Abusi di potere

Parliamo un po' di tutto... o quasi

Moderatori: Fabio, numero2, skip75

Regole del forum

Clicca per leggere le Regole del Forum. L'importante comunque è: no insulti; no razzismo; no politica; no link a materiale protetto da copyright, bootleg compresi. Leggi anche le Domande Frequenti (FAQ) prima di postare. Nuovo nel forum? Presentati qui!

Re: Abusi di potere

da gius » martedì 10 luglio 2012, 14:05

dagliStates ha scritto:A mo' di contraltare, posto questa notizia qui, a monito di come oltre agli abusi di potere
esistano gli "abusi di legge", ossia l'uso formale di leggi oltre il buon senso:

http://www.corriere.it/cronache/12_lugl ... b050.shtml



Fatti come questo riportato temo che porteranno sempre più ad un tale degrado e ad una sfiducia nelle istituzioni che faranno diventare la legge del taglione la pratica più applicata.

D'altronde che ci vuole? Un raptus dovuto ad una momentanea insanità mentale, un pò di recita oratoriale con digiuno e barba incolta (durante il processo) ed un avvocato con più pelo sullo stomaco lui che uno Yeti su tutto il corpo.
Too much is not enough
Too much is not enough
 
Messaggi: 5119
Iscritto il: lunedì 14 giugno 2004, 17:46
Località: (My sweet home) Cislago

Re: Abusi di potere

da LordEverTheBest » martedì 10 luglio 2012, 23:51

A proposito di questi ultimi post, vi incollo un pezzo di Bruno Tinti, ex magistrato, che si intitola "Come uccidere la propria moglie, ed essere felici" . Per chi ha la pazienza di leggerlo, spiega tante cose.


