È il giorno della Rock Hall. La storia dal 1993 al 2016

Polemiche, contraddizioni, litigi a mezzo stampa. E ancora non si sa cosa succederà questa sera

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Deep Purple Ultima Cena
Quanti Giuda al tavolo?

Questa notte i Deep Purple verranno ufficialmente introdotti nella Rock And Roll Hall of Fame. È un evento che ha creato tanto subbuglio tra i fan e tra i componenti stessi della band, sia quelli presenti che quelli passati. E una vicenda che si trascina da 23 anni (i Deep Purple hanno i requisiti per il riconoscimento dal 1993). In particolare, negli ultimi tre anni questa storia ha visto i Deep Purple al centro di polemiche, frecciatine, indiscrezioni e dichiarazioni tra il sensazionale e l’imbarazzante.

Cosa succederà?

A quattro mesi di distanza dall’annuncio, ancora non possiamo dirlo con certezza. Lo scenario più probabile, però, sembra essere quello che avevamo descritto come “terza ipotesi” in questo articolo:

La terza ipotesi è che qualcuno si presenti, e anche che qualcuno suoni dal vivo: a tappare i buchi (alle tastiere, ma anche alla chitarra nel caso Blackmore non ci sia), ci potrebbero essere Airey e Morse – ma non come membri da albo d’oro, solo come supporto sul palco della cerimonia. La band potrebbe suonare Hush, Smoke on the Water, Black Night e Burn, e la cosa potrebbe chiudersi lì.

I punti certi

I Deep Purple attuali si presenteranno al completo. Solo Ian Gillan, Roger Glover e Ian Paice, in quanto membri delle formazioni dei Deep Purple degli anni Sessanta e Settanta, entreranno ufficialmente nell’albo d’oro. Steve Morse e Don Airey completeranno la formazione dei Deep Purple che andrà ad esibirsi sul palco per una jam. Ad esibirsi sarà quindi la formazione attuale.

Dei membri passati dei Deep Purple, di sicuro ci saranno David Coverdale e Glenn Hughes. Può darsi che saliranno sul palco per cantare e presenziare durante l’esecuzione di Smoke On The Water. Difficile che si esibiscano in una Burn o Stormbringer con Steve, Don e Ian, ma non è mai detta l’ultima parola.

Le incognite

Tra gli altri artisti inclusi nell’albo d’oro ci sono il compianto Jon Lord, Rod Evans, e Ritchie Blackmore.

Rod Evans è sparito dalla circolazione verso la fine degli anni Settanta, ritirandosi completamente dalla scena musicale e facendo sparire le proprie tracce. Nessuno sa bene dove sia, se sia ancora vivo, se abbia cambiato nome, o se sia in buona salute. Si presenterà alla cerimonia? Non si sa ancora. Il silenzio totale che ruota attorno alla sua figura fa pensare che no, nessuno sia riuscito ad entrare in contatto con lui. Oppure che si voglia conservare l’annuncio della sua apparizione come notizia bomba.

Ritchie Blackmore, invece, non presenzierà. L’aveva sempre detto che non sarebbe stato interessato ad un evento simile. Dopo l’annuncio ufficiale del comitato della Rock Hall, però, dalla sua pagina Facebook il management del chitarrista ha ringraziato i fan per il supporto, aprendo uno spiraglio di speranza sulla possibilità di una sua apparizione. Sarebbe stata la prima volta che Blackmore sarebbe apparso in pubblico, e magari su un palco, in associazione alla band Deep Purple. Ma successivamente l’entourage di Blackmore ha fatto sapere che Ritchie non si sarebbe fatto vivo alla cerimonia di New York, perché “il manager dei Deep Purple attuali ha espresso parere contrario”. Questo comunicato passivo-aggressivo è stato dato in pasto a fan e media per creare scompiglio. Il manager Bruce Payne, infatti, non ha voce in capitolo su chi si possa presentare o no ad una cerimonia non organizzata da lui, dove nemmeno tutti i componenti dalla band di cui è manager sono stati invitati (ricordiamo che Steve Morse e Don Airey non sono nella lista di chi ritirerà il riconoscimento).

Per capire meglio l’evolversi della cosa, invitiamo a dare un’occhiata alla cronologia di eventi in fondo alla pagina.

Gli esclusi

Tra le esclusioni, quelle che hanno fatto più scalpore sono sicuramente quelle di Nick Simper, Steve Morse e Don Airey.

