Il futuro del Rock

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Il futuro del Rock

da purpleangel » domenica 26 settembre 2010, 17:38

Riallacciandomi ad un intervento di Daniele nel topic dei Blackmore's Night apro questa discussione cercando di esaminare quanto segue:

Ci sono band giovani che possono ancora scrivere pagine importanti o é giá stato detto tutto?

In caso la vostra risposta sia negativa cosa manca ai gruppi di oggi?

Ha davvero ancora valore la proposta musicale attuale dei mostri sacri?
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Re: Il futuro del Rock

da fdr » domenica 26 settembre 2010, 20:52

purpleangel ha scritto:Ci sono band giovani che possono ancora scrivere pagine importanti o é giá stato detto tutto?

In caso la vostra risposta sia negativa cosa manca ai gruppi di oggi?

Ha davvero ancora valore la proposta musicale attuale dei mostri sacri?


Argomento davvero complesso e sfaccettato. Per restare entro i limiti posti dalle tue domande, dico la mia, in ordine di quesito:

1-No, non ci sono. Per lo meno, non pagine del rock come lo intendiamo in maniera tradizionale. Questo non vuol dire che non ci siano gruppi estremamente validi.
2- Ai gruppi non manca nulla. Le creatività e l'inventiva c'è anche nei musicisti di oggi e non solo in quelli di 40 anni fa. Quello che è cambiato è il music business che ruota intorno al rock. Oggi come oggi, il rock attuale non è più un genere che può far smuovere grossi numeri. Si basa sui 'miti' dei nomi storici, sui concerti 'evento', etc. ma il suo destino è quello di generi come il blues o il jazz, dove escono ancora grandi artisti e grandi dischi ma restano comunque limitati ad un pubblico di nicchia. Fortunatamente, la nicchia è talvolta grande abbastanza da giustificare qualche investimento da parte di major, ma questi casi sono solo la punte dell'iceberg.
3-Certo. Ha valore di riferimento per i gruppi più giovani e, in parte, di nostalgia per chi segue i grandi nomi con attaccamento per anni.
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Re: Il futuro del Rock

da Alessia » domenica 26 settembre 2010, 21:46

Per rispondere alle tue domande posso dire che:
potrebbero esserci ancora band giovani che "sfornano" qualcosa di bello (ragazzi con talento se ne trovano anche oggi, che poi riescano ad emergere o meno è un altro discorso), ma mai si raggiungeranno di nuovo i livelli che si sono conquistati nel rock degli anni '70.
Aggiungerei anche che, non solo per i giovani è impossibile, ma anche per i gruppi stessi che hanno inventato, in quegli anni, quel determinato nuovo genere o sottogenere (per esempio l'hard rock).
Un motivo potrebbe essere che ogni cosa ha il suo tempo, il suo periodo storico: oggi non si respira quell'atmosfera che poteva esserci negli anni '70, per gli album in studio la tecnologia era diversa (oggi forse è tutto più comodo), per i live i palchi, le regole, sono cambiate, l'idea di fare musica è cambiata! ecc...Azzardo a dire una cosa: il rock era una moda, ora non lo è più, è solo per pochi (nostalgici oppure eletti :D ).
E' come dire: quel tizio fa musica barocca, scrive pagine eccelse nel 2010, ma il maestro rimane pur sempre Bach!
Sì che ho letto affermazioni da far venire i brividi, del tipo: "Ma chi sono questi Led Zepplin (scritto proprio così!), il vero rock è quello dei tokio hotel!".
Il rock è morto e non c'è più nulla da dire (per me può anche finire il mondo) e perdonatemi se sono così drastica, ma è quello che provo quando mi capita di ascoltare gruppi nati di recente.
Dicendo questo ho risposto in parte anche alla tua seconda domanda: quindi non è che manchi qualcosa ai gruppi di oggi, più semplicemente è impossibile, in questo caso, che l'allievo superi il maestro, sia per motivi storici, sia perchè ciò che c'è stato negli anni '70 è insuperabile; non riuscirei ad immaginare nulla di "più perfetto" del rock di quel periodo (canzoni belle come "Stairway to heaven" non ci saranno mai più, chitarristi come Jimi Hendrix si possono solo sognare, cantanti come Ian Gillan...No, non scherziamo neanche!).
Molti musicisti degli anni '70 (non solo, anche anni '60) si sono ritrovati con un talento da paura, a fare un genere che andava di moda e a loro congeniale...Cosa si può chiedere di più per avere successo?
E per l'ultima domanda...Questa è quella che mi coinvolge di più. E' un tasto dolente e qualcuno mi prenderà per pazza, ma...Darei 20 della mia vita (e forse anche di più) per vedere i Deep Purple giovani e grintosi come agli inizi degli anni '70!
E' inevitabile la nostalgia o il rimpianto di non averli mai visti in quegli anni...Quindi la proposta musicale attuale dei mostri sacri è giusto che ci sia, ma è sempre seguita dall'ombra del passato, dal fantasma di qualcosa che non tornerà mai più e che suscita tanta malinconia.
Scusate se mi sono dilungata, ma è un argomento molto interessante e ho voluto scrivere una piccola parte di ciò che penso.
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Re: Il futuro del Rock

da roberto » domenica 26 settembre 2010, 22:50

ma.......hai copiato uno dei miei post di 10 anni fa?.... 8) :lol: 8) :lol:

---
l' unica differenza...è che io li ho visti ai tempi d' oro..... e questo rafforza ancora di piu il concetto.....
"e quindi......abbeveratevi alla disinformazione di cui siete protagonisti....."

