Blackmore e il rock neoclassico

Rainbow, Whitesnake, Glenn Hughes, concerti di Ian Paice in Italia...

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Blackmore e il rock neoclassico

da Guybrush Threepwood » mercoledì 19 settembre 2012, 18:53

I Rainbow del periodo 75-84 sono a mio avviso la prima formazione di rock neoclassico della storia..Se è vero che Blackmore con Highway star aveva aggiornato il manuale della chitarra elettrica con l'introduzione della minore armonica è altrettanto vero che è con Gates of Babylon o con Stargazer che il suo chitarrismo raggiunge la perfezione formale.
E' solo un'opinione personale,ma il Blackmore di Tokyo 84 con i Rainbow (l'ultimo show di Joe Lynn Turner) è quello che più preferisco in assoluto.
La mia tesi è questa:Tra il 1975 e il 1984 nessun chitarrista poteva competere in quanto a tecnica con il nostro affezionatissimo.
Tra il 1974 e il 1977 Uli Roth e gli Scorpions proponevano un Hard Rock molto buono e a tratti anche esaltante ma il paragone con i Rainbow di quegli anni (DIO) è francamente improponibile..Il confronto poi tra i 2 chitarristi è più interessante invece..
Se ascolto Fly To the rainbow mi sembra di ascoltare L'hendrix psichedelico del 1967
Prendiamo poi Virgin Killer..Catch your train mi sembra l'unica cosa di non hendrixiano che suona e aggiungici un pochino backstage queen e l'unica cosa che mi piace su questo disco è Polar Nights..
Insomma,di neoclassico ci trovo veramente poco e a questo livello anche Schenker ma siamo lontani da Blackmore di Gates of Babylon o Stargazer.
Il Roth più neoclassico lo si può sentire solo a partire da Astral beyond sky con gli Electric Sun disco uscito nel 1985..Prima di questo dischi altri 2 con gli electric Sun ma tutto tranne che fondamentali..
Astral beyond è un disco neoclassico in piena regola e Roth qui suona fluido e pulito e raggiunge forse Blackmore come tecnica ma quello che senti su questo disco non è una fender stratocaster ma una chitarra modificata con piu di 30 tasti,7 corde che suona le note alte a mo di violino...
Se è vero che nel 1985 Roth tecnicamente suonava "neoclassico" ad un livello più avanzato rispetto al nostro zietto è vero anche che nel 1984 (1 anno prima) Malmsteen con una Stratocaster con il manico scalloped uscì con RISING FORCE che sposta ancora più in alto l'asticella e si piazza lassù a guardare tutti dall'alto in basso..
Detto questo Blackmore è DIO e Malmsteen è il primo tra i mortali :D
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Re: Blackmore e il rock neoclassico

da DanieleZ » mercoledì 19 settembre 2012, 19:55

Bene.
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Re: Blackmore e il rock neoclassico

da Guybrush Threepwood » mercoledì 19 settembre 2012, 20:04

Voi che ne pensate?Spero si possa discutere
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Re: Blackmore e il rock neoclassico

da purpleangel » mercoledì 19 settembre 2012, 21:49

Minchia che acidi che siete :lol:

Gusti personali a parte credo ci siano un paio di inesattezze: il periodo neoclassico dei rainbow si può restringere al 78, dopo c'è qualche richiamo qua e là ma la direzxione presa dal gruppo era evidentemente un'altra. Sulla tecnica..forse ti sei dimenticato di un certo Eddie.. :wink:
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Re: Blackmore e il rock neoclassico

da fabio q » mercoledì 19 settembre 2012, 22:08

Concordo, dopo il '78 ci trovo veramente ben poco di neoclassico nei Rainbow.
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Re: Blackmore e il rock neoclassico

da Guybrush Threepwood » mercoledì 19 settembre 2012, 23:21

I Rainbow post Dio musicalmente mi ricordano i Boston e i Journey, anche se questi molto più melodici.
A partire da DIFFICULT TO CURE su disco i Rainbow suonano più AOR e radiofonici e completamente privi di qualsiasi neoclassicismo,ma il Blackmore dal vivo (mi riferisco soprattutto a TOKYO 84) non è secondo voi molto più smanettone e plettratore modalità adesso vi faccio vedere io come te li metto a posto sti giovani guitar hero funamboli che stan venendo su..
Forse è solo una mia impressione eh ma la rivoluzione Van Haleniana deve averla avvertita anche lui e forse avrà voluto dimostrare che poteva suonare pirotecnico anche lui :mrgreen:

Discorso Van Halen:Ovvio che nel 78 con il mitico VAN HALEN 1 era un passo avanti a tutti però non è stato così importante per il neoclassicismo come un Malmsteen per esempio.
Non l'ho mai considerato un chitarrista fenderista da bending e minore armonica anche se ovviamente tapping e ritmiche tamarre con tanto di armonici e leva è tutto merito suo.
Trovo che Blackmore era Rainbow abbia esercitato un'influenza maggiore su Malmsteen piuttosto che su Van Halen.
Se pensi all'attacco di Kill the King con tanto di solo centrale o a Spotlight Kid non può non venirti in mente una qualsiasi songs di Malmsteen di un disco a caso tra Trilogy o Marching out..Malmsteen e i rising force sono la fotocopia dei Rainbow (era Dio ma anche Era Turner).
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Re: Blackmore e il rock neoclassico

da Strange Kind of Woman » mercoledì 19 settembre 2012, 23:40

Benvenuto in caserma Guybrush Threepwood!

Trovo molto bello il tuo entusiasmo nel disquisire di musica, anche io all'inizio ero come te.

Ti suggerisco di star cauto con gli "effetti pirotecnici", come Malmsteen con la Stratocaster c'è chi si piazza lassù a guardare tutti dall'alto in basso... solo un consiglio inutile di donna :wink:
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Re: Blackmore e il rock neoclassico

da fabio q » giovedì 20 settembre 2012, 1:28

Guybrush Threepwood ha scritto:I Rainbow post Dio musicalmente mi ricordano i Boston e i Journey, anche se questi molto più melodici.
A partire da DIFFICULT TO CURE su disco i Rainbow suonano più AOR e radiofonici e completamente privi di qualsiasi neoclassicismo,ma il Blackmore dal vivo (mi riferisco soprattutto a TOKYO 84) non è secondo voi molto più smanettone e plettratore modalità adesso vi faccio vedere io come te li metto a posto sti giovani guitar hero funamboli che stan venendo su..
Forse è solo una mia impressione eh ma la rivoluzione Van Haleniana deve averla avvertita anche lui e forse avrà voluto dimostrare che poteva suonare pirotecnico anche lui :mrgreen:

Discorso Van Halen:Ovvio che nel 78 con il mitico VAN HALEN 1 era un passo avanti a tutti però non è stato così importante per il neoclassicismo come un Malmsteen per esempio.
Non l'ho mai considerato un chitarrista fenderista da bending e minore armonica anche se ovviamente tapping e ritmiche tamarre con tanto di armonici e leva è tutto merito suo.
Trovo che Blackmore era Rainbow abbia esercitato un'influenza maggiore su Malmsteen piuttosto che su Van Halen.
Se pensi all'attacco di Kill the King con tanto di solo centrale o a Spotlight Kid non può non venirti in mente una qualsiasi songs di Malmsteen di un disco a caso tra Trilogy o Marching out..Malmsteen e i rising force sono la fotocopia dei Rainbow (era Dio ma anche Era Turner).

Beh, che Malmsteen si ispiri palesemente a Blackmore non è certo una novità, d'altronde lui stesso l'ha sempre dichiarato, perciò la tua analisi è esatta.
C'è da dire però che pur ispirandosi a Ritchie, Malmstenn ha ripreso solo la sua parte neoclassica, quando sappiamo tutti che the man in black è stato molto di più, e ne ha estremizzato lo stile.
Personalmente non amo assolutamente Malmsteen, lo trovo estremamente monocorde, incapace di suonare lentamente (e sì, le emozioni si regalano anche suonando lentamente) e in definitiva parecchio sopravvalutato: la velocità e la tecnica non sono tutto.
Ma questo è un altro discorso, sennò si va in OT.
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Re: Blackmore e il rock neoclassico

da dagliStates » giovedì 20 settembre 2012, 4:58

il Blackmore di Fynyl Vynil in Difficult to cure
è uno dei miei preferiti di sempre....
credo che qualche interrogazione a scuola mi si a andata bene
grazie al fatto che mi preparavo ascoltandolo....

