Deep Purple Italia Forum

GIORGIO.MARCATO ha scritto:Ci vorrebbero ore a riscrivere quelle interviste! Tutto risaputo, ma detto da lui è più divertente.
Ne ricordo una minima parte. Nel 1990, liquidato il reprobo, dice, fra le tantissime cose che, come Robert Plant con gli Zeppelin, Ian Gillan lascia suonare la band, non interviene durante la creazione delle canzoni, per poi aggiungere linea melodica e parole solo dopo.
Mentre Joe "partecipa alla canzone, gli si può chiedere se sia meglio suonarla in Re o Mi, decidiamo insieme qualche progressione di accordi, le sfumature. (....)Ad esempio, mentre fuori nevicava, ci mettemmo con Joe davanti al fuoco , lui si mise a cantare e io gli andai dietro. Con Gillan, questo non è possibile".

Bisognerebbe riportare tutta l'intervista, ma non si riesce a fare copia e incolla dal sito.

Ok, grazie.
La caratteristica di Gillan di far suonare prima la band e di aggiungere la linea melodica, con i testi, solo dopo, è una cosa risaputa in effetti.
Lo abbiamo visto anche nel documentario di Infinite e mi ricordo lo disse anche Iommi in un'intervista riferita ai tempi in cui Gillan stesso era entrato nei Sabbath, cosa che lo spaesò un po' in quanto i Sabbath erano invece abituati a suonare tutti insieme anche con il cantante; soprattutto, e questo sta scritto nel suo libro autobiografico, con l'entrata di Ronnie Dio si aprirono nuove frontiere, in quanto mentre Ozzy non conosceva la musica e le note, Dio suonava il basso e la chitarra e interveniva attivamente nelle composizioni dei brani suggerendo quali note inserire piuttosto che altre.
Ora che ci penso c'è anche un'altra intervista a radio rock fatta a Gillan nel 2015, reperibile ancora tra l'altro con traduzione nel sito della radio, in cui gli viene chiesto in che modo lui compone, e risponde che con i DP ha esattamente questo modo perchè la definisce una band strumentale, al contrario con la Gillan componeva in modo del tutto differente, e rimarca proprio il fatto che spesso il suo modo di comporre varia a seconda dei musicisti con cui si trova a suonare.
Di seguito posto l'intervista, e qui c'è una contropposizione con quello che disse Iommi, perchè qui Gillan dice che con Iommi ci componeva insieme: questo è detto dal min. 45:40 circa.
Dal min 49.50 invece descrive il suo processo creativo nei DP e in generale:

http://www.radiorock.it/2015/03/02/inte ... ep-purple/

GIORGIO.MARCATO ha scritto:Ahahah! Io penso che se esistono ancora i Blackmore's Night sia per quiete familiare.

Grazie a Dreamhealer87, ho potuto leggere alcune interviste "strategiche", 70, 74, 84, 87, 88, 90, 91, 93, 94 dell'Uomo in Nero.
Molto interessanti, soprattutto sul suo rapporto con Turner e Gillan a livello compositivo.
Sarebbe bello sentire le campane degli altri due, soprattutto del secondo, e degli altri della band, escluso Lord che non può più, purtroppo.
Li vedrei proprio Blackmore e Gillan, davanti al caminetto con la neve che cade fuori, a comporre mentre sorseggiano un drink!

Interessanti i punti di vista e i suoi commenti sui dischi Purple dell'86, 90 e 93.

Avevo letto queste interviste anch'io poco fa e mi aveva sorpreso il fatto che a quanto dice Blackmore l'apporto compositivo di Lord fosse alquanto scarso, anche negli anni d'oro.

purpleangel ha scritto:

GIORGIO.MARCATO ha scritto:Ahahah! Io penso che se esistono ancora i Blackmore's Night sia per quiete familiare.

Grazie a Dreamhealer87, ho potuto leggere alcune interviste "strategiche", 70, 74, 84, 87, 88, 90, 91, 93, 94 dell'Uomo in Nero.
Molto interessanti, soprattutto sul suo rapporto con Turner e Gillan a livello compositivo.
Sarebbe bello sentire le campane degli altri due, soprattutto del secondo, e degli altri della band, escluso Lord che non può più, purtroppo.
Li vedrei proprio Blackmore e Gillan, davanti al caminetto con la neve che cade fuori, a comporre mentre sorseggiano un drink!

Interessanti i punti di vista e i suoi commenti sui dischi Purple dell'86, 90 e 93.