Mi hanno chiesto tante volte perché i giornali sono sempre pieni di notizie di scandali vari; perché nessuno di quelli che sembra li abbiano commessi sta mai in prigione; perché, anche dopo che questa gente è stata condannata per qualcuno di questi scandali, poi la ritroviamo coinvolta in scandali successivi; perché perfino i reati più comuni e, sotto certi aspetti, più gravi (rapine, estorsioni, sequestri di persona, traffico di droga, di armi, di bianche e colorate varie, corruzioni, infortuni sul lavoro, perfino omicidi) spesso sono commessi da gente che è stata già condannata per altri reati e che però è in giro a fare danni. Insomma mi hanno chiesto tante volte perché la giustizia non funziona.
Spesso me la sono cavata con questa storiella che, in genere, fa ridere e che mi ha salvato da un discorso che ormai mi dà la nausea. Siccome contiene grandi verità e aiuta a capire le cose, mi pare giusto cominciare con lei; si può intitolare “Come ammazzare la moglie e vivere felici”.
Allora. Per prima cosa si ammazza la moglie
La si ammazza con particolare efferatezza, adoperando sevizie e agendo con crudeltà verso le persone (dunque la si accoltella più volte dopo averla legata e torturata per giorni e giorni) sì da integrare l’aggravante prevista dall’art. 61 n. 4 codice penale; e lo si fa allo scopo di conseguire l’impunità dal reato di truffa per averla depredata di tutti i suoi averi (art. 61 n. 2 codice penale)
Subito dopo essersi assicurati che sia morta davvero si corre dai Carabinieri insieme con un avvocato e, in sua presenza, si rendono dichiarazioni spontanee (che quindi saranno utilizzabili processualmente; in assenza dell’avvocato di quel verbale si può fare carta straccia) con le quali li si avvisa che la moglie è morta, che la si è ammazzata personalmente e che il cadavere si trova, in uno con gli strumenti usati per torturarla e l’arma o le armi del delitto, in via tale numero tale al piano tale, interno tale; la porta è stata chiusa per evitare che estranei potessero contaminare il luogo del delitto ma la chiave viene consegnato illico et immediate ai Carabinieri.
I Carabinieri si recano sul luogo del delitto, constatano la rispondenza al vero di quanto denunciato dall’assassino, effettuano prelievi, accertamenti di polizia scientifica e i necessari sequestri.
Non arrestano il marito omicida perché:
1) - non sussistono specifiche ed inderogabili esigenze attinenti alle indagini relative ai fatti per i quali si procede, in relazione a situazioni di concreto e attuale pericolo per l’acquisizione o la genuinità della prova, fondate su circostanze di fatto espressamente indicate nel provvedimento (art. 274 codice di procedura penale comma 1 lett. A)
Il marito uxoricida infatti ha avvertito subito i Carabinieri che hanno raccolto tutte le prove ed anche la sua confessione. Sicché è escluso ogni pericolo di inquinamento probatorio.
2) - l’imputato non si è dato alla fuga né sussiste concreto pericolo che egli si dia alla fuga, (art. 274 codice di procedura penale comma 1 lett. B)
L’uxoricida si è presentato immediatamente ai carabinieri e questo, per giurisprudenza costante, esclude che dal suo comportamento possa desumersi l’intento di darsi alla fuga (e in effetti, se non si becca qualcuno con il piede sulla scaletta di un aereo diretto in Uruguay e con documenti falsi, non potremo mai dire che egli intende darsi alla fuga perché, se i documenti fossero veri, quello ci direbbe che sta per intraprendere un viaggio di piacere e non si potrebbe provare il contrario)
3) - Non si può, per specifiche modalità e circostanze del fatto e per la personalità della persona sottoposta alle indagini, desunta da comportamenti o atti concreti o dai suoi precedenti penali, pensare che sussista il concreto pericolo che questi commetta gravi delitti con uso di armi o di altri mezzi di violenza personale o diretti contro l’ordine costituzionale ovvero delitti di criminalità organizzata o della stessa specie di quello per cui si procede (Art. 274 codice di procedura penale comma 1 lett. C)
L’immediata confessione e l’essersi messo a disposizione dell’Autorità rendono impossibile ritenere che sussista il concreto pericolo etc.
E comunque trattasi di incensurato e specchiato lavoratore che nulla permette di ritenere intenda commettere gravi delitti con uso di armi o di altri mezzi di violenza personale o diretti contro l’ordine costituzionale ovvero delitti di criminalità organizzata
Quanto ai delitti della stessa specie di quello per cui si procede, il nostro una moglie aveva e ormai l’ha ammazzata.
Iniziata l’indagine penale, il PM non chiederà misure cautelari e comunque il giudice non le concederebbe per tutti i motivi sopra spiegati.