per il resto, confesso che ho una vaga idea di cosa sia
il neoclassicismo.... le classificazioni
sono più strumenti giornalistici che altro...
Van Halen ha influenzato schiere di chitarristi,
neoclassici o no.... e pure Malmsteen...
ma fra i due, io dico Blackmore tutta la vita....
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Re: Blackmore e il rock neoclassico

da gius » giovedì 20 settembre 2012, 9:36

A proposito di tecnica post 1975 io spezzerei una fiocina a favore di Jeff Beck, anzi nel caso di Blackmore devo constatare che lo stesso, divenuto signore e padrone della propria carriera musical/artistica, si sia "seduto" sulle posizioni conquistate con una variazione sul tema solo in occasione della reunion del 1984. Ma più con un occhio al tasso alcoolico di Gillan che al volere fare qualcosa di "nuovo".
A tal proposito non riesco a definire "epocale" alcun assolo di Blackmore da lui eseguito dal 1984 al 1996. Anzi accentua la sua funzione ritmica a differenza degli anni precedenti, anche a livello compositivo.
In definitiva, per me, Blackmore è "invecchiato" precocemente (chitarristicamente parlando) e (conscio a sua volta di ciò) astutamente ha spostato l'asse musicale della sua carriera su uno stile che poco o niente ha a che fare con il rock.
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Re: Blackmore e il rock neoclassico

da gius » giovedì 20 settembre 2012, 9:39

Strange Kind of Woman ha scritto:Benvenuto in caserma Guybrush Threepwood!

Trovo molto bello il tuo entusiasmo nel disquisire di musica, anche io all'inizio ero come te.

Ti suggerisco di star cauto con gli "effetti pirotecnici", come Malmsteen con la Stratocaster c'è chi si piazza lassù a guardare tutti dall'alto in basso... solo un consiglio inutile di donna :wink:


Già te lo dissi, ci sono degli intoccabili e dei "sorvegliati speciali".

Figurati che a me B.B.King fa correre in bagno. :wink:
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Re: Blackmore e il rock neoclassico

da purpleangel » giovedì 20 settembre 2012, 10:28

fabio q ha scritto:C'è da dire però che pur ispirandosi a Ritchie, Malmstenn ha ripreso solo la sua parte neoclassica, quando sappiamo tutti che the man in black è stato molto di più, e ne ha estremizzato lo stile.
Personalmente non amo assolutamente Malmsteen, lo trovo estremamente monocorde, incapace di suonare lentamente (e sì, le emozioni si regalano anche suonando lentamente) e in definitiva parecchio sopravvalutato: la velocità e la tecnica non sono tutto.
Ma questo è un altro discorso, sennò si va in OT.


Anch'io la penso così, ovviamente ci sono cose di Malmsteen che mi piacciono, ma sempre a piccole dosi.
Chi invece stava integrando il neo classico alla perfezione, con gusto, eccellente tecnica senza strafare e grandi doti compositive era il mai troppo compianto Randy Rhoads.
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Re: Blackmore e il rock neoclassico

da fabio q » giovedì 20 settembre 2012, 11:22

purpleangel ha scritto:
fabio q ha scritto:C'è da dire però che pur ispirandosi a Ritchie, Malmstenn ha ripreso solo la sua parte neoclassica, quando sappiamo tutti che the man in black è stato molto di più, e ne ha estremizzato lo stile.
Personalmente non amo assolutamente Malmsteen, lo trovo estremamente monocorde, incapace di suonare lentamente (e sì, le emozioni si regalano anche suonando lentamente) e in definitiva parecchio sopravvalutato: la velocità e la tecnica non sono tutto.
Ma questo è un altro discorso, sennò si va in OT.


Anch'io la penso così, ovviamente ci sono cose di Malmsteen che mi piacciono, ma sempre a piccole dosi.
Chi invece stava integrando il neo classico alla perfezione, con gusto, eccellente tecnica senza strafare e grandi doti compositive era il mai troppo compianto Randy Rhoads.

In effetti qualcosa mi ricordo che mi piaceva di Malmsteen, ma come dici tu, a piccole dosi.
Assolutamente d'accordo per Randy Rhoads, una gravissima perdita purtroppo.
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Re: Blackmore e il rock neoclassico

da The Lawyer » giovedì 20 settembre 2012, 12:37

fabio q ha scritto:
Guybrush Threepwood ha scritto:I Rainbow post Dio musicalmente mi ricordano i Boston e i Journey, anche se questi molto più melodici.
A partire da DIFFICULT TO CURE su disco i Rainbow suonano più AOR e radiofonici e completamente privi di qualsiasi neoclassicismo,ma il Blackmore dal vivo (mi riferisco soprattutto a TOKYO 84) non è secondo voi molto più smanettone e plettratore modalità adesso vi faccio vedere io come te li metto a posto sti giovani guitar hero funamboli che stan venendo su..
Forse è solo una mia impressione eh ma la rivoluzione Van Haleniana deve averla avvertita anche lui e forse avrà voluto dimostrare che poteva suonare pirotecnico anche lui :mrgreen:

Discorso Van Halen:Ovvio che nel 78 con il mitico VAN HALEN 1 era un passo avanti a tutti però non è stato così importante per il neoclassicismo come un Malmsteen per esempio.
Non l'ho mai considerato un chitarrista fenderista da bending e minore armonica anche se ovviamente tapping e ritmiche tamarre con tanto di armonici e leva è tutto merito suo.
Trovo che Blackmore era Rainbow abbia esercitato un'influenza maggiore su Malmsteen piuttosto che su Van Halen.
Se pensi all'attacco di Kill the King con tanto di solo centrale o a Spotlight Kid non può non venirti in mente una qualsiasi songs di Malmsteen di un disco a caso tra Trilogy o Marching out..Malmsteen e i rising force sono la fotocopia dei Rainbow (era Dio ma anche Era Turner).

Beh, che Malmsteen si ispiri palesemente a Blackmore non è certo una novità, d'altronde lui stesso l'ha sempre dichiarato, perciò la tua analisi è esatta.
C'è da dire però che pur ispirandosi a Ritchie, Malmstenn ha ripreso solo la sua parte neoclassica, quando sappiamo tutti che the man in black è stato molto di più, e ne ha estremizzato lo stile.
Personalmente non amo assolutamente Malmsteen, lo trovo estremamente monocorde, incapace di suonare lentamente (e sì, le emozioni si regalano anche suonando lentamente) e in definitiva parecchio sopravvalutato: la velocità e la tecnica non sono tutto.
Ma questo è un altro discorso, sennò si va in OT.



Totalmente d'accordo.

Quanto a quanto sopra indicato

I Rainbow post Dio musicalmente mi ricordano i Boston e i Journey, anche se questi molto più melodici.


.... direi più i Foreigner.
Sentitevi Lou Gramm di quegli anni e sentirete che Joe Lynn Turner ne era un clone .....

A partire da DIFFICULT TO CURE su disco i Rainbow suonano più AOR e radiofonici e completamente privi di qualsiasi neoclassicismo,ma il Blackmore dal vivo (mi riferisco soprattutto a TOKYO 84) non è secondo voi molto più smanettone e plettratore modalità adesso vi faccio vedere io come te li metto a posto sti giovani guitar hero funamboli che stan venendo su..


Vero ... ed era spettacolare ...
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Re: Blackmore e il rock neoclassico

da RatBatBlue95 » giovedì 20 settembre 2012, 16:13

Guybrush Threepwood ha scritto:I Rainbow del periodo 75-84 sono a mio avviso la prima formazione di rock neoclassico della storia..Se è vero che Blackmore con Highway star aveva aggiornato il manuale della chitarra elettrica con l'introduzione della minore armonica è altrettanto vero che è con Gates of Babylon o con Stargazer che il suo chitarrismo raggiunge la perfezione formale.
E' solo un'opinione personale,ma il Blackmore di Tokyo 84 con i Rainbow (l'ultimo show di Joe Lynn Turner) è quello che più preferisco in assoluto.
La mia tesi è questa:Tra il 1975 e il 1984 nessun chitarrista poteva competere in quanto a tecnica con il nostro affezionatissimo.
Tra il 1974 e il 1977 Uli Roth e gli Scorpions proponevano un Hard Rock molto buono e a tratti anche esaltante ma il paragone con i Rainbow di quegli anni (DIO) è francamente improponibile..Il confronto poi tra i 2 chitarristi è più interessante invece..
Se ascolto Fly To the rainbow mi sembra di ascoltare L'hendrix psichedelico del 1967
Prendiamo poi Virgin Killer..Catch your train mi sembra l'unica cosa di non hendrixiano che suona e aggiungici un pochino backstage queen e l'unica cosa che mi piace su questo disco è Polar Nights..
Insomma,di neoclassico ci trovo veramente poco e a questo livello anche Schenker ma siamo lontani da Blackmore di Gates of Babylon o Stargazer.
Il Roth più neoclassico lo si può sentire solo a partire da Astral beyond sky con gli Electric Sun disco uscito nel 1985..Prima di questo dischi altri 2 con gli electric Sun ma tutto tranne che fondamentali..
Astral beyond è un disco neoclassico in piena regola e Roth qui suona fluido e pulito e raggiunge forse Blackmore come tecnica ma quello che senti su questo disco non è una fender stratocaster ma una chitarra modificata con piu di 30 tasti,7 corde che suona le note alte a mo di violino...
Se è vero che nel 1985 Roth tecnicamente suonava "neoclassico" ad un livello più avanzato rispetto al nostro zietto è vero anche che nel 1984 (1 anno prima) Malmsteen con una Stratocaster con il manico scalloped uscì con RISING FORCE che sposta ancora più in alto l'asticella e si piazza lassù a guardare tutti dall'alto in basso..
Detto questo Blackmore è DIO e Malmsteen è il primo tra i mortali :D