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Re: Il futuro del Rock

da Alessia » domenica 26 settembre 2010, 22:59

roberto ha scritto:ma.......hai copiato uno dei miei post di 10 anni fa?.... 8) :lol: 8) :lol:

---
l' unica differenza...è che io li ho visti ai tempi d' oro..... e questo rafforza ancora di piu il concetto.....



Sarei curiosa di leggerlo! :o
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Re: Il futuro del Rock

da ROXI76_99 » lunedì 27 settembre 2010, 1:31

Alessia ha scritto:

Sarei curiosa di leggerlo! :o

Questo era uno dei tanti... http://www.deep-purple.it/forum/rock-dead-t1345.html
Io sono molto cinica...Quello che piace "a noi" è già stato scritto. Quello che oggi viene definito rock ed è conosciuto dalle masse non è nemmeno l'ombra di quello che era in passato. E se mai ci fosse qualche gruppo nuovo valido sicuramente non lo vedremmo al Festivalbar ( :lol: ).Ha ragione Alessia nel dire che una volta il rock era una moda. La maggior parte della gente lo ascoltava,era una novità,e in quegli anni quel tipo di musica trovava terreno fertile per crescere.Purtroppo il sistema di oggi è troppo,troppo diverso...la gente ascolta i cantantucoli che escono dai talent show,non c'è più spazio per questo. E se per assurdo (fantascienza) uscisse un gruppo che potrebbe piacere a noi,avrebbe sicuramente qualche riciclo o richiamino con i seventies...e allora non avrebbe in ogni caso nulla di nuovo e originale,sarebbe solo una pallida imitazione di ciò che "è stato". Allora conterebbe come il due di picche a briscola. (In tempo zero verrebbe comunque tacciato di essere troppo commerciale,troppo ruffiano blablabla...e questo perchè purtroppo sarebbe inserito in un sistema che ormai è un vero tritacarne.)
Per concludere....si,ha valore la proposta attuale dei mostri sacri...assolutamente si! Almeno ci resta questo!!! :mrgreen:
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Re: Il futuro del Rock

da gius » lunedì 27 settembre 2010, 12:53

Io sarò ancora più lapidario: con la morte di Ronnie James Dio è cominciato l'inizio della fine.

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Re: Il futuro del Rock

da Alessia » lunedì 27 settembre 2010, 13:40

ROXI76_99 ha scritto:Questo era uno dei tanti... rock-dead-t1345.html


Grazie per la segnalazione. Molto interessante! :)
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Re: Il futuro del Rock

da roberto » lunedì 27 settembre 2010, 15:01

cazzo, i forumisti sono molto attenti 8) 8)
oggi dopo qualche anno da quel post che avevo scritto, le cose sono peggiorate.
basta aprire un giornale a caso, tipo sorrisi e canzoni e in classifica troviamo gente che proviene da x factor e da amici.
e sta gente poi vince sanremo.
una volta a sanremo, ci andava lucio dalla, modugno, celentano...... che piacciano o no, è gente che almena sa fare il suo mestiere.
oggi questo è il risultato delle tv spazzatura.
poi vedi che in testa c' è il disco degli iron maiden, ma attenzione, sempre il solito discorso.....
le classifiche si basano sulle v endite ai grossi centri commerciali (minimo 250 mq). non sono vendite reali al dettaglio. infatti se si va nei media world, o altri centri, ci sono centinaia di iron maiden ammucchiati in corsia.
lo stesso vale per gli ac dc e qualcun altro.
purtroppo la maggioranza di ascoltatori o compratori, non capiscono assoultamnente un cazzo di rock 'n' roll..... è solo la massa.
basta andare dal benzinaio, abbassare il finestrino con su magari i black sabbath o i deep purple, o qualsiasi gruppo con chitarra distorta...
puntualmente il benzinaio affermerà...: " ah.... ascolti gli iron !!!.... "
ma vaffanculo va....
"e quindi......abbeveratevi alla disinformazione di cui siete protagonisti....."

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Re: Il futuro del Rock

da Alessia » lunedì 27 settembre 2010, 15:44

roberto ha scritto:oggi questo è il risultato delle tv spazzatura.


Forse saremmo arrivati comuque a questo risultato... :(

roberto ha scritto:basta andare dal benzinaio, abbassare il finestrino con su magari i black sabbath o i deep purple, o qualsiasi gruppo con chitarra distorta...
puntualmente il benzinaio affermerà...: " ah.... ascolti gli iron !!!.... "
ma vaffanculo va....