L’indagine è brevissima, proprio perché le prove sono state tutte acquisite; si riduce a sentire i testi indicati dall’uxoricida a spiegazione del suo gesto e quelli indicati dai parenti della vittima.
Si arriva in breve all’udienza preliminare per il reato di cui agli artt. 575, 576 e 577 codice penale (omicidio che prevede la pena dell’ergastolo)
Ebbene:
L’uxoricida chiede di essere giudicato con il rito abbreviato che, a norma dell’art. 442 codice di procedura penale comma 2, prevede che la pena, determinata tenendo conto di tutte le circostanze, sia diminuita di un terzo.
Le circostanze aggravanti sono quelle di cui all’art. 61 n. 4 del codice penale (sono state adoperate sevizie) e 61 n. 2 (si è agito per assicurarsi il profitto della truffa).
La pena prevista è l’ergastolo.
Solo che:
L’uxoricida dimostra di avere ammazzato la moglie, e tanto crudamente, perché lei lo tradiva con il suo migliore amico (che, in quanto migliore amico, sarà ben lieto di confessare, a pagamento, una circostanza che non gli porta nessun nocumento – anzi, la moglie morta era giovane e bella e sarà invidiato da tutti – e che nessuno potrà smentire); sicché al nostro assassino tocca l’attenuante di cui all’art. 62 n. 2 codice penale, aver agito in stato d’ira determinato da un fatto ingiusto altrui, avendo fortunosamente appreso dell’illecita e odiosa relazione della fedifraga.
Inoltre l’uxoricida farà offerta reale di una congrua somma di danaro ai parenti della moglie, a risarcimento del danno morale e materiale (la donna era solita sovvenirli con periodiche donazioni) cagionato, sicché gli tocca anche l’attenuante di cui all’art. 62 n. 6 codice penale (risarcimento del danno).
Infine egli potrà godere delle attenuanti previste dall’art. 62 bis codice penale che nessuno sa perché si concedono ma si concedono sempre; infatti si chiamano attenuanti generiche e vengono concesse perché si è tanto giovani, perché si è tanto vecchi, perché si è condotta una vita specchiata e meritevole, perché si è condotta una vita vergognosa ma la colpa non è tua, è del sistema, della scuola, della famiglia che tutti insieme hanno abusato di te, perché si è confessato (unica cosa giusta nel caso di specie) etc.
A questo punto il giudice deve governare (bella parola) l’art. 69 del codice penale secondo cui, in soldoni, si deve stabilire se pesano più le attenuanti o più le aggravanti (o se pesano nella stessa misura) e, nel caso di prevalenza delle une o delle altre, applicare solo gli aumenti o solo le diminuzioni. Manco a dirlo, il caso di soccombenza delle attenuanti non esiste quasi nella giurisprudenza italiana; sicché:
1) - una volta venute meno le aggravanti, la pena per l’omicidio non è più quella dell’ergastolo ma quella della reclusione da 24 a 30 anni (omicidio del coniuge, art. 577 codice penale);
2) - I giudici non danno il massimo della pena manco se li ammazzi; quindi 24 anni.
3) - Meno un terzo per il 61 n. 2, fa 16
4) - Meno un terzo per il 62 n. 6 fa 11,33 periodico;
5) - Meno un terzo per il 62 bis fa 7,5 mesi
6) - Meno un terzo per il rito abbreviato fa 5
7) - Siccome la moglie la si è ammazzata prima del maggio 2006, 3 anni di reclusione sono abbonati per l’indulto
8 - Per i restanti 2 anni c’è la sospensione condizionale della pena.
9) - Abbiamo comunque un anno di buono se le diminuzioni non vengono applicate nel massimo perché fino a 3 anni c’è l’affidamento in prova al servizio sociale.
A questo punto, di solito, tranquillizzo le mogli spiegando che tutto questo non è proprio verissimo perché il nostro saggio legislatore ha previsto l’art. 67 comma 1 n. 2 del codice penale che, nel caso di delitti originariamente puniti con la pena dell’ergastolo, limita le possibili diminuzioni, dovute ad attenuanti varie, fino a una pena minima di anni 10. In genere molti mi fanno osservare saggiamente che questa è la legge attuale ma appena qualcuno che conta ammazzerà la moglie e sarà beccato questa norma sarà senz’altro abrogata.
Io assento malinconicamente e comunque spiego che, se vogliamo restare proprio a termini di legge, in ogni caso si applica la legge Gozzini (per ogni anno di detenzione che sia stato scontato senza demerito – non con merito, buona condotta etc, tutti concetti desueti, basta non aver fatto casino - si abbuonano 3 mesi); sicché dopo 5 anni e qualche cosa si è ammessi alla detenzione domiciliare con ammissione al lavoro esterno, che vuol dire che la galera si sconta a casa quando si è finito di lavorare; più o meno come facciamo tutti noi.
Poi, arrivati a tre anni di pena residua, c’è l’affidamento in prova al servizio sociale.
Così, in conclusione, alla fine ammazzare la moglie costa 5 anni di galera mal contati.
Avatar utente
Moderatore
 
