Deep Purple

Recensione di Alessio Vergani
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La Mk I si congeda alla grande, con un disco veramente bello, superiore ai primi due, più “confusionari”. “Deep Purple” presenta comunque una certa varietà nelle canzoni, ma risulta allo stesso tempo più compatto.

Il disco si apre con Chasing shadows, buon pezzo con un ritmo tribale fornito da Paice ed un cantato piacevole di Evans. Il testo si riferisce ad un incubo avuto da Jon Lord…Buoni gli assoli di Lord e Blackmore.

Segue quella che, a mio parere, è la più bella canzone della Mk I (e una delle più belle dei Deep Purple in generale), ovvero Blind. La melodia e l’assolo di clavicembalo di Lord sono meravigliosi. Veramente un bel pezzo, cantato con una buona espressività da Rod Evans. Terza traccia è l’unica cover presente su questo album, Lalena. La canzone di Donovan risulta molto dolce e tranquilla; un buon pezzo.

Fault line è uno strumentale di breve durata con le parti di organo e piatti registrate al contrario; si unisce alla seguente The painter, gran bel pezzo rock con ottimo assolo di Lord ed un bel cantato di Evans. Interessante Why didn’t Rosemary, ma, dopo Blind, l’apice viene toccato con la seguente Bird has flown, pezzo abbastanza cattivo che in qualche modo prelude al sound molto più duro del resto della storia Porpora. Gran pezzo, avvincente e con una parte strumentale conclusiva lunga e interessante.

Il disco si chiude con la lunga suite di April. La canzone, che nel testo dipinge una “primavera triste”, si snoda attraverso un’apertura acustica per arrivare alla parte strumentale centrale, dotata di inserti orchestrali diretti da Jon Lord.

Direi che l’”esperimento” riesce meglio di quello simile presente nell’album precedente, “The book of Taliesyn”.

Nella versione remaster sono presenti alcune tracce bonus. La versione di The bird has flown pubblicata come singolo, resa più breve non da “tagli” ma perchè suonata “ex-novo” in una versione differente rispetto a quella del disco; seguono due diverse versioni di Emmaretta, singolo di discreto successo. La prima è, appunto, la versione pubblicata come singolo; la seconda è una esecuzione fatta per la BBC.

Le restanti bonus tracks sono a loro volta delle registrazioni della BBC; sono Lalena, simile alla traccia contenuta nell’album e una The painter decisamente più veloce (e priva dell’assolo di organo, purtroppo) rispetto alla versione studio.

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