Mi associo al vaffan...Ma a volte, una situazione del genere, è anche motivo di andare fieri di se stessi (oppure un modo per capire di non far parte della "massa puzzolente")! :D
Mi permetto di raccontarvi un piccolo aneddoto.
Ero in Università, quel giorno indossavo la felpa dei Led Zeppelin (con consapevolezza, piacere e non per sfoggiare i miei gusti musicali!), incrocio un ragazzo sconosciuto che dice alla sua amica: "La gente che mette felpe così andrebbe rinchiusa!", e l'altra rideva come una cretina, forse non sapendo neanche il motivo.
Mi sono voltata per guardarli (non sono una persona rissosa), con sguardo fiero e soddisfatto di non dover condivire la VERA MUSICA con persone che la pensano così.
Quindi...Non posso che augurare a tutta la massa: tanta techno e il nazionale Tiziano (Ferro).
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Re: Il futuro del Rock

da RatBatBlue95 » lunedì 27 settembre 2010, 16:18

Alessia ha scritto:Mi associo al vaffan...Ma a volte, una situazione del genere, è anche motivo di andare fieri di se stessi (oppure un modo per capire di non far parte della "massa puzzolente")! :D
Mi permetto di raccontarvi un piccolo aneddoto.
Ero in Università, quel giorno indossavo la felpa dei Led Zeppelin (con consapevolezza, piacere e non per sfoggiare i miei gusti musicali!), incrocio un ragazzo sconosciuto che dice alla sua amica: "La gente che mette felpe così andrebbe rinchiusa!", e l'altra rideva come una cretina, forse non sapendo neanche il motivo.
Mi sono voltata per guardarli (non sono una persona rissosa), con sguardo fiero e soddisfatto di non dover condivire la VERA MUSICA con persone che la pensano così.
Quindi...Non posso che augurare a tutta la massa: tanta techno e il nazionale Tiziano (Ferro).

#-o
Che truzzo di .....! Scusate ma mi è scappato! Non posso credere che siamo arrivati davvero a questo punto! Vergogna!
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Re: Il futuro del Rock

da Alessia » lunedì 27 settembre 2010, 16:28

RatBatBlue95 ha scritto:#-o
Che truzzo di .....! Scusate ma mi è scappato! Non posso credere che siamo arrivati davvero a questo punto! Vergogna!


Credimi... :(
E non si trattava di un ragazzino (che magari per qualche motivo può essere anche giustificato!).
Tutto questo è per ribadire la mia tesi...Il rock è ormai per pochi.
Godiamoci fino in fondo ciò che resta dei grandi e quando non ci saranno più, diciamo ai nostri (eventuali) discendenti cos'è e qual è la vera musica. :D
Sarà la mia missione! :wink:
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Re: Il futuro del Rock

da RatBatBlue95 » lunedì 27 settembre 2010, 16:36

Alessia ha scritto:
RatBatBlue95 ha scritto:#-o
Che truzzo di .....! Scusate ma mi è scappato! Non posso credere che siamo arrivati davvero a questo punto! Vergogna!


Credimi... :(
E non si trattava di un ragazzino (che magari per qualche motivo può essere anche giustificato!).
Tutto questo è per ribadire la mia tesi...Il rock è ormai per pochi.
Godiamoci fino in fondo ciò che resta dei grandi e quando non ci saranno più, diciamo ai nostri (eventuali) discendenti cos'è e qual è la vera musica. :D
Sarà la mia missione! :wink:

Bravissima Alessia, è questo lo spirito giusto! Io ho già conservato (quasi ma mi manca pochissimo) tutta la discografia dei Deep. Sono sicuro che mi potrà servire in un futuro lontano! :lol:
Hai fatto benissimo ad ignorarlo. Anch'io avrei fatto lo stesso. Le cose di vera e pura qualità ormai sono per pochi, pochissimi eletti. Prima andavano di moda i Deep, i Led, i Sabbath, gruppi di una certa caratura. Oggi, e fa malissimo dirlo, vanno di moda solo i normali.
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Re: Il futuro del Rock

da DanieleZ » lunedì 27 settembre 2010, 17:29

purpleangel ha scritto:Riallacciandomi ad un intervento di Daniele nel topic dei Blackmore's Night apro questa discussione cercando di esaminare quanto segue:

Ci sono band giovani che possono ancora scrivere pagine importanti o é giá stato detto tutto?

In caso la vostra risposta sia negativa cosa manca ai gruppi di oggi?

Ha davvero ancora valore la proposta musicale attuale dei mostri sacri?
Hai fatto bene ad aprire la discussione, la ritengo non solo molto interessante, ma addirittura fondamentale per fare il punto della situazione del Rock nel 2010 e oltre.
Occhio, che NON sarò breve...