Messaggi: 5151
Iscritto il: sabato 28 maggio 2005, 17:10

Re: Abusi di potere

da GIORGIO.MARCATO » mercoledì 11 luglio 2012, 1:39

Non sarà un caso se la giustizia italiana sta dietro a quelle del terzo mondo.
Seventh heaven
Seventh heaven
 
Messaggi: 4360
Iscritto il: domenica 13 dicembre 2009, 19:47
Località: Padova

Re: Abusi di potere

da DanieleZ » mercoledì 11 luglio 2012, 21:14

Beh, non mi sembra molto pertinente tirare fuori, addirittura come una sorta di contraltare, la faccenda dei crimini che restano sostanzialmente impuniti dalla legge, è forviante rispetto ad un argomento grave come quello del topic. Posto il fatto che molto spesso tanti crimini commessi dalle forze dell'ordine restano impuniti o "sottopuniti" (non so se esite il termine...).
perepepè
Avatar utente
Seventh heaven
Seventh heaven
 
Messaggi: 4177
Iscritto il: venerdì 13 maggio 2005, 21:46
Località: Verona - Italia

Re: Abusi di potere

da dagliStates » giovedì 12 luglio 2012, 10:50

Il contraltare sta non nel fatto che la legge non venga applicata
ma che l'aver ucciso un uomo in divisa - atto che ha una gravita' notevole,
se, come credo io, quell'uomo nell'esercizio delle sue funzioni rappresenta una collettivita' - possa risultare impunibile in questo modo.

In sostanza: se un pubblico ufficiale ha il dovere di comportarsi secondo
la legge anche piu' degli altri, proprio perche' rappresenta una collettivita',
e per questo - come abbiamo stigmatizzato qui - quando viene meno a questo
dovere deve essere punito "doppiamente",
mi domando se non abbia senso pensare che il pubblico ufficiale,
colpito in modo cosi' ignobile da un delinquentello che un malinteso senso
di solidarieta' verso lo straniero ci fa guardare con piu' indulgenza,
non abbia - viceversa - diritto "doppio" di vedere la legge rispettata in pieno,
sneza cavilli ma con tanto buon senso...
Queste decisioni da azzeccagarbugli offendono non solo la memoria di quel
vigile urbano, ma quella di tutta la collettivita' che quel vigile rappresentava.

Spero di aver chiarito il mio pensiero.

Alex
I would without hubris be able to say that Made In Japan is the best live album ever made. . . It’s a band on fire, isn’t it? (Jon Lord)
Avatar utente
Highway star
Highway star
 
Messaggi: 2553
Iscritto il: venerdì 7 agosto 2009, 21:33

Re: Abusi di potere

da DanieleZ » giovedì 12 luglio 2012, 11:46

Beh, quella che per il fatto che il delinquentello è straniero viene guardato con più indulgenza è una tua illazione per nulla supportata dai fatti che invece dimostrano il contrario: infatti se uno straniero scoreggia controvento, la massa è già li pronta a urlare di buttarli tutti fuori, possibilmente dopo averli torturati più a lungo possibile e fatti a pezzi, per cui mi pare che la tua considerazione non abbia alcuna base.
Poi è ovvio che, sia in divisa o meno l'assassinato, non è affatto giustificabile che il delitto rimanga sostanzialmente impunito, e ci mancherebbe altro. Non ritengo affatto che se la vittima fa parte delle forze dell'ordine abbia il diritto doppio di vedere rispettata la legge, lo ha come qualsiasi altro cittadino. Le leggi dovrebbero essere più che sufficienti a riguardo, anche se poi il paradosso è che proprio nei cavilli delle leggi si può arrivare a sentenze ingiuste (e offensive) come questa. Ma questo è veramente un altro discorso.
perepepè
Avatar utente
Seventh heaven
Seventh heaven
 
Messaggi: 4177
Iscritto il: venerdì 13 maggio 2005, 21:46
Località: Verona - Italia

Re: Abusi di potere

da dagliStates » giovedì 12 luglio 2012, 11:56

Bah, la base della mia considerazione non e' nel sentimento popolare ma nell'indulgenza
del giudice che si dichiara impotente a determinare l'eta',
quindi opta per la versione piu' blanda, incurante - direi - della
reiterazione dei reati (lo pseudo17enne non era sconosciuto alla forze dell'ordine).
Se non fosse cosi', non avremmo neanche letto l'articolo che ho postato. Quindi la base c'e', eccome. E, lo ripeto, non si tratta della pancia del popolo,
ove il razzismo puo' annidarsi strisciante, ma della applicazione della giustizia senza buon senso.