Il bassista Nick Simper ha fatto parte dei Deep Purple originali, insieme a Rod Evans – il quale un invito l’ha ricevuto. Non si capisce bene quale sia il criterio utilizzato dagli organizzatori della Rock and Roll Hall of Fame nell’includere Rod Evans ma non Nick Simper.

Per quanto riguarda Steve Morse e Don Airey, fanno parte dei Deep Purple rispettivamente da 22 e 14 anni, hanno inciso una manciata di album in studio, e suonato dal vivo come Deep Purple più volte di chiunque altro dei componenti passati.

In un interessante articolo pubblicato di recente da Huffington Post, Roger Weisman è andato a spulciare tra le passate introduzioni di band nella Rock and Roll Hall of Fame, per cercare di capire meglio la scelta dell’esclusione di Nick Simper. Gli esempi contenuti nella sua analisi calzano a pennello anche per esporre le contraddizioni in relazione al caso di Steve Morse e di Don Airey.

Quando, ad esempio, i Red Hot Chili Peppers sono stati introdotti nel 2012, insieme ai componenti storici è stato incluso anche Josh Klinghoffer, chitarrista entrato nella band solo tre anni prima al posto di John Frusciante. Gli altri due chitarristi passati, Dave Navarro e Jack Sherman, furono esclusi perché il premio spettava “ai membri originali e a quelli odierni, e a chi comunque ha partecipato alle registrazioni di più di un album”. Stando a questo criterio, Simper, Morse ed Airey dovrebbero essere tutti inclusi.

Altri esempi riportati da Weisman riguardano i Fleetwood Mac (esclusione di Bob Welch), Metallica (inclusione di Robert Trujillo, con la band da appena tre anni), Grateful Dead (inclusione di Vince Welnick), Allman Brothers Band (esclusione di Warren Haynes) e Rolling Stones (inclusione “forzata” dalla band del tastierista Ian Stewart).

Si tratta precedenti tra loro contradditori che hanno reso ancora più confusionaria e campata per aria la serie di decisioni riguardo ai componenti della famiglia allargata dei Deep Purple.

Una reunion “forzata” e un tentativo di farsi pubblicità

Quello che si può ipotizzare è che gli organizzatori della Rock And Roll Hall of Fame abbiano voluto, con le loro scelte, mettere i Deep Purple “al muro” e calcare la mano per ottenere:

  • Una reunion della band con Ritchie Blackmore, possibilmente con tanto di esibizione. A dire il vero, questa non è più tanto un’ipotesi, ma è di fatto realtà – per stessa ammissione del presidente della RRHOF Joel Peresman (vedere timeline a fondo pagina).
  • L’esclusiva sulla riapparizione in pubblico di Rod Evans.

Immaginate l’esposizione mediatica per la Rock and Roll Hall of Fame e per l’annesso Museo di Cleveland nel caso entrambi gli avvenimenti si verificassero. “Blackmore con i Deep Purple dopo vent’anni”, e “Il cantante originale dei Deep Purple riappare in pubblico dopo 35 anni”.

Sembra però che, tra management vari e probabilmente anche qualche nugulo di avvocati, queste soddisfazioni ai businessman della Rock Hall non verranno concesse, o almeno non entrambe.

Certo, rivedere Rod Evans dopo tutto questo tempo sarebbe curioso. Blackmore sul palco con i Deep Purple per un evento così strettamente legato al music business che lui tanto odia, invece… non avrebbe molto fascino.

Altre due reunion che quelli della Rock Hall hanno cercato di forzare senza riuscirci a pieno sono state quelle dei Guns N’ Roses nel 2012 (Axl Rose e Izzy Stradlin diedero buca) e quella dei Kiss nel 2014 (i quattro Kiss originali ritirarono il premio, ma senza esibirsi insieme sul palco).

Gli altri esclusi

Due parole anche sugli altri ex Deep Purple esclusi da questa cerimonia: Tommy Bolin, Joe Lynn Turner, e Joe Satriani.

Satriani ha fatto mezzo tour con i Deep Purple nel 1993, ed è un chitarrista affermato come solista – prima o poi verrà anche lui nominato per la Rock And Roll Hall of Fame, come artista singolo.

Joe Lynn Turner ha inciso un solo album con la band, ed è più famoso (ed associato) per la sua militanza nei Rainbow. Probabilmente ha senso che non sia stato preso in considerazione  a questa tornata.

Per quanto riguarda il povero Tommy Bolin: è triste che non sia stato nominato, ed è l’unico escluso, insieme a Nick Simper, del primo periodo dei Deep Purple, quello dal 1968 all’anno della rottura (1976). Che gli organizzatori abbiano voluto considerare solo le prime tre formazioni, e non la quarta – di cui Bolin ha fatto parte? Non si spiega comunque l’assenza di Nick Simper.

