nobody's home ha scritto:La presenza di Steve Morse , in pratica, per il gruppo è stata sinonimo di STABILITA'. E la cosa non è da poco. Cosa sarebbe accaduto se si fosssro rivolti a un chitarrista, che seppur bravo come Morse, avrebbe ragionato non in termini di continuità nel lavoro ma avesse visto i Purple come un bel trampolino pubblicitario per la sua carriera.Quelo di Morse è stato veramente un grande innesto, ha ridato linfa vitale a tutto il gruppo, si è messo a totale disposizione contribuendo in modo notevole anche alla rivalutazione dell'intera storia del gruppo.
E'vero...anche a me i cd con Morse non fanno impazzire...ma ad essere onesti non mi fanno impazzire rispetto ai capolavori assoluti del gruppo che dubito fortemente potessero essere uguagliati con Blavkmore alla chitarra negli anni attuali...allo stesso tempo Purpendicular e Now What sono cd eccellenti.
Hai scritto una grande cosa secondo me e che i detrattori di Morse non lo dicono (oppure gli fa comodo così) mai.
Si tende sempre a mettere a confronto i dischi con Morse con quelli del passato (cosa del tutto errata), ma ci avete pensato mai che se ancora ci fosse Blackmore, sarebbero usciti dei capolavori come nei '70?
Probabilmente no.
Ecco perchè è errato confrontare i dischi di epoche diverse...hanno storie e contesti diversi, oggi fare uscire un capolavoro è sicuramente più difficile che nei '70, per una serie di motivi...capolavori si intendono capolavori, dischi che hanno fatto da spartiacque, che hanno rivoluzionato i suoni, il modo di interpretare ecc...parecchie cose sono già state fatte...ed è impossibile rifare ancora qualcosa da spartiacque...è già tanto se si sfornano dischi di ottima qualità e godibili, e che non siano dischi fotocopia, anche questo è molto importante...e mi sembra che almeno questo gli va riconosciuto ai dischi di Morse...non vogliono scimmiottare il passato e sono tutti diversi uno dall'altro...poi infine il fattore età...i Purple sono all'incirca sulla settantina, è già un miracolo che ancora esistono...