Sul tuo essere contrario alla mia provocazione, mi sta bene tutto.
Ma allora dovresti essere contrario all'idea che un poliziotto che sbaglia dovrebbe pagare doppio... la legge e' uguale per tutti, no?
I would without hubris be able to say that Made In Japan is the best live album ever made. . . It’s a band on fire, isn’t it? (Jon Lord)
Avatar utente
Highway star
Highway star
 
Messaggi: 2553
Iscritto il: venerdì 7 agosto 2009, 21:33

Re: Abusi di potere

da DanieleZ » giovedì 12 luglio 2012, 12:04

No. Il fatto di entrare nelle forze dell'ordine è una scelta ben precisa con un compito delicatissimo, che ancor prima di essere un lavoro comporta un ruolo sociale. Di conseguenza, se io faccio mia la frase non di un pericoloso anarco insurrezionalista, ma del questore di Milano (comandante dei due sbirri che hanno commesso il reato da cui questa discussione), è sostanzialmente per questa ragione. Ovvio che poi il fatto che debba "pagare doppio" non vuol dire che automaticamente ogni pena secondo legge debba venire raddoppiata, ma che in quei casi la legge (la legge, mica altro) dev'essere applicata con particolare rigore.
Per il resto non vedo nella decisione (sbagliata) del giudice "indulgenza da straniero", bensì un'applicazione capziosa che potrebbe essere stata applicata a chiunque, a prescindere dalla nazionalità. E comunque il processo non è ancora stato celebrato, è auspicabile che non sia un processo alle intenzioni. Mi auguro che nei confronti dello stronzetto venga applicata la legge secondo giustizia.
perepepè
Avatar utente
Seventh heaven
Seventh heaven
 
Messaggi: 4177
Iscritto il: venerdì 13 maggio 2005, 21:46
Località: Verona - Italia

Re: Abusi di potere

da ciavelon » giovedì 12 luglio 2012, 15:01

DanieleZ ha scritto:No. Il fatto di entrare nelle forze dell'ordine è una scelta ben precisa con un compito delicatissimo, che ancor prima di essere un lavoro comporta un ruolo sociale. Di conseguenza, se io faccio mia la frase non di un pericoloso anarco insurrezionalista, ma del questore di Milano (comandante dei due sbirri che hanno commesso il reato da cui questa discussione), è sostanzialmente per questa ragione. Ovvio che poi il fatto che debba "pagare doppio" non vuol dire che automaticamente ogni pena secondo legge debba venire raddoppiata, ma che in quei casi la legge (la legge, mica altro) dev'essere applicata con particolare rigore.
Per il resto non vedo nella decisione (sbagliata) del giudice "indulgenza da straniero", bensì un'applicazione capziosa che potrebbe essere stata applicata a chiunque, a prescindere dalla nazionalità. E comunque il processo non è ancora stato celebrato, è auspicabile che non sia un processo alle intenzioni. Mi auguro che nei confronti dello stronzetto venga applicata la legge secondo giustizia.

straquoto ogni parola..dovrebbe essere proprio così..
Avatar utente
Almost human
Almost human
 
Messaggi: 238
Iscritto il: domenica 27 aprile 2008, 15:59

Re: Abusi di potere

da dagliStates » giovedì 12 luglio 2012, 15:20

DanieleZ ha scritto:No. Il fatto di entrare nelle forze dell'ordine è una scelta ben precisa con un compito delicatissimo, che ancor prima di essere un lavoro comporta un ruolo sociale. Di conseguenza, se io faccio mia la frase non di un pericoloso anarco insurrezionalista, ma del questore di Milano (comandante dei due sbirri che hanno commesso il reato da cui questa discussione), è sostanzialmente per questa ragione. Ovvio che poi il fatto che debba "pagare doppio" non vuol dire che automaticamente ogni pena secondo legge debba venire raddoppiata, ma che in quei casi la legge (la legge, mica altro) dev'essere applicata con particolare rigore.
Per il resto non vedo nella decisione (sbagliata) del giudice "indulgenza da straniero", bensì un'applicazione capziosa che potrebbe essere stata applicata a chiunque, a prescindere dalla nazionalità. E comunque il processo non è ancora stato celebrato, è auspicabile che non sia un processo alle intenzioni. Mi auguro che nei confronti dello stronzetto venga applicata la legge secondo giustizia.