La mia premessa direi che è in linea con ciò che mi pare stiano dicendo un po' tutti: il Rock lo paragono un po' all'apprendimento della scrittura: negli anni '50 è stato concepito il suo alfabeto, nei '60 la grammatica, nei '70 sono state scritte le grandi opere letterarie, poi maniera, analfabetismo di ritorno, o tutt'altre cose. Insomma, sono anch'io convinto che nei Seventies si sia toccato l'apice di creatività e libertà espressiva del genere musicale in questione. Il meglio, temo, è già stato dato, perlomeno per quanto riguarda quello che da qualche anno viene definito Classic Rock, che comprende R'n'R, Hard, Southern, Prog, Rock Blues, primo Heavy Metal, Glam e dintorni, insomma, direi ciò che in prevalenza si ascolta qua, in questo forum. Le ragioni sono varie: fisiologiche, perché un picco creativo non può durare per sempre, ambientali, in quanto il contesto culturale è del tutto cambiato, e qua ci si può mettere dentro di tutto, dalle scelte dei discografici (spesso estremamente miopi) al diverso uso dei media, al fatto che qualcosa sia o meno di moda... Le variabili sono davvero tante.
Attenzione però, il fatto che il meglio a livello creativo sia stato già detto, mica vuol dire che il tutto sia finito e non ci sia più un cazzo da dire, tutt'altro. Come per il Blues e il Jazz, anche un certo tipo di Rock è ormai diventato per l'appunto "classico", ciò vuol dire che se i modi in cui viene suonato sono considerabili degli standard (come per Jazz e Blues), quello che distingue le band che hanno ancora un senso da dei meri esecutori, copie delle copie delle copie, è l'interpretazione che i vari gruppi e musicisti riescono a dare. C'è ancora moltissima roba in giro che viene fatta non dico con assoluta originalità, ma perlomeno con un bel songwriting e grande freschezza esecutiva ed espressiva.
Certo non si tratta di megaband da milioni di copie vendute (ma con la crisi attuale della discografia nessuno può più tanto ridere a riguardo...), piuttosto di gruppi di nicchia che spessissimo possono riservare ben più d'una sorpresa. I Gov't Mule, citati nell'altra discussione, sono come dicevo uno dei gruppi di punta di questa nicchia di rinnovato interesse che c'è da qualche anno nel panorama musicale. E c'è eccome, altrimenti non si spiegherebbe l'esistenza di riviste come "Classic Rock" in Inghilterra o la nostra "Classix!".
Certo non è più facile come una volta, i gruppi in questione (a parte i pochi che emergono più di altri) bisogna andare a scovarseli fuori nell'underground, ma si possono avere grandi soddisfazioni.
Tempo fa era stato aperto un topic di gruppi italiani Hard Rock (questo: hardrock-italiano-inglese-t7286.html ), chi non l'avesse visto è pregato di dare un'occhiata (e un ascolto), qualche bella sorpresa la troverà di sicuro, prova che per una volta anche il nostro paese è sensibile in positivo ad una nicchia musicale di valore.

Per completare le risposte alle questioni di Purpleangel (alla prima mi pare d'aver ampiamente risposto), direi che alle alle attuali band Classic Rock mancano, come dicevo, contesto e il fatto che le innovazioni sono già state fatte, e le proposte dei mostri sacri ovviamente hanno ancora un enorme valore per il loro passato in quanto la roba bella è sempre attuale, e spesso anche per le loro nuove produzioni in quanto, anche se magari la migliore ispirazione è dei tempi andati (non sempre è così, per fortuna), la classe ed il mestiere di questi vecchiacci, non si possono cancellare con un colpo di spugna e in genere vengono fuori sia dal vivo che in studio.

Per finire, riprendo un concetto espresso da Purpleangel sempre nell'altra discussione: il Rock non si limita certo a quello classico, ce n'è un sacco di moderno, dal Metal che gira ora, a tutta la scena Alternative, Indie, Post Rock e via dicendo, che è peraltro roba che gira almeno da una ventina d'anni, e che le sue salde radici nel passato le ha eccome, e che a me personalmente, non piace neanche un po'. Sinceramente è roba che, non piacendomi in generale, non sono in grado di dire se sia quella il vero futuro del Rock e quanto sia effettivamente innovativa. Certo è che è diventata qualcos'altro rispetto a ciò che amo, e che, tolto qualcosa di estremamente sporadico qua e la (ma forse neanche) non è certo quello che piace ascoltare a me quando parlo di Rock. Non mi permetto assolutamente di dire che sia roba brutta o inutile, ci mancherebbe, solo non rientra nella mia sensibilità e percezione.
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Re: Il futuro del Rock

da Jon » lunedì 27 settembre 2010, 18:21

Eh, per il Rock con la "R" maiuscola è davvero tosta...
comunque sia è difficile staccarsi dai maestri e ad ogni modo ci sarà sempre qualche reminescenza del vecchio stile, quindi come si fa a parlare effettivamente di "nuove pagine"?