La cerimonia

La cerimonia di premiazione della Rock and Roll Hall of Fame si terrà questa sera, 8 aprile 2016, presso il Barkleys Center di Brooklyn, a New York. Ad introdurre i Deep Purple sarà Lars Ulrich dei Metallica. In Italia saranno le prime ore del 9 aprile. Noi proveremo a seguire in semi-diretta quello che succede, commentando via Twitter – seguiteci se vi va.

Timeline – Cronologia Deep Purple e Rock Hall 1993 – 2016

Da quando i Deep Purple sono stati nominati per la Rock and Roll Hall of Fame per la prima volta, nel 2012, è stato un susseguirsi di dichiarazioni ad effetto, delusioni, campagne da parte di altri musicisti, altre nomine e litigi. Tra meno di ventiquattr’ore sarà tutto finito. Ecco un riassunto di quanto successo negli ultimi anni.

1993

A 25 anni di distanza dalla pubblicazione del loro primo album, i Deep Purple possono essere nominati ed introdotti nella Rock and Roll Hall of Fame, già dalla cerimonia del 1994. La formazione dei Deep Purple di questo periodo è quella classica, ossia la Mark II nella sua terza (e ultima, finora) reincarnazione. Sarebbe stato tutto così semplice.

Marzo 2009

James Hetfield dei Metallica esprime il desiderio che i Deep Purple entrino nella RRHOF.

Ottobre 2009

Anche Kirk Hammett dei Metallica in un’intervista dichiara di volere a tutti i costi i Deep Purple nella Hall of Fame.

Aprile 2012

A seguito dell’inclusione dei Guns N’ Roses, il chitarrista Slash si dice contento, ma anche amareggiato perché band come i Deep Purple sono state ignorate.

Glenn Hughes dichiara che la Rock Hall è una farsa, e grida allo scandalo per il fatto che Deep Purple, Kiss, Rush e altre band non ne facciano già parte.

16 luglio 2012

Jon Lord perde la battaglia con il cancro. La possibilità che la formazione classica al completo ritiri questo riconoscimento se ne va con lui.

4 ottobre 2012

I Deep Purple vengono nominati per la prima volta. Se scelti, entrerebbero nella Rock Hall per la cerimonia del 2013.

17 ottobre 2012

Ancora una volta Kirk Hammett supporta la scelta dei Deep Purple, ribadendo che devono essere inseriti nell’albo d’oro.

Novembre 2012

Blackmore dichiara a Billboard e a VH1 Radio Network che non gliene frega niente di questo riconoscimento, e che non ne prenderebbe parte per alcun motivo.

Joe Lynn Turner dice di non essere sicuro che lui verrebbe incluso; in ogni caso, ribadisce che gli organizzatori sono in ritardo di vent’anni.

Ian Gillan spiega che l’essere istituzionalizzato non gli va a genio, ma comprende l’importanza che questa onorificenza possa avere per la propria famiglia, gli amici, e i fan della band.

11 dicembre 2012

Vengono annunciati i premiati del 2013, niente Deep Purple. Geddy Lee dei Rush si dichiara “deluso” per la mancanza dei Deep Purple.

Marzo 2013

Don Airey spiega che dopo la nomina c’è stata un po’ di eccitazione, subito spenta da Gillan che ha commentato: niente paura, tanto non vinciamo.

26 aprile 2013

Esce Now What?!, il 19esimo album in studio dei Deep Purple, che raggiunge il numero uno in classifica in diverse parti del Mondo.

16 ottobre 2013

I Deep Purple vengono nuovamente nominati, questa volta per la cerimonia del 2014.

16 dicembre 2013

Ancora una volta, niente Deep Purple nell’annuncio dei premiati. Gene Simmons dei Kiss dice che è un crimine.

9 aprile 2014

In concomitanza con la cerimonia, Lars Ulrich dei Metallica si esprime in modo forte sulle pagine di Rolling Stone, sostenendo la causa dei Deep Purple con il famoso “Due parole: Deep Purple”.

Agosto 2014

In un’intervista a Rolling Stone, a Ian Gillan viene chiesto se dividerebbe il palco con Ritchie Blackmore nel caso di un’ipotetica performance in occasione dell’Albo d’oro. Gillan risponde di no: sarebbe una mancanza di rispetto nei confronti di Steve Morse.