Puo' darsi che io abbia visto una indulgenza da straniero dove non c'e'.
Vero e' che l'assenza di anagrafica - che e' difficilmente applicabile per
italiani - non puo' e non deve essere una scusante per costui che - ricordiamolo -
ha piallato un vigile urbano senza pieta'.

Sulla "giustizia" verso o da chi e' in divisa, io probabilmente ho un concetto
un po' americanizzato della questione.
Approvo quello che ha detto il questore di Milano, per il principio semplice
(che mi pare sia quello che dici tu):
un agente delle forze dell'ordine ha scelto di rappresentare
la collettivita', la violazione della legge da parte sua ha il sapore del tradimento
di una missione. Quindi nessuna pieta' e nessuno sconto per i due poliziotti
(il termine sbirri mi piace solo in Montalbano) che hanno fatto quello che hanno fatto.
Per non parlare della Diaz.
Ma allo stesso modo, ritengo che un reato grave come quello contro il vigile urbano
dovrebbe essere punito in modo particolarmente implacabile.
Quel vigile urbano era Bovisa, era la gente di Milano, era la gente onesta,
mandare fuori un pregiudicato solo perche' non si riesce ad accertare la sua eta' e' un'offesa
personale ma anche collettiva.

Questo per coerenza con quanto ho detto nei mie post precedenti: quei due "poliziotti"
insultano il corpo di Polizia. E anche l'orientamento (chiamiamolo cosi')
di quel giudice lo offende. Pesantemente.

E se stigmatizziamo gli uni, giusto stigmatizzare il secondo, senza sconti.
Contraltare, appunto.
I would without hubris be able to say that Made In Japan is the best live album ever made. . . It’s a band on fire, isn’t it? (Jon Lord)
Avatar utente
Highway star
Highway star
 
Messaggi: 2553
Iscritto il: venerdì 7 agosto 2009, 21:33

Re: Abusi di potere

da DanieleZ » giovedì 12 luglio 2012, 20:01

Boh, credo che basterebbe una giustizia applicata seriamente (posto il fatto che non è ancora stato applicato nulla), non c'è bisogno di alcun contraltare.
perepepè
Avatar utente
Seventh heaven
Seventh heaven
 
Messaggi: 4177
Iscritto il: venerdì 13 maggio 2005, 21:46
Località: Verona - Italia

Re: Abusi di potere

da fabio q » venerdì 13 luglio 2012, 2:27

Effettivamente il senso del topic è riguardante gli abusi di potere compiuti da parte delle forze dell'ordine, perchè il potere ce l'hanno loro e di conseguenza solo loro potrebbero abusarne o meno, per il resto dei fatti si dovrebbero aprire nuovi argomenti.
Drinking, smoking and messing around with women...
Avatar utente
Too much is not enough
Too much is not enough
 
Messaggi: 5614
Iscritto il: domenica 22 febbraio 2009, 0:17
Località: Roma

Re: Abusi di potere

da GIORGIO.MARCATO » sabato 1 settembre 2012, 10:43

Corriere.it
NAPOLI - La vigilessa che alcuni giorni fa impedì all'auto di Giuseppe De Mita - vicepresidente della giunta regionale della Campania e nipote di Ciriaco De Mita - di sostare in un'area del centro irpino di Pratola Serra pedonalizzata per una festa locale, è stata punita con un addebito disciplinare dal sindaco del paese, Antonio Aufiero, dell'Udc come De Mita. Eppure l'agente della polizia municipale, Carmen Pace Parrella, si era limitata a far rispettare proprio un'ordinanza sindacale, emanata da Aufiero in occasione della «sagra della polpetta».... (continua)