... d'altro canto oggi è tutto un business, lo avete già spiegato fin troppo bene, quindi se anche ci sono dei musicisti con un certo "fiuto" potrebbero deficitare della materia prima da fiutare, un po' di "atmosfera", cosa che 40 anni fa si respirava un po' ovunque......

quindi l'unica speranza è che i giovani artisti riescano a trovare questa atmosfera dentro di sè, ma ammesso pure che così avvenga ci si sentirebbe comunque troppo sbilanciati e mancando l'adeguato supporto o incoraggiamento esterno a lungo (ma pure poco) andare si finisce con il dissipare tutto e tanti saluti...

l'unica cosa che può rimanere (a volte neanche quella) è la sola voglia di esprimersi con passione e si rivela molto determinante per riuscire ad identificare la propria identità in quest'epoca buia e tetra in modo che i propri fari interni possano accendersi e fare un po' di luce per cercare "gli altri fari", i propri simili, coloro che hanno il bisogno di fare e di vedere la luce in prospettive diverse...

altrimenti questo arcobaleno non lo vedremo mai più, nemmeno dalla propria casetta ed è questo quello che conta, che deve contare...
I miei Tributi ai Deep Purple:
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Re: Il futuro del Rock

da Alessia » lunedì 27 settembre 2010, 20:17

DanieleZ ha scritto:La mia premessa direi che è in linea con ciò che mi pare stiano dicendo un po' tutti: il Rock lo paragono un po' all'apprendimento della scrittura: negli anni '50 è stato concepito il suo alfabeto, nei '60 la grammatica, nei '70 sono state scritte le grandi opere letterarie, poi maniera, analfabetismo di ritorno, o tutt'altre cose.


Bellissimo post, è stato un piacere leggerlo.
Per quanto riguarda ciò che è nato (e sta nascendo) dopo il "magico periodo" degli anni ' 70...
Secondo me, sono tante vie verso la decadenza (non insultatemi perchè uso questo termine!).
Decadenza non tanto nel senso di perdita di qualità, ma piuttosto come una sorta di rassegnazione a non poter più vedere quello che è stato il rock classico!
Con il rock classico si sono scritte le pagine più belle (il romanzo per eccellenza), poi si è fatto "altro", qualcosa che può essere bello, nuovo e interessante, ma che non va oltre (non può andare oltre!) quello che è già stato fatto.
Non riesco ad immaginare (difetto mio?) alcunchè di aggiuntivo; percepisco soltanto qualcosa di necessario (per motivi storici, culturali ecc...), ma non indispensabile alla crescita della musica.
Si può parlare quindi di evoluzione, intesa come un "andare avanti", una trasformazione, ma non di uno sviluppo, un progresso, un ampliamento, un completare ciò che è stato il rock degli anni '70.
Non riesco a vedere via di scampo perchè, secondo me, l'apice è già stato raggiunto.
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Re: Il futuro del Rock

da DanieleZ » lunedì 27 settembre 2010, 20:27

Ti ringrazio per l'apprezzamento e per aver avuto il coraggio di leggerlo fino in fondo!
Quello che però ti consiglio, è di non rassegnarti per nulla. Come ho scritto di roba anche bellissima, pur sostanzialmente a livello underground, ne continua ad uscire e non poca. Forse c'è da sbattersi un po' di più, ma a scoprire certe band di soddisfazione se ne può avere ancora parecchia, inoltre si alimenta una scena di questi tempi preziosa, per chi ha certi gusti musicali. Non è affatto tutto finito, ha solo cambiato dimensione, e in questa dimensione tutto sommato è veramente bello sguazzarci, tanto più che in ambiti per l'appunto "di nicchia" al di fuori del mainstream, non c'è in alcun modo la necessità di svendersi a compromessi e c'è dunque la possibilità di trovare del materiale musicale veramente "duro e puro", non so se mi spiego...
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Re: Il futuro del Rock

da Raven Star » lunedì 27 settembre 2010, 20:50

vorrei scrivere molto su questo argomento, ma ora sono in un momento pigro. Snocciolando il tutto dico questo: tutto ha una metamorfosi, tutto puo' variare,ampliarsi e contaminarsi. Qualsiasi forma d'arte. Ma siccome io sono uno zuccone purista, e mi va benissimo essere così, conservo immutabile la mia teoria secondo la quale il rock ha avuto il suo massimo splendore negli anni 70. Quindi penso che la didascalia cronologica di Daniele sia ottima: anni 50 l'abc, anni 60 la grammatica, anni 70 il top e poi da li in poi un'analfabetismo di ritorno e via dicendo.
Secondo me attualmente la situazione rock è viva, non dico che sia morta, purtroppo pero' devo tristemente rendermi conto che una volta ai grandi festival c'era Jimi hendrix e ora ci sono i green day.... insomma, ho detto tutto.
Io sono altamente negativo e pessimista, lo dico subito. Quindi per quanto mi riguarda la mia speranza è una sola: O un ritorno in auge di cio' che è il vero rock e quindi SI, un ritorno a cio' che era lo stile delle epoche d'oro,o a mio parere puo' anche finire qui .....
io ho vissuto l'epoca dei placebo,degli oasis, dei green day...........eppure continuo a ritenermi figlio spirituale dell'epoca dei doors,di hendrix,dei purple,dei sabbath.....
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Re: Il futuro del Rock