Settembre 2014

Roger Glover dice che alla band non importa un granché, che la cosa non ha più senso ora che Lord non è più in vita, e prevede tensioni nel caso si voglia mettere tutti d’accordo su chi possa salire sul palco con chi.

Agosto 2015

In un’intervista con Mitch Lafon, Glover ribadisce il suo punto di vista – avanzando anche l’ipotesi che la band possa rifiutare il premio nel caso venga nuovamente nominata.

15 ottobre 2015

Ian Gillan spara a zero sull’istituzione della Rock Hall tramite Classic Rock

23 ottobre 2015

I Deep Purple sono di nuovo candidati per la RARHOF.

17 dicembre 2015

Ufficiale: i Deep Purple entreranno a far parte dell’Albo d’Oro.

Ritchie Blackmore ringrazia i fan via Facebook (anche se i fan non hanno niente a che vedere con il voto, come abbiamo spiegato in questo articolo)

19 dicembre 2015

Il management attuale dei Deep Purple rilascia un comunicato di ringraziamento.

Ian Paice parla con Rolling Stone e Billboard affermando che, a suo parere, tutti i musicisti passati e presenti dei Deep Purple dovrebbero ricevere il premio; scherza sul fatto che possa finire tutto a pugni; anticipa che la formazione attuale dei Deep Purple prenderà una decisione comune e compatta in relazione alla partecipazione.

Glenn Hughes è il primo a confermare la presenza. David Coverdale manda ringraziamenti via Twitter. Joe Lynn Turner (escluso) si dice contento per la band.

Dal suo sito ufficiale, Ian Gillan rifiuta di accettare il premio visto che Steve Morse e Don Airey non sono stati inclusi.

Gennaio 2016

Nick Simper dichiara a Classic Rock: “È strano, sì, che sono l’unico di Mark I, Mark II e Mark III a non essere stato incluso. Ma non c’è bisogno di un premio per rendersi conto dell’impatto che i Deep Purple hanno avuto, e in ogni caso sono sicuro che la decisione sia totalmente estranea alla band stessa, quindi non covo rancori”.

In un’intervista al NAMM Show, Steve Morse si dice sorpreso che gli organizzatori abbiano voluto includere solo le formazioni degli anni Sessanta e Settanta, peraltro senza nemmeno tutti i rispettivi componenti.

19 febbraio 2016

Tramite la propria pagina Facebook, Ritchie Blackmore fa sapere che una sua eventuale partecipazione alla cerimonia è stata messa fuori discussione da un presunto veto imposto da Bruce Payne, manager degli attuali Deep Purple (ed ex-manager di Ritchie).

Joel Peresman, presidente della Hall of Fame, chiarisce che Blackmore non è stato bannato dalla cerimonia; Peresman ha contattato sia Bruce Payne dei Deep Purple sia Carole Stevens (manager e suocera di Blackmore) per provare a facilitare una “reunion” per quella serata. Payne ha escluso questa possibilità.

19 febbraio 2016

I Deep Purple rilasciano una prima versione di un nuovo comunicato ufficiale, firmato da Ian Gillan, in cui viene affermato che la band sarà presente al completo per la cerimonia; che i tre componenti storici (Gillan, Glover e Paice) riceveranno il premio, esibendosi sul palco insieme a Morse ed Airey. Viene aperto un invito ad una stretta di mani collettiva. Viene esclusa la possibilità di qualsiasi forma di “reunion”.

In una seconda versione del comunicato è presente anche la frase: In fact, we would love to perform with Ritchie, David, Glenn et al on Smoke on the Water in the encore jam.

È aperta quindi la possibilità di una jam finale sulle note di Smoke on the Water, con tutti i musicisti coinvolti.

25 febbraio 2016

Joe Lynn Turner punta il dito e accusa le varie parti coinvolte di manifestare comportamenti da bambini viziati

7 marzo 2016

Glenn Hughes accusa Ian Gillan di voler condurre lo show, e ribadisce che sia lui che David Coverdale sperano di essere invitati sul palco per cantare, dopo l’accettazione del premio.

22 marzo 2016

In un Tweet, Glenn Hughes sembra suggerire che Ritchie Blackmore sarà di fatto presente alla cerimonia. Viene subito smentito pubblicamente, sempre via Twitter, da Candice Night.

8 aprile 2016

La cerimonia inizia alle 19 al Barclays Center di New York (alla una di mattina del 9 aprile in Italia). C’è uno streaming ufficiale al costo di 23 dollari. Oppure si può aspettare di vedere i reportage qualche ora dopo. L’emittente televisiva HBO manderà in onda la serata il 30 aprile.

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