eh sì, chisto è o' paese do' sole..
Seventh heaven
Seventh heaven
 
Messaggi: 4360
Iscritto il: domenica 13 dicembre 2009, 19:47
Località: Padova

Re: Abusi di potere

da dipparl » sabato 1 settembre 2012, 11:27

E poi quando dico che l'italia non è un Paese civile c'è chi mi rampogna...
Non si dice "La copertina di In Rock sembra Mount Rushmore"
si dice "Mount Rushmore sembra la copertina di In Rock"

http://www.flickr.com/photos/alepurple
Avatar utente
Amministratore
 
Messaggi: 11465
Iscritto il: martedì 2 marzo 2004, 21:59
Località: Weiss Heim

Re: Abusi di potere

da fabio q » domenica 9 settembre 2012, 13:46

A proposito di abusi di potere, questa è una (delle tantissime) testimonianze di quello che succede nelle carceri italiane, luogo che "dovrebbe" essere il recupero delle persone ad una vita fatta di onestà e sani principi:

FATE GIRARE... lettera dal carcere di Tolmezzo inviata a compagni...
Tolmezzo, 31/08/12
Carissimi compagni, chi vi scrive è un detenuto (del carcere di Tolmezzo), mi chiamo Maurizio Altieri.
Vi scrivo da una cella di isolamento, senza perdere un momento. Ho avuto il piacere di conoscere Massimo che mi ha dato il vostro indirizzo.
Brevemente vi racconterò la mia storia sin dal primo ingresso in
questo istituto “lager”.
Sono arrivato il 4 giugno dal carcere di Padova, dove avevo denunciato gli abusi degli agenti a Radio Carcere di Riccardo Arena che voi conoscerete.
Arrivato in questo carcere ho avuto subito un diverbio con un brigadiere che era arrogante, prepotente e continuava a minacciare. Così non curante delle sue minacce chiedevo i miei diritti. Finita la perquisizione, con il rifiuto di fare le flessioni, vietate dal regolamento, mi hanno fatto salire in sezione infermeria senza il vestiario.
Arrivato in infermeria, al mattino, al passeggio, iniziano a raccontarmi che qui gli agenti picchiavano senza nessun motivo. Non c’è voluto tanto a capire che erano tutti terrorizzati e avevano paura di prendere botte.
Così ho iniziato a convincere alcuni detenuti che erano stati massacrati a scrivere le denunce, per non lasciare impuniti questi trattamenti disumani.
Dopo tre giorni che ero in infermeria, e dopo aver raccolto 3 denunce dettagliate con i pestaggi a manganellate, i secchi di acqua fredda, nudi senza materasso e nulla, alle 15 arrivò una perquisizione nella cella. Cercavano le denunce. Le trovarono perché stavo scrivendo a Riccardo Arena. Mi portarono in isolamento. Dopo 6 giorni mi chiamarono al consiglio di disciplina e mi contestarono due pezzetti di lamiera. Protestai e chiesi dove fossero le tre denunce ma ricevetti solo minacce. Così mi diedero 15 giorni di isolamento per due pezzettini di lamiera di cui non sapevo nulla. Dall’isolamento ho iniziato a raccogliere denunce di pestaggi.
Sto subendo abusi di ogni genere: mi hanno lasciato senza vestiario, senza sigarette..ho denunciato tutto alla Procura di Udine con 18 denunce per violazione dell’art.27, etc. etc.
Mi trovo dal 7 giugno in isolamento. Non vogliono farmi salire in sezione perché sanno che raccoglierei le firme contro la Direzione dell’istituto.
Qui per far conoscere la realtà di quello che succede ci vorrebbe una manifestazione davanti al carcere.
Massimo vi ha raccontato anche di quello che è successo l’altro giorno ad un ragazzo, che per protesta dopo aver rotto alcuni mobiletti della cella, è stato convinto ad uscire dalla cella che avrebbero risolto i problemi per i quali era andato in escandescenza; invece dopo essere uscito gli hanno messo le manette dietro ed hanno iniziato a colpirlo a calci e manganellate, gli agenti in tenuta antisommossa.