Avevo letto queste interviste anch'io poco fa e mi aveva sorpreso il fatto che a quanto dice Blackmore l'apporto compositivo di Lord fosse alquanto scarso, anche negli anni d'oro.

Si anche questo lo avevo letto in giro nel corso degli anni, però come dice Giorgio bisognerebbe sentire tutte le campane, anche se nel caso di Lord, aimè, non sarebbe possibile.
Secondo me, dico a naso ovviamente, dipende un po' dai periodi e dai dischi, magari in alcuni meno e in alcuni più, non so.
Per me gli spunti iniziali, i riff, sono sempre partiti per primi da Blackmore, e poi successivamente gli altri vi hanno apportato insieme al chitarrista le dovute modifiche e evoluzioni: il motore iniziale era Blackmore e gli altri intervenivano dopo, un po' come Gillan interviene per ultimo...ma potrei pure sbagliarmi.
Per fare un esempio spicciolo, il riff di Black night l'ha proposto Blackmore (copiato tra l'altro ) e poi gli altri glielo hanno modificato nella parte finale, ho letto tempo fa un'intervista in cui il chitarrista diceva questo.

questa di Glenn Hughes fa stra ridere http://www.classicrockrevisited.com/sho ... hp?id=1158
racconta di quando hanno scritto Burn, degli scherzetti infami di Blackmore ecc
Un passaggio interessante è quando dice: Non molti sanno questa cosa. Ritchie venne da me Coverdale e disse: "Mi piace la parola "Burn" "Non sarebbe magnifico se facessimo una canzone che si chiami Burn?" Il giorno dopo è arrivato col riff


edit: hanno aggiunto una nuova data a Praga

purpleangel ha scritto:

GIORGIO.MARCATO ha scritto:Ahahah! Io penso che se esistono ancora i Blackmore's Night sia per quiete familiare.

Grazie a Dreamhealer87, ho potuto leggere alcune interviste "strategiche", 70, 74, 84, 87, 88, 90, 91, 93, 94 dell'Uomo in Nero.
Molto interessanti, soprattutto sul suo rapporto con Turner e Gillan a livello compositivo.
Sarebbe bello sentire le campane degli altri due, soprattutto del secondo, e degli altri della band, escluso Lord che non può più, purtroppo.
Li vedrei proprio Blackmore e Gillan, davanti al caminetto con la neve che cade fuori, a comporre mentre sorseggiano un drink!

Interessanti i punti di vista e i suoi commenti sui dischi Purple dell'86, 90 e 93.

Avevo letto queste interviste anch'io poco fa e mi aveva sorpreso il fatto che a quanto dice Blackmore l'apporto compositivo di Lord fosse alquanto scarso, anche negli anni d'oro.

Mah.. se tu ti fai il culo per due anni e non sfondi, fai il concerto con l'orchestra e a parte dei grandi complimenti non sfondi, poi arrivano due "senza arte nè parte" che si uniscono a quello che in un disco diventa la forza trainante che tra l'altro ti regala successo e ti permette di comprarti la casa (questo disse Lord dell'effetto su di lui di Smoke in the Water), è chiaro che come risultato ti arrendi e lasci che siano gli altri a decidere. Sembra che in Fireball mancasse o fosse in ritardo alle prove, strano sì.

Dreamhealer87 ha scritto:questa di Glenn Hughes fa stra ridere http://www.classicrockrevisited.com/sho ... hp?id=1158
racconta di quando hanno scritto Burn, degli scherzetti infami di Blackmore ecc
Un passaggio interessante è quando dice: Non molti sanno questa cosa. Ritchie venne da me Coverdale e disse: "Mi piace la parola "Burn" "Non sarebbe magnifico se facessimo una canzone che si chiami Burn?" Il giorno dopo è arrivato col riff
[i]

Bei tempi!!

Per chi fosse interessato queste sono le date dell'anno prossimo

08.04.2018 - Olympisky Hall - Moscow, Russia
11.04.2018 - Ice Palace - St. Petersburg, Russia
13.04.2018 - Hartwall Arena - Helsinki, Finland
18.04.2018 - Velodrom - Berlin, Germany
20.04.2018 - o2 Arena - Prague, Czech Republic

Ma l'Italia gli fa proprio schifo eh?

Asso_982 ha scritto:Ma l'Italia gli fa proprio schifo eh?

Praticamente si, fece una battuta a tal proposito, del tipo cercate dei promoter seri e verremmo...in pratica cercate qualcuno che sgancia abbastanza denaro....