Per quanto riguarda il discorso neoclassical metal, penso che i chitarristi più influenti per la nascita del genere siano stati Blackmore, Roth e Rhoads (che sono probabilmente i chitarristi più tecnicamente dotati dei 70's, escludendo Eddie Van Halen).
Blackmore è stato uno tra i primi a sviluppare il suono tipicamente neoclassico abbinato alla musica rock, soprattutto durante la sua militanza nei Rainbow. Possiamo considerarlo, quindi, un precursore. Alla stessissima maniera di Roth.
I primi Scorpions con Roth, infatti, nello stesso periodo hanno contribuito in maniera determinante a creare il metal neoclassico, grazie alle intuizioni geniali del prodigio Ulrich che è tra i miei 10 chitarristi preferiti di sempre. Infatti, per me, gli assoli presenti in Catch Your Train (http://www.youtube.com/watch?v=5r1CWL5FrxY) e SOPRATTUTTO The Sails of Charon (http://www.youtube.com/watch?v=P8w6GwzzA-0) sono tra i primissimi esempio di neoclassical, così come i soli di Stargazer e Kill the King da parte di Ritchie, che sono i primi due che mi vengono in mente.
Secondo me, è inesatto affermare che Blackmore abbia influito di più di Roth. Hanno influito allo stesso modo.
A volte, la migliore musica è il silenzio... diciamo.
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Re: Blackmore e il rock neoclassico

da Guybrush Threepwood » venerdì 21 settembre 2012, 22:13

http://www.youtube.com/watch?v=qu8HiZep ... _embedded#!


Che scala usa da 3:20 a 5:00?che figata
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Re: Blackmore e il rock neoclassico

da lordforever » sabato 22 settembre 2012, 9:50

Mazza oh...ogni tanto stento a seguirvi.....som scià vecc.....


http://www.youtube.com/watch?v=bId5wJHE ... ata_player
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Re: Blackmore e il rock neoclassico

da fabio q » sabato 22 settembre 2012, 11:18

lordforever ha scritto:Mazza oh...ogni tanto stento a seguirvi.....som scià vecc.....


http://www.youtube.com/watch?v=bId5wJHE ... ata_player

:lol: :lol: :lol:
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Re: Blackmore e il rock neoclassico

da silvano » sabato 22 settembre 2012, 13:36

Guybrush Threepwood ha scritto:http://www.youtube.com/watch?v=qu8HiZepRWo&feature=player_embedded#!


Che scala usa da 3:20 a 5:00?che figata

Dovrebbe essere un Frigio Dominante (modo della minore armonica)
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Re: Blackmore e il rock neoclassico

da mteso » sabato 22 settembre 2012, 16:09

Al di la' del passaggio fantascientifico e strepitoso che nessuno potra' mai uguagliare secondo me era in playback :-)
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Re: Blackmore e il rock neoclassico

da The Lawyer » sabato 22 settembre 2012, 16:57

mteso ha scritto:Al di la' del passaggio fantascientifico e strepitoso che nessuno potra' mai uguagliare secondo me era in playback :-)

Ovvio, era il video ufficiale del '78.
8)
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Re: Blackmore e il rock neoclassico

da Guybrush Threepwood » sabato 22 settembre 2012, 18:48

Vorrei comprare Concerto for group and orchestra
So che esistono 2 versioni:Quella del 1990 e quella del 2002.
Potreste dirmi se ci sono differenze significative tra le due?
grazie
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Re: Blackmore e il rock neoclassico

da Guybrush Threepwood » domenica 23 settembre 2012, 13:27

A proposito di neoclassico ho trovato questo:
Michael Schenker Hammersmith 1983

http://www.youtube.com/watch?v=UC9tgQAOgEU

Pensavo suonasse veloce solo su pentatonica..Non trovate che sia classicheggiante?
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Re: Blackmore e il rock neoclassico

da fdr » mercoledì 26 settembre 2012, 0:46

Guybrush Threepwood ha scritto:Vorrei comprare Concerto for group and orchestra
So che esistono 2 versioni:Quella del 1990 e quella del 2002.
Potreste dirmi se ci sono differenze significative tra le due?
grazie


Vai tranquillo con il 2002, ottima annata, molto più neoclassica del 1990. 8)

(a parte gli scherzi) le versioni sono 2: del 1969 e del 1999. Tra qualche giorno tre.
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