Abbiamo iniziato ad urlare ed inveire contro di loro, ma non abbiamo più saputo nulla di cosa sia successo. Solo il giorno dopo abbiamo saputo che era in una cella “liscia”, senza materasso e nudo.
In tre mesi sono avvenute decine di pestaggi, non abbiamo nessun diritto, la dignità qui viene calpestata, ci trattano peggio degli animali.
Solo un presidio potrebbe dare forza e coraggio a tutti i detenuti di lottare, anche con scioperi della fame, con qualsiasi forma di protesta, atta ad interrompere l’illegalità che vige e regna insieme alla Procura di Udine.
Io combatterò sempre contro gli abusi, non mi fermerò con le loro minacce. Ho scritto alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, sono quasi tre mesi che mi trattengono in isolamento contro la mia volontà, trovano sempre scuse per farmi rapporto in modo da poter giustificare tre mesi di soprusi.
Proprio in questo momento hanno avvisato Massimo che domani verrà trasferito…
Noi pensiamo che sia stato il fatto che Massimo abbia detto al G.I.P. ieri, che avevano picchiato un detenuto a manganellate. Logicamente il giudice ha parlato con la Direzione che ne ha chiesto il trasferimento immediato.
Mi dispiace di cuore per Massimo perché stavamo organizzando alcune iniziative volte ad ottenere dei miglioramenti dentro a questo inferno.
Compagni, se vi è possibile far conoscere all’opinione pubblica tutto quello che succede in questo carcere, a nome mio e di tutti i detenuti di Tolmezzo, non finiremo mai di avere parole di ringraziamento per tutti voi.
Avrei tantissime altre cose da scrivervi, tutto quello che accade qui è quasi irreale.
A nome di tutti vi ringrazio per tutto quello che farete per noi, per non lasciare che tutto rimanga dentro queste quattro mura, occultato, celato dal legislatore.
AIUTATECI A FAR SENTIRE LE NOSTRE VOCI.
Fiducioso vi mando una forte stretta di mano, unito a Massimo, Valerio, Jlir, Redovane (tutti detenuti in isolamento).
Con stima, Maurizio.
N.B. Esprimiamo tutta la nostra solidarietà e dolore ai familiari e gli amici di Stefano, perché Massimo ci ha raccontato tutta la storia e non abbiamo parole per esprimervi tutta la vicinanza al vostro dolore. Ciao Stefano!
Drinking, smoking and messing around with women...
Avatar utente
Too much is not enough
Too much is not enough
 
Messaggi: 5614
Iscritto il: domenica 22 febbraio 2009, 0:17
Località: Roma

Re: Abusi di potere

da Strange Kind of Woman » martedì 11 settembre 2012, 10:06

Quando leggo queste cose ho sempre timore che stiano accadendo anche a mio nipote (del quale non riesco ad avere notizie), a San Vittore da un po'.
Da quel che mi scriveva pare che bisogna stare zitti sugli abusi, sennò è peggio... credo inoltre che quel che gli spedisco gli venga sottratto.

Ho rivisto il film "Alcatraz, l'isola dell'ingiustizia", non si arriva a quei livelli, ma la mentalità è quella.

Chi nasce povero e sfigato non ha responsabilità del destino che la società gli sceglie.
Io dubito fortemente sul libero arbitrio, il sistema crea gli schemi, siamo monopolio, merce, con un codice a barre e una data di scadenza.
Avatar utente
Speed King
Speed King
 
Messaggi: 779
Iscritto il: martedì 19 luglio 2011, 15:40
Località: Nowhere, Now Here

Precedente

Chi c’è in linea
Visitano il forum: Nessuno e 13 ospiti