da Alessia » lunedì 27 settembre 2010, 21:17

DanieleZ ha scritto:Ti ringrazio per l'apprezzamento e per aver avuto il coraggio di leggerlo fino in fondo!
Quello che però ti consiglio, è di non rassegnarti per nulla. Come ho scritto di roba anche bellissima, pur sostanzialmente a livello underground, ne continua ad uscire e non poca. Forse c'è da sbattersi un po' di più, ma a scoprire certe band di soddisfazione se ne può avere ancora parecchia, inoltre si alimenta una scena di questi tempi preziosa, per chi ha certi gusti musicali. Non è affatto tutto finito, ha solo cambiato dimensione, e in questa dimensione tutto sommato è veramente bello sguazzarci, tanto più che in ambiti per l'appunto "di nicchia" al di fuori del mainstream, non c'è in alcun modo la necessità di svendersi a compromessi e c'è dunque la possibilità di trovare del materiale musicale veramente "duro e puro", non so se mi spiego...


Ho ancora molto da imparare e se mi darai qualche indicazione, sarò felice (e, con me, credo molti altri) di scoprire il materiale musicale di cui tu parli! 8)
Non mi faccio illusioni e sarà difficile (auto)convincermi, ma (modestamente!) credo di avere buone basi, quindi perchè non fare questo tentativo?! Mi impegnerò. :)
Ma prego tutti di non proporre gruppi come i Kasabian o The Kooks (che ho visto, per sbaglio! il 30/08/2009, a Milano, prima dei Deep Purple quando si sono esibiti al posto degli Oasis!). Uno shock che non ho ancora superato (e forse non supererò mai!). :(
Mi scuso con chi riesce ad apprezzarli, ma sono due gruppi che non ritengo all'altezza delle mie aspettative.
E lo stesso vale per gli Oasis, i quali però da quel giorno mi sono un po' più simpatici (giusto perchè, non essendosi presentati, sono state 2 le volte che nel 2009 ho visto i Purple!). :D
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Re: Il futuro del Rock

da Alessia » lunedì 27 settembre 2010, 21:40

Raven Star ha scritto:io ho vissuto l'epoca dei placebo,degli oasis, dei green day...........eppure continuo a ritenermi figlio spirituale dell'epoca dei doors,di hendrix,dei purple,dei sabbath.....
è una questione di buon gusto...


Se ti può consolare, posso dirti che ho avuto il tuo stesso destino.
Persino i miei genitori sono troppo giovani per i Doors, i Deep Purple e tutti quelli che hai citato (o soltanto pensato), ma anche loro (e forse di conseguenza anch'io) si ritengono figli spirituali di quell'epoca...
Bella espressione: "buon gusto"! Ma da cosa dipende?
Questione di DNA? Di vocazione? Di predisposizione? Di fortuna? :D
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Re: Il futuro del Rock

da roberto » lunedì 27 settembre 2010, 22:04

Alessia ha scritto:
RatBatBlue95 ha scritto:#-o
Che truzzo di .....! Scusate ma mi è scappato! Non posso credere che siamo arrivati davvero a questo punto! Vergogna!


Credimi... :(
E non si trattava di un ragazzino (che magari per qualche motivo può essere anche giustificato!).
Tutto questo è per ribadire la mia tesi...Il rock è ormai per pochi.
Godiamoci fino in fondo ciò che resta dei grandi e quando non ci saranno più, diciamo ai nostri (eventuali) discendenti cos'è e qual è la vera musica. :D
Sarà la mia missione! :wink:


prova a immaginare come veniva trattato, chi come me, indossava ste magliette 30 anni fa..... al bando, dagli al drogato, puzzolente, marcio.
sono sempre stato fiero della mia....puzza.... :lol: :lol: :lol:
"e quindi......abbeveratevi alla disinformazione di cui siete protagonisti....."

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Re: Il futuro del Rock

da roberto » lunedì 27 settembre 2010, 22:41

......resto comunque del mio parere....... è stato detto tutto......in tutto.
non ci resta che ascoltare qualche nuovo disco di qualche vecchio artista, sperando che sia decente..... e non sempre lo è......
inutile andare al cinema a vedere remake quando posso vedere l' originale, che per altro è 100 volte meglio....
:doubt:
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Re: Il futuro del Rock

da ROXI76_99 » lunedì 27 settembre 2010, 23:40

DanieleZ ha scritto:Ti ringrazio per l'apprezzamento e per aver avuto il coraggio di leggerlo fino in fondo!
Quello che però ti consiglio, è di non rassegnarti per nulla. Come ho scritto di roba anche bellissima, pur sostanzialmente a livello underground, ne continua ad uscire e non poca. Forse c'è da sbattersi un po' di più, ma a scoprire certe band di soddisfazione se ne può avere ancora parecchia, inoltre si alimenta una scena di questi tempi preziosa, per chi ha certi gusti musicali. Non è affatto tutto finito, ha solo cambiato dimensione, e in questa dimensione tutto sommato è veramente bello sguazzarci, tanto più che in ambiti per l'appunto "di nicchia" al di fuori del mainstream, non c'è in alcun modo la necessità di svendersi a compromessi e c'è dunque la possibilità di trovare del materiale musicale veramente "duro e puro", non so se mi spiego...

