buon “ESTASI DAL PROFONDO” del cuore dei deep purple.

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