Finalmente un sito dove c'è il giusto riconoscimento a questo genio della chitarra , clamorosamente sottovalutato dai media vista l'importanza che ha avuto almeno nel rock , molto belli i commenti della gente https://www.thetoptens.com/10-most-infl ... uitarists/

hermann64 ha scritto:Finalmente un sito dove c'è il giusto riconoscimento a questo genio della chitarra , clamorosamente sottovalutato dai media vista l'importanza che ha avuto almeno nel rock , molto belli i commenti della gente https://www.thetoptens.com/10-most-infl ... uitarists/

Grazie della condivisione. Tutto vero quanto scritto su Blackmore, meglio tardi che mai o forse è davvero tardi... a margine, per me il suo assolo numero uno, quello più selvaggio e bello, è quello su Child in Time da Made in Japan, mai nominato dai soloni del rock.

Tutte queste classifiche sono arbitrarie, ma finalmente una che va contro il mainstream!!!
Giorgio, concordo al 100%... Quel solo i critici non se lo ricordano mai, ma non c'e' niente di piu' snob e selvaggio, in quel combinare scale classiche e improvvisazione sopraffina...

dagliStates ha scritto:Tutte queste classifiche sono arbitrarie, ma finalmente una che va contro il mainstream!!!
Giorgio, concordo al 100%... Quel solo i critici non se lo ricordano mai, ma non c'e' niente di piu' snob e selvaggio, in quel combinare scale classiche e improvvisazione sopraffina...

Quello di HS è un dipinto, un classico, un esercizio da imparare per ogni chitarrista, ma il solo di Child in Time temo non possa riprodurlo nessuno.

blackmore primeggia sempre quando è votato dalla gente o dai chitarristi.
le classifiche mainstream vengono "finanziate" dalle band che investono molto sull'immagine. Purple, rainbow sono tutto tranne questo.

Sample del nuovo pezzo!!
Tranquiiillii...fa cagare
https://youtu.be/2nYEqYwA5qw

Veramente poco originale....La parte migliore sembra cmq l'assolo ...Ritchie a mezzo servizio riesce cmq a regalare qualche emozione..niente di trascendentale cmq.

Suoni troppo plasticosi e per quanto i fraseggi di Blackmore non siano male, dato che sono tipicamente del suo stile, ci voleva più distorsione. Sembra il suo suono bello che esce da una Bontempi però.
Poi la canzone ricorda troppo

https://youtu.be/Oqq8svGDbbE

Il peggio che si possa scrivere su un pezzo di Blackmore: ordinario, senza infamia e senza lode.

GIORGIO.MARCATO ha scritto:Il peggio che si possa scrivere su un pezzo di Blackmore: ordinario, senza infamia e senza lode.

Non piace neanche a me... ma anche lui può fare quel che vuole, tanto per noi sarà sempre il chitarrista che ci ha cambiato la vita (pensate fosse stato pure simpatico...)

Magari il pezzo non sarebbe neanche malaccio, ma manca completamente il tiro.
Colpa della band? (può darsi)
Colpa della produzione? (orribile)
Boh...

Asso_982 ha scritto:Magari il pezzo non sarebbe neanche malaccio, ma manca completamente il tiro.
Colpa della band? (può darsi)
Colpa della produzione? (orribile)
Boh...

Eppure questa è la migliore formazione dei Rainbow.
Lo ha detto Blackmore.
Fonte molto attendibile.

fabio q ha scritto:

Asso_982 ha scritto:Magari il pezzo non sarebbe neanche malaccio, ma manca completamente il tiro.
Colpa della band? (può darsi)
Colpa della produzione? (orribile)
Boh...

Eppure questa è la migliore formazione dei Rainbow.
Lo ha detto Blackmore.
Fonte molto attendibile.

ma veramente l'ha detto??

Secondo me non è niente male. Ritornello la parte migliore e bella la linea vocale di Romero sulle note alte. I soli vabbè, solito blackmore spacca culi.
Qualcuno come al solito si aspetta il Rising del 2018

Non mi sembra male come song anche al primo ascolto...Blackmore sempre molto melodico e band precisissima...l'unica cosa che mi fa pensare è come se la caverebbero in qualche pezzo piu veloce...diciamo alla Fire Dance per dirne una....o alla Spotlight Kid.
Forse pretendiamo un Blackmore che dopo anni di chitarra classica non c'è più.... quel fuoco dentro che aveva molto probabilmente si è spento e rimane solo la sua insuperabile poesia il suo gusto musicale sopraffino ma la velocità (mai fine a se stessa) che lo contraddistingueva mi sa che non è più nelle sue corde...