Si Daniele,tutto bello...però alla fine della fiera (e l'hai detto tu stesso) ormai se ci sono delle nuove proposte valide queste si muovono in una dimensione estremamente ristretta. E la nostra frustrazione risiede nel fatto che al giorno d'oggi non c'è meritocrazia per tali gruppi...non vengono valorizzati ,e spesso nessuno manco li conosce. Nel frattempo gli stadi vengono riempiti a tappo da gente assolutamente inutile...
Forse siamo noi che viviamo in un contesto anacronistico ascoltando roba polverosa di 40 anni fa...dovremmo renderci conto che non è più tempo per noi......................................

:twisted: :twisted: :twisted: col piffero!
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Re: Il futuro del Rock

da purpleangel » martedì 28 settembre 2010, 0:40

Io dico la mia..e saró un po' l'avvocato del diavolo..
Vedo che nessuno menziona nomi di gruppi attuali, peró questo "rifiuto" sembra piú dettato da una semplice questione di gusti piú che di effettivo valore del gruppo, come tra l'altro dice Daniele.
Con gusti intendo la preferenza appunto del suono del rock cosí com'era nei 70..perché per me a livello di gruppi e contrapposizioni per esempio é molto simile un black sabbath contrapposto ad un supertramp ed un metallica rispetto a un u2..cambiano i tempi ma la prospettiva é molto simile.
Spesso per curiositá e passatempo mi ritrovo a spulciare siti con classifiche di singoli ed album degli anni 70..beh..a dire la veritá tutta questa diversitá con una classifica attuale non ce la vedo, o almeno non in modo cosí drastico. Per fare un esempio, nel 1971 ci sono i Deep Purple con un numero 1 in classifica, ma c'é anche un tale Dave Edmunds (perdonate l'ignoranza, ma io non so assolutamente chi sia) con una canzonetta che in fin dei conti, facendo le debite proporzioni, non mi sembra tanto diversa da un single di Robbie Williams.
Credo sia anche dovuto in parte ad una mitizzazione di un'epoca che ormai inzia ad apparire molto lontana, e ne sono convinto per il semplice fatto che piano piano mi rendo conto che canzoni di una quindicina fa, che all'epoca non avrei mai considerato all'altezza di "classico" stanno assurgendo a questo status. Ad esempio ora sto ascoltando gli Smashing Pumpkins e penso che una canzone come butterfly.. sia assolutamente un classico degli anni 90 cosí come una black night lo é dei 70.
In fin dei conti, credo che ogni epoca avrá i suoi classici e alla fine quelli dei 70 sono stati quanti quelli dei 60, quelli degli 80 quanto quelli dei 70 e cosí via.
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Re: Il futuro del Rock

da DanieleZ » martedì 28 settembre 2010, 1:13

Alessia ha scritto:
Ho ancora molto da imparare e se mi darai qualche indicazione, sarò felice (e, con me, credo molti altri) di scoprire il materiale musicale di cui tu parli! 8)
Non mi faccio illusioni e sarà difficile (auto)convincermi, ma (modestamente!) credo di avere buone basi, quindi perchè non fare questo tentativo?! Mi impegnerò. :)
Ma prego tutti di non proporre gruppi come i Kasabian o The Kooks (che ho visto, per sbaglio! il 30/08/2009, a Milano, prima dei Deep Purple quando si sono esibiti al posto degli Oasis!). Uno shock che non ho ancora superato (e forse non supererò mai!). :(
Mi scuso con chi riesce ad apprezzarli, ma sono due gruppi che non ritengo all'altezza delle mie aspettative.
E lo stesso vale per gli Oasis, i quali però da quel giorno mi sono un po' più simpatici (giusto perchè, non essendosi presentati, sono state 2 le volte che nel 2009 ho visto i Purple!). :D
Tranquilla, dio mi strafulmini se ti parlo di Kasabian o roba del genere, distantissima da ciò che intendo per nuovo Classic Rock. Del resto, di indicazioni te ne posso dare finché vuoi. I citati Gov't Mule ad esempio o i Black Crowes, tanto per restare sulla roba più famosa. Pii andando in cerca di cose più underground e spaziando fra vari generi che si ispirano agli anni d'oro, ti butto li i Black Bonzo, a mio parere formidabili: http://www.myspace.com/blackbonzo oppure i Blood Of The Sun, dei quali sto cercando i dischi: http://www.myspace.com/bloodofthesun ; ma ce ne sono veramente tanti, man mano che mi vengono in mente dei nomi li posso postare qua sopra. Avevo messo il link ad una discussione sugli attuali gruppi Hard Rock italiani, li potrai sbizzarrirti (a tutti i nomi citati ho messo un link al Myspace) a scoprirli, c'è roba molto buona in giro, e spesso non lo sappiamo neanche.

ROXI76_99 ha scritto:Si Daniele,tutto bello...però alla fine della fiera (e l'hai detto tu stesso) ormai se ci sono delle nuove proposte valide queste si muovono in una dimensione estremamente ristretta. E la nostra frustrazione risiede nel fatto che al giorno d'oggi non c'è meritocrazia per tali gruppi...non vengono valorizzati ,e spesso nessuno manco li conosce. Nel frattempo gli stadi vengono riempiti a tappo da gente assolutamente inutile...
Forse siamo noi che viviamo in un contesto anacronistico ascoltando roba polverosa di 40 anni fa...dovremmo renderci conto che non è più tempo per noi......................................

:twisted: :twisted: :twisted: col piffero!
Guarda, dato per assodato che ciò che di nuovo (e buono) ascoltiamo è ormai di nicchia, sinceramente me ne strasbatto le balle se in classifica ci sono delle merdacce, me lo ascolto quando ne ho l'occasione, e vado avanti per la mia strada senza rendere conto a nessuno. Tanto alla fine è da quando ascolto Rock che è tutto sommato minoritario, perlomeno in Italia (basta guardare una classifica degli anni '80...) e ci ho fatto il callo. D'altronde il tempo per me finirà quando morirò, nel mentre ascolterò sempre quello che mi piace e non certo ciò che è imposto dalle mode.

purpleangel ha scritto:Io dico la mia..e saró un po' l'avvocato del diavolo..
Vedo che nessuno menziona nomi di gruppi attuali, peró questo "rifiuto" sembra piú dettato da una semplice questione di gusti piú che di effettivo valore del gruppo, come tra l'altro dice Daniele.
Con gusti intendo la preferenza appunto del suono del rock cosí com'era nei 70..perché per me a livello di gruppi e contrapposizioni per esempio é molto simile un black sabbath contrapposto ad un supertramp ed un metallica rispetto a un u2..cambiano i tempi ma la prospettiva é molto simile.
Spesso per curiositá e passatempo mi ritrovo a spulciare siti con classifiche di singoli ed album degli anni 70..beh..a dire la veritá tutta questa diversitá con una classifica attuale non ce la vedo, o almeno non in modo cosí drastico. Per fare un esempio, nel 1971 ci sono i Deep Purple con un numero 1 in classifica, ma c'é anche un tale Dave Edmunds (perdonate l'ignoranza, ma io non so assolutamente chi sia) con una canzonetta che in fin dei conti, facendo le debite proporzioni, non mi sembra tanto diversa da un single di Robbie Williams.
Credo sia anche dovuto in parte ad una mitizzazione di un'epoca che ormai inzia ad apparire molto lontana, e ne sono convinto per il semplice fatto che piano piano mi rendo conto che canzoni di una quindicina fa, che all'epoca non avrei mai considerato all'altezza di "classico" stanno assurgendo a questo status. Ad esempio ora sto ascoltando gli Smashing Pumpkins e penso che una canzone come butterfly.. sia assolutamente un classico degli anni 90 cosí come una black night lo é dei 70.
In fin dei conti, credo che ogni epoca avrá i suoi classici e alla fine quelli dei 70 sono stati quanti quelli dei 60, quelli degli 80 quanto quelli dei 70 e cosí via.
Sono sostanzialmente d'accordo con ciò che dici, ogni periodo, al di la delle mitizzazioni, ha avuto la sua robetta leggerina e più o meno scema da classifica e le sue cose di valore, anche nelle hit parade dei Seventies ci trovavi, che ne so, gli Emerson Like & Palmer vicino ai Ricchi e Poveri, tanto per dire. Mitizzare qualche epoca, pur essendo una cosa naturale, è sbagliato ed illusorio, non è esistita nessuna epoca leggendaria, ed ogni momento ha avuto alti e bassi.
Una cosa che a mio avviso differenzia ora da allora è che il comportamento dei discografici e tutta l'industria musicale non erano come al giorno d'oggi. Ora vale l'usa e getta ben più di allora, se un prodotto non va subito viene immediatamente scaricato, senza un minimo investimento sulla proposta artistica, e le stesse scelte artistiche sono ben più dei produttori che dei musicisti, che in tal senso hanno ben minori margini d'espressione. Questo è un processo iniziato negli anni '80, che ha avuto ora il suo culmine. Ovviamente con ciò mica voglio dire che tutto ciò che esce oggi sia merda, o perlomeno roba finta, ci mancherebbe. Ogni tanto se c'è qualche buona idea o qualche spunto di freschezza anche oggi esce qualcosa di valido, ma secondo me, il tutto è limitato dalla situazione che ho